Russia: Ancora tagli nella bozza del budget per il programma spaziale

Putin-Rogozin-Komarov 2015. Credit Kremlin.ru

La Russia ridurrà ancora la spesa per il Programma Spaziale Federale a causa dell’attuale situazione del prezzo del petrolio, delle sanzioni occidentali e della svalutazione del rublo.

Dopo che nei mesi scorsi il budget del PSF 2016-2025 era stato ridotto da 3,4 trilioni di rubli a 2, lo scorso 20 gennaio il direttore generale della nuova Roscosmos Igor Komarov ha confermato una ulteriore riduzione a 1,4 trilioni (16,5 miliardi di euro). Come termine di paragone la NASA, per il solo anno 2016, riceverà l’equivalente di 19 miliardi di euro.
L’annuncio è stato fatto ai media russi durante una visita al nuovo cosmodromo di Vostochny, in seguito ad un’articolo del quotidiano Izvestia che preannunciava la crisi del glorioso programma spaziale russo.

Secondo Komarov il FSP 2016-2025, che doveva essere presentato ufficialmente lo scorso dicembre, verrà ufficializzato ed approvato dal governo verso la fine del prossimo mese di marzo.

Il programma ISS è stato leggermente ritoccato e riceverà circa 30 miliardi di rubli, i tagli riguardano principalmente l’aggiornamento hardware e software del controllo missione TsUp a Korolev vicino Mosca.

Il programma di esplorazione lunare e la realizzazione di una grande base permanente, con cui il vice primo ministro Rogozin ha più volte intrattenuto i media nei mesi scorsi, vengono rinviati ai prossimi PSF decennali, quindi dopo la metà degli anni ’30.
Rimangono probabilmente inalterati i programmi di esplorazione robotica sia orbitali che con lander.

Per quanto riguarda il nuovo vettore medio pesante Angara e lo sviluppo della versione A5V con il terzo stadio criogenico pensato per missioni umane verso la Luna, si prospetta un rinvio fino ad almeno la seconda metà del prossimo decennio.
Inoltre a Vostochny erano previste due differenti rampe per gli Angara che ora, secondo il nuovo programma, sono state ridotte ad una “universale”. Questa singola rampa, la cui costruzione inizierà l’anno prossimo, sarà in grado di ospitare qualsiasi versione della nuova famiglia di vettori modulari, incluse le A5P e A5V con equipaggio.
Il primo lancio di un Angara da Vostochny è ora previsto per il 2021.

Anche lo sviluppo della nuova capsula Federatsiya, che dovrà sostituire la gloriosa Sojuz entro la prima metà degli anni ’20, ha subito dei tagli per almeno 8 miliardi di rubli.
La TASS, commentando la notizia, ha voluto poi sottolineare che la spesa prevista di 58 miliardi di rubli è ben poca cosa rispetto ai 2,6 miliardi di $ che NASA ha investito per la Dragon 2 di SpaceX.

Rimane praticamente inalterato il budget di 29,3 miliardi di rubli, previsto per la realizzazione del nuovo lanciatore medio Feniks a partire dal 2018. Secondo quanto ha detto Rogozin, questo vettore dovrà in futuro diventare il primo stadio di un booster modulare super-heavy in grado di portare oltre 100 t in orbita bassa ed oltre 20 in orbita lunare.
Il Feniks, i cui propulsori del primo stadio saranno gli RD-171 di NPO Energomash, sarà in grado di portare 17 t, e quindi anche una capsula con equipaggio, in LEO.

Viene per ora accantonata, ma non dimenticata, l’idea di sviluppare un booster riutilizzabile che, secondo le attuali condizioni economiche ed al contrario di quanto sta avvenendo negli Stati Uniti, è stato valutato come un investimento antieconomico.

Forse l’unico programma ad aver avuto un incremento di budget, 2,57 miliardi di rubli, è quello per lo sviluppo di robots antropomorfi per le applicazioni spaziali, da impiegare sia all’interno che all’esterno della ISS.
I primi componenti saranno pronti già dall’anno prossimo mentre per i prototipi funzionanti dovremmo attendere il 2019, l’invio sulla ISS è attualmente previsto nei primi anni del prossimo decennio.

Nel PSF sono rimasti inalterati vari programmi minori per lo studio e la ricerca della vita extraterrestre, i cambiamenti climatici e l’individuazione di eventuali oggetti, quali asteroidi o comete, potenzialmente pericolosi per il pianeta.

Una novità riguardante tutti i settori dell’industria spaziale russa sarà l’introduzione degli standard internazionali di qualità ISO (International Organization for Standardization).

Fonte: TASS, Novosti Kosmoautiki, Russian Space Web, The Moscow Times

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.