Raro abort per un lancio Sojuz
È sicuramente un evento molto raro un abort a pochi minuti dal lancio per un Sojuz, ma possiamo dire che “capita anche ai migliori”.
È avvenuta infatti ieri una delle rare anomalie che hanno impedito di immettere in orbita il satellite per osservazione della Terra russo Resurs P3, con il Sojuz-2.1b da Bajkonur.
A 20 secondi dal lancio, con la sequenza di accensione già iniziata, si è verificata un’anomalia non ancora specificata che ha bloccato il conto alla rovescia. Dalle riprese video si vedono le strutture di supporto della rampa allontanarsi come previsto dal vettore, ma poco dopo l’allontanamento dell’ultimo braccio è visibile uno sbuffo di vapore alla base del vettore e subito dopo si vedono nuovamente gli sfiati dei vapori scaturiti dall’ebollizione dell’ossigeno liquido, segno che i serbatoi venivano de-pressurizzati e quindi il lancio era abortito.
Il lancio è già stato riprogrammato per oggi alle 19:56 ora italiana, sperando di riuscire al secondo tentativo e inaugurando una settimana ricca e impegnativa per i lanci da Bajkonur, il 14 è infatti previsto quello di Exomars con un Proton e il 18 ancora un Sojuz per il nuovo equipaggio della ISS.
Il lanciatore Sojuz-2.1b è l’ultima evoluzione del glorioso Sojuz, caratterizzato da una nuova avionica digitale e una versione potenziata del propulsore del terzo stadio, l’RD-0124 al posto del RD-0110.
Il satellite Resurs P3 è stato costruito a Samara dalla TsSKB Progress, ha una massa di 5920kg e verrà immesso in un’orbita circolare bassa a 475km.
Il satellite va ad aggiungersi ai due precedenti P1 e P2, lanciati rispettivamente nel 2013 e nel 2014, e fornirà con le due camere a bordo, di cui una con risoluzione fino a 1m, dati ottici alle agenzie Russe responsabili di ambiente, pesca, meteorologia, cartografia e gestione delle emergenze.
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