Un altro passo in avanti per SABRE, il Pre-Cooler raggiunge Mach 5

L’azienda britannica Reaction Engines Ltd ha recentemente comunicato di aver completato con successo l’ultima campagna di test sul Pre-Cooler, l’innovativo scambiatore di calore essenziale per lo sviluppo del propulsore ibrido SABRE.

Dopo aver brillantemente superato nello scorso marzo, l’analisi preliminare del programma da parte dell’Agenzia Spaziale Europea ESA e Britannica UKSA, negli stabilimenti statunitensi in Colorado è iniziata una campagna di test sempre più intensa per verificare il funzionamento del Pre-Cooler fino alle condizioni di operatività reale.

Schema di funzionamento del Pre-Cooler installato per i test.

I test HTX (Hot Heat Exchanger) hanno dimostrato la capacità del Pre-Cooler di poter raffreddare un flusso d’aria da 1000 °C (in ingresso) a –150 °C (in uscita) in 0,05 secondi, in condizioni pari a velocità cinque volte superiore a quella del suono.
Mach 5 (a 25 Km di quota) è infatti la massima velocità prevista per il propulsore SABRE, per sfruttare l’ossigeno dell’aria come comburente.
Essendo un propulsore ibrido, raggiunta questa velocità, il SABRE terminerà il funzionamento “a reazione” per iniziare la propulsione “a razzo”, quindi utilizzando l’ossigeno liquido dei serbatoi (LOX).
Per entrambe le fasi di volo il combustibile previsto è l’idrogeno liquido (LH2) che consentirà, tra l’altro, di avere come scarico di reazione semplicemente vapore acqueo.

Il modello di Pre-Cooler utilizzato.

Per fornire un flusso d’aria di 1000 °C a Mach 5 è stato utilizzato un reattore turbojet General Electric J79, modello utilizzato in passato su F-4 Phantom II, F-104 Starfighter e altri aerei sia militari che civili.

La struttura dei test a Castle Rock, Colorado.

«È un momento storico per lo sviluppo di questa innovativa tecnologia aerospaziale», ha commentato Mark Thomas, CEO di Reaction Engines. «Il raggiungimento di Mach 5 nei recenti test del Pre-Cooler, superando il precedente limite di Mach 3,3, ha aperto la strada dei voli ipersonici. Il nostro scambiatore di calore è molto efficace, leggero e compatto e già suscita un notevole interesse da parte di potenziali clienti in diversi settori».

Il Pre-Cooler di Reaction Engines infatti, oltre a equipaggiare il SABRE, potrà trovare ulteriori applicazioni nel settore dei motori a reazione, aerospaziale, nel settore dell’energia e dei processi industriali.

Richard Vanvill, cofondatore nel 1989 di Reaction Engines e attuale Chief Technology Officer, ha così commentato: «Siamo a un punto di svolta nello sviluppo del SABRE, un propulsore che avrà il potenziale di rivoluzionare sia l’accesso allo spazio che i voli ad alta velocità. La capacità del nostro Pre-Cooler è stata validata in condizioni di volo ipersonico e questo ci porta molto vicini all’obbiettivo di realizzare il primo propulsore ibrido reazione/razzo, capace di accelerare da zero a Mach 5».

Fonte e foto credit: Reaction Engines.

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.