L’upper stage del vettore russo Angara rientra dopo il suo malfunzionamento
Il 5 gennaio 2022 lo stadio superiore del razzo è rientrato in maniera innocua, sancendo così il fallimento della terza missione del programma Angara
Il 5 gennaio 2022 lo stadio superiore del razzo è rientrato in maniera innocua, sancendo così il fallimento della terza missione del programma Angara
A ben sei anni dal debutto orbitale, e ormai tre decadi di sviluppo, con un secondo volo di test prosegue lentamente la certificazione verso l’operatività del nuovo vettore medio pesante russo, che in futuro dovrà sostituire lo storico, ma altamente inquinante Proton.
Il nuovo vettore russo Angara 5 tornerà presto a volare e, una volta avviata la produzione in serie, costerà meno.
Roscosmos, sotto la guida di Rogozin, ha deciso di chiudere la produzione del Proton per consentire al centro Khrunichev di concentrarsi sull’Angara. Le speranze russe si rivolgono però al Sojuz-5 che inizierà a volare nel 2022
Alexander Medvedev, general designer presso il Khrunichev State Research and Production Space Center di Mosca impresa statale costruttrice sia del Proton che dell’Angara, questa settimana ha rilasciato una lunga intervista all’agenzia di stampa TASS parlando del futuro della nuova famiglia di lanciatori modulari.
A pochi mesi dal debutto orbitale dello scorso dicembre l’agenzia spaziale russa Roscosmos ha avviato un programma di studio per il potenziamento del nuovo vettore medio-pesante Angara A5 in una versione capace di portare fino a 40t in LEO e 12,5t in GTO.