Un successo il primo volo della nuova capsula cinese. Apprensione per il rientro incontrollato di parti del vettore
Atterra con successo la nuova capsula cinese progettata per missioni umane in LEO e oltre l’orbita terrestre.
Atterra con successo la nuova capsula cinese progettata per missioni umane in LEO e oltre l’orbita terrestre.
La prossima sonda cinese da lanciare verso Marte si chiamerà Tiān wèn-1 (天問一号), letteralmente “Domande celesti”, un classico della poesia cinese in cui l’autore, Qū Yuán (屈原, ca. 340–278 a.C.), si pone una serie di domande riguardanti il cielo, le stelle, i fenomeni naturali e il mondo reale, mettendo in discussione miti e tradizioni alla ricerca della verità.
La nuova astronave è stata progettata per aumentare la capacità della nazione cinese di inviare esseri umani in orbita, con l’opzione di poter ridurre i costi ricorrenti grazie alla sua parziale riusabilità.
Il lanciatore pesante, che ha messo in orbita con successo Shijian-20, verrà utilizzato per la costruzione della nuova stazione spaziale e per le missioni verso la Luna, Marte e oltre
Lo scorso 2 settembre si è tenuta a Pechino la revisione finale sul primo modulo della nuova stazione spaziale cinese, il cui esito è stato comunicato dalla China Manned Space Agency (CMSA) il 6 settembre.
La compagnia statale cinese China Aerospace Science and Technology Corp. (CAST) ha intenzione di ritentare il lancio del vettore pesante Long March 5 entro la fine del 2019.