Oggi, nel terzo giorno di missione e 324.000 km di distanza dalla Terra, l’equipaggio dell’Apollo 11 ha effettuato una lunga diretta televisiva non pianificata dall’interno sia del modulo di comando Columbia che quello lunare Eagle.
A volte le finestre di lancio di un razzo spaziale sono aperte per qualche ora al giorno, altre per mesi interi, altre ancora hanno un solo istante per la partenza, da cosa dipende tutto questo? La situazione è molto complessa e merita di essere analizzata più approfonditamente.
Con un incredibile boato, di fronte ad un milione di persone assiepate lungo la costa e nelle (relative) vicinanze e altre decine di milioni di spettatori davanti ai televisori in tutto il mondo, è finalmente iniziata la missione Apollo 11, la prima che tenterà un atterraggio con equipaggio sulla superficie lunare.
È iniziato ieri il conto alla rovescia che in meno di 24 ore darà l’avvio alla più grande impresa che l’uomo abbia mai intrapreso: lo sbarco sulla Luna.
A undici giorni dal lancio, Neil Armstrong, Michael Collins ed Edwin Aldrin, hanno interrotto le ultime fasi della preparazione al Kennedy Space Center in Florida per dedicare una giornata completa a giornalisti e rappresentanti dei media.
Giorni 8-9 – 25-26 maggio 1969.
Dopo 192 ore e 3 minuti di missione, Thomas Stafford, Eugene Cernan e John Young sono ammarati nell’Oceano Pacifico senza problemi dentro la capsula del modulo di comando dell’Apollo 10.
SpaceHumor – Nuove gambe per Robonaut
6 Dicembre 2016
