La sonda Dawn si avvicina a Cerere
La sonda Dawn dell’Agenzia Spaziale Americana (NASA) ha cominciato la fase di avvicinamento al pianeta nano Cerere, intorno al quale entrerà in orbita a marzo 2015.
Superata la fase di congiunzione solare, con la sonda dalla parte opposta alla Terra rispetto al Sole e durante la quale le comunicazioni con Dawn sono state limitate dalle interferenze elettromagnetiche della nostra stella, il team di controllo della missione presso il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, con sede a Pasadena in California, ha inviato alla navicella spaziale i comandi per la prossima fase di approccio a Cerere.
Attualmente la sonda si trova a circa 640.000 km dalla sua destinazione a cui si sta avvicinando con una velocità relativa di circa 725 km/h.
Cerere, con un diametro di circa 950 km, è il pianeta nano più massiccio a orbitare intorno al nostro Sole all’interno della fascia principale degli asteroidi, l’insieme dei corpi di piccole dimensioni in orbita sul piano dell’eclittica a distanza compresa fra le orbite di Marte e Giove.
Una volta giunta in orbita di Cerere, si tratterà della prima volta che una sonda riuscirà a entrare in orbita intono a due differenti corpi celesti del nostro sistema solare all’interno della stessa missione di esplorazione: Dawn ha infatti trascorso 14 mesi intorno a Vesta, altro pianeta nano in orbita intorno al sole all’interno della fascia principale degli asteroidi.
Dopo essere stata lanciata il 27 settembre 2007, Dawn ha effettuato una manovra di avvicinamento a Marte nel febbraio 2009, raggiungendo, per mezzo dell’effetto di fionda gravitazionale, la velocità necessaria all’avvicinamento di Vesta ed entrandovi in orbita nel luglio del 2011.
Durante la permanenza a distanza ravvicinata da Vesta, la sonda Dawn ha raccolto immagini dettagliate della superficie del corpo celeste, ha ricavato dati relativi alla composizione della superficie e al suo campo gravitazionale.
Lasciato Vesta nel luglio del 2012, per mezzo della spinta dei propulsori a ioni di cui è dotata, Dawn si accinge adesso ad entrare in orbita di Cerere, un corpo con caratteristiche completamente diverse dal primo obiettivo della missione.
Vesta è un asteroide con un diametro di circa 525 km che presenta minime tracce di acqua, risalendo probabilmente all’inizio della formazione del sistema solare.
Gli scienziati ipotizzano che, al momento della sua formazione, Vesta fosse composto in larga parte da materiali radioattivi che ne hanno mantenuto elevata la temperatura che ha ne ha impedito la liquefazione dell’acqua.
Scoperto nel 1801, Cerere appare di forma sferica e la sua superficie è ricoperta di ghiacci, facendo ipotizzare che si sia formato in un periodo successivo a Vesta.
Per caratteristiche fisiche Cerere appare simile a Europa, luna di Giove, e ad Encelado, luna di Saturno, pur trovandosi, rispetto ad esse, molto più vicino al al Sole.
La missione di Dawn consentirà per la prima volta di studiare Cerere a distanza ravvicinata, fornendo agli scienziati immagini dettagliate della superficie e informazioni sulla sua composizione chimica e struttura.
La doppia missione di Dawn, prima intorno a Vesta e successivamente intorno a Cerere, è stata resa possibile dall’adozione di un sistema di propulsione a ioni, più efficiente dei propulsori chimici ma con spinte nettamente inferiori, particolarmente indicato per missioni di esplorazione di lunga durata nello spazio profondo.
Dawn, giungendo in vicinanza di Cerere, ha raggiunto in questi giorni i cinque anni di utilizzo complessivo della propulsione a ioni, molto più di qualsiasi altra navicella spaziale.
Nel seguente video pubblicato sul canale YouTube del Jet Propulsion Laboratory della NASA, l’applicazione della propulsione a ioni studiato per Dawn.
Fonte: NASA.
Nell’immagine di apertura, una rappresentazione artistica della sonda Dawn mentre, spinta dal suo propulsore a ioni, si avvicina a Cerere. Image Credit: NASA/JPL-Caltech.
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