Ufficializzata la missione di Luca Parmitano sulla ISS nel 2013
Sarà la “Expedition 36/37”, in calendario a metà 2013, a portare sulla Stazione Spaziale Internazionale per la prima volta l’astronauta italiano Luca Parmitano. Lo ha annunciato la NASA, nel rendere nota – assieme agli altri partner istituzionali russi europei e giapponesi – la lista delle prossime missioni di astronauti per la ISS nel periodo 2012-2014. L’opportunità di volo è stata resa possibile grazie all’accordo tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e la NASA che consente ad astronauti italiani di volare addestrandosi nel corpo astronauti dell’ESA.
“La scelta del capitano Parmitano – ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Mariastella Gelmini – è una conferma dell’ottimo lavoro svolto dall’Agenzia Spaziale Italiana. Questa nomina è simbolo della grande professionalità che l’Italia esprime ad ogni livello. È una scelta che riempie d’orgoglio il Paese.”
“La scelta della NASA proprio nel momento in cui sulla ISS è già presente da dicembre 2010 Paolo Nespoli, che sarà raggiunto ad aprile 2011 dall’altro veterano dello spazio Roberto Vittori – ha commentato il presidente dell’ASI Enrico Saggese – rappresenta per l’Italia un importante riconoscimento degli sforzi ed investimenti dell’ASI nello sviluppo e realizzazione della ISS. Sforzi – ha concluso Saggese – che proseguiranno nei prossimi anni dato che di concerto con ESA, NASA e le altre Agenzie Spaziali mondiali stiamo decidendo l’allungamento della vita operativa della ISS fino al 2020.”
Nato a Paternò (Catania) il 26 settembre 1976, sposato e padre di due figli, il capitano dell’Aeronautica Militare, Luca Parmitano è stato selezionato per entrare nel Corpo astronauti dall’ESA nel 2009 insieme ad altri 5 europei, tra cui l’italiana Samantha Cristoforettti, anche lei ufficiale pilota dell’Aeronautica Militare. L’addestramento specifico di Parmitano per la qualifica di astronauta, che diventerà così il quarto italiano ad “abitare” la Stazione Spaziale Internazionale, è stato completato all’ESA nel 2010.
Fonte: ASI
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