SpaceX: il Congresso USA vuole vederci chiaro
Alcuni membri del Congresso degli Stati Uniti hanno accusato NASA di riservare un trattamento di favore a SpaceX nella conduzione delle indagini sull’incidente del 28 giugno scorso, arrivando a chiedere una inchiesta indipendente da parte dell’USAF.
Lo scorso mese, Lamar Smith (repubblicano, Texas, presidente della commissione scientifica della Camera) ha inviato una lettera alla NASA chiedendo perchè l’agenzia abba formato una commissione di indagine indipendente per investigare l’incidente del 28 ottobre riguardante il razzo Antares di Orbital, mentre nel caso di SpaceX ciò non sia stato fatto.
Secondo il contratto CRS in vigore, NASA ha la facoltà (ma non l’obbligo) di condurre indagini indipendenti in caso di incidenti, ed il congressista Smith ritiene che avviare il procedimento nei confronti di uno solo dei due fornitori costituisca un comportamento parziale e potenzialmente pericoloso per l’effettiva accuratezza delle investigazioni.
Charles Bolden ha risposto il 24 agosto, negando la circostanza: NASA avrebbe effettivamente avviato una analisi indipendente dell’incidente al Falcon 9, ma l’avrebbe fatto sulla base di un contratto diverso da quello CRS, ovvero il Launch Services Contract.
Le spiegazioni di Bolden, però, non sono state ritenute sufficienti da Mike Coffman (repubblicano, Colorado), che in un comunicato stampa ha rimarcato come nei due casi l’approccio investigativo sia stato differente, e come NASA non abbia un suo rappresentante con diritto di voto in seno alla commissione di inchiesta interna di SpaceX. Coffman si è detto particolarmente preoccupato per il futuro dei lanci governativi e militari: secondo il suo pensiero, motivi di sicurezza nazionale richiederebbero un intervento nelle indagini da parte dell’USAF, che sino ad oggi non c’è stato.
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