Primo incontro pubblico della commissione di revisione del volo umano NASA

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Si è tenuto oggi il primo incontro pubblico della commissione nominata dal Presidente Obama per la revisione in atto dei programma spaziali umani della NASA.
L'evento è durato per l'intera giornata ed è stato articolato nel corso della mattinata con una presentazione dei membri della commissione, un breve riassunto di cosa è stato in passato il volo umano alla NASA e infine cosa è e come si articola il programma Constellation.

Al termine della prima parte della giornata sono state chiamate a relazionare la commissione anche rappresentanze delle Agenzie estere che hanno rapporti di collaborazione in questo settore con la NASA (ESA e Roscosmos).
Durante quest'ultima parte dell'esposizione è intervenuto J. J. Dordain per quanto riguarda ESA, sottolineando l'importanza delle collaborazioni internazionali, fondamentali per quanto riguarda la ridondanza nei sistemi, auspicando un estensione di esse anche a Paesi come Cina, India e Sud Corea dal grande potenziale.
Incentrando poi l'attenzione sulla ISS, ha dichiarato che l'intento comune alle Agenzie sarà quello di non creare gap fra la fine della vita operativa della ISS con l'inizio delle attività lunari, in modo da non perdere il personale che passerà da un programma all'altro, questo è anche uno dei motivi per i quali l'ESA considera fondamentale un'estensione della vita utile della ISS almeno fino al 2020.
Per quanto riguarda invece Roscosmos è intervenuto in videoconferenza Anatoly Perminov confermando l'impegno russo per un'utilizzo duraturo della ISS.
La mattinata si è conclusa con alcuni interventi di politici del Congresso sulle possibilità di finanziamento e legiferazione legate ai programmi di volo umano.

Nel pomeriggio sono invece stati chiamati a relazionare la commissione: ULA con la possibilità di utilizzare un EELV al posto di Ares I, i vincitori del programma COTS, alcuni esponenti del team del progetto DIRECT e infine una piccola presentazione sulle possibili configurazioni "shuttle derived" con payload laterale.

La prima presentazione è quindi stata quella di ULA, la quale dopo aver illustrato le proprie attività è passata ad esporre le possibili applicazioni nel programma Constellation dei propri vettori EELV con decine di configurazioni analizzate in fase di studio dalla Joint Venture.
Per il 2013 sarebbe possibile, secondo Gass, il rappresentante di ULA, lanciare verso la ISS un equipaggio umano utilizzando un vettore Atlas V-H man rated e per l'anno successivo un Delta IV-H con il 20% di margine sul peso di lancio di Orion.
Per poter utilizzare il Delta IV-H per il lancio umano sarebbe necessaria l'implementazione di un Emergency Detection System per l'individuazione di problemai al lanciatore, la costruzione di una nuova rampa di lancio con possibilità di accesso dell'equipaggio e la riprogettazione di alcuni sistemi per avere maggiore ridondanza.
I costi stimati da ULA sono di 800 milioni di dollari per il nuovo pad, 500 milioni di dollari per adattare il vettore al volo umano e 300 milioni di dollari il costo di ogni lancio con la disponibilità in 4 anni e mezzo.
Uno dei maggiori punti a svantaggio del programma lanciatori di ULA era l'utilizzo di infrastrutture come il MAF che sarebbero perse se si abbandonasse Ares I, questo è invece stato smentito affermando che nel programma presentato lo stabilimento in Louisiana verrebbe coinvolto nell'assemblamento finale dei componenti del lanciatore e l'attuale upper stage continuerebbe ad essere utilizzato, smentendo l'idea che gli EELV avrebbero bisogno di un nuovo upper stage per poter raggiungere le prestazioni e la sicurezza richiesta.

E' stata quindi la volta della presentazione dei sistemi COTS vincitrici della gara, ad aprire la presentazione è stato Elon Musk, CEO di SpaceX, che ha sottolineato gli enormi sforzi compiuti dalla propria società per raggiungere l'obiettivo, abbattendo i costi di lancio e preparandosi per la prossima entrata in servizio del lanciatore Falcon 9.
La progettazione di Dragon è attualmente al 90% con il primo Demo Flight previsto per inizio 2010 e i successivi a Giugno e Agosto dello stesso anno.
Per quanto riguarda la possibilità di lanciare uomini con Dragon le tempistiche proposte sono di 2.5 anni dalla decisione e 1.5 anni per l'opzione "COTS-D minus", ovvero per una scialuppa di solo rientro.

Il turno successivo è quello di OSC con il suo Taurus II e Cygnus, il lanciatore punterà non solo al programma COTS ma anche ad una quota di mercato nei lanci commerciali con la possibilità di essere lanciato da Wallops Island ma in futuro anche da altri poligoni e con la possibilità di utilizzare un nuovo upper stage a propellenti liquidi di prestazioni maggiori (il Castor verrà impiegato solo nei primi voli) in fase avanzata di progettazione e in procinto di inziare la campagna di test a terra.
Per quanto riguarda Cygnus il progetto è in fase finale di progettazione, il sistema di docking sarà del tutto simile a quello di SpaceX e supporterà l'attività di rifornimenti alla ISS, senza però avere la capacità di rientro a terra del materiale.

E' quindi stata la volta di Mike Suffredini che ha illustrato i programma per la ISS dopo il termine della vita dello Space Shuttle e le difficoltà nel trasportare tutto il necessario verso la ISS ridistribuendo i carichi sui mezzi che saranno utilizzabili allora.

L'ultima parte della giornata è quindi dedicata ai programmi "alternativi" al Constellation, la prima opportunità di presentazione è per il team DIRECT, chiamato ad illustrare le prerogative e i vantaggi di tale sistema.
Infine è stata la volta di John Shannon che ha illustrato l'ipotesi "Shuttle-C" con le prerogative e le criticità di tale architettura sottolineando come non ci si debba illudere troppo sul mito della riutilizzabilità oggi spesso portato come vantaggio fondamentale.

  Ove non diversamente indicato, questo articolo è © 2006-2024 Associazione ISAA - Leggi la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.