Lo spazioplano dell’U.S.A.F. X-37B, decollato lo scorso 17 maggio,ha trasportato in orbita diversi payload scientifici e tecnologici, fra cui un esperimento dell’U.S. Naval research Laboratory denominato PRAM, come parte di uno studio sulla prospettiva di utilizzo terrestre dell’energia solare catturata nello spazio.
La seconda missione del programma ExoMars, il cui lancio è stato recentemente rinviato al 2022, sta utilizzando questo margine di tempo guadagnato per aggiornare alcuni strumenti del rover e per la pianificazione dei prossimi test sui paracadute in alta quota.
Il CubeSat Lunar Flashlight sarà in grado di rilevare il ghiaccio superficiale che si ritiene presente sul fondo dei crateri della Luna, che non sono mai stati illuminati dalla luce solare.
Un team internazionale di ricerca guidato da Takeshi Horinouchi dell’Università di Hokkaido, ha fatto un po’ di chiarezza sull’originale comportamento dell’atmosfera del pianeta Venere.
La missione primaria del minisatellite dell’Agenzia spaziale europea Proba-V, si sta avvicinando al termine del suo settennale lavoro di monitoraggio della crescita quotidiana della vegetazione terrestre. Questo lavoro verrà proseguito dal satellite Sentinel-2 del programma Copernicus, mentre a Proba-V verrà assegnato il nuovo compito di svolgere delle osservazioni sperimentali sull’Europa e sull’Africa.
L’agenzia spaziale statunitense ha comunicato lo scorso 8 aprile di aver scelto la Masten Space Systems di Mojave, California, per l’invio e la gestione di otto carichi paganti, dotati di nove strumenti tecnologici e scientifici, sul polo sud della Luna nel 2022.
SpaceHumor – Scherzi da Astronauti
17 Luglio 2015
