ISS Weekly Status Report – 19.2013
Pubblichiamo il nuovo report delle attività svolte dagli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
1 novembre
35S Sojuz Relocation
La Sojuz 35S, ed il suo equipaggio composto dal Comandante (CDR) Yurchikhin, da (FE-5) Parmitano e da (FE-6) Nyberg, si è sganciata dal modulo Mini-Research-1 (MRM) della ISS alle 03:33 CDT e si è agganciata alla porta di poppa del Service Module (SM) alle 03:54 CDT.
Prima di sganciarsi dalla ISS l’equipaggio ha effettuato i consueti controlli di tenuta dei portelli. Una volta attraccati al Service Module, l’equipaggio ha ripetuto tali controlli prima di aprire il portello verso la ISS, apertura effettuata alle 06:10 CDT.
La Sojuz ha dovuto effettuare questo trasferimento per liberare la docking port di MRM-1 per l’arrivo della Sojuz 37, previsto per giovedì 7 novembre. La precedente relocation era avvenuta il 26 giugno 2010, ed anche allora il comandante della Sojuz era Yurchikhin.
Advanced Biological Research (ABRS) Checkout
Hopkins ha ripassato la documentazione relativa ad ABRS, successivamente ha verificato la funzionalità del circuito di raffreddamento ed ha aggiunto due nuove schede di memoria, completando i preparativi per abilitare la verifica telemetrica da Terra.
Nei giorni scorsi erano stati evidenziati problemi con la qualità delle riprese video di ABRS su cui gli specialisti a Terra stanno ancora indagando.
Queste attività vengono eseguite in preparazione dell’arrivo dell’Advanced Plant EXperiments-02 (APEX-02) che verrà recapitato sulla ISS dalla missione SpaceX-3.
Synchronized Position Hold, Engage, Reorient, Experimental Satellites (SPHERES) Resonant Inductive Near-field Generation System (RINGS)
Hopkins ha sostituito le batterie ed ha ripassato le procedure dell’esperimento denominato SPHERES RINGS in previsione della nuova sessione di test prevista per lunedì.
RINGS identifica un’architettura hardware e software che abilita il controllo di due satelliti SPHERES mediante l’uso di dipoli elettromagnetici orientabili.
NanoRacks Module 9
Nyberg ha attivato ed agitato i predefiniti tubi di miscelazione mentre provvedeva a registrare un video delle attività.
Questa indagine nasce da un programma di educazione supervisionato dal National Center for Earth and Space Science Education (NCESSE) ed identificato con la denominazione di Student Spaceflight Experiments Program (SSEP).
I team di studenti provenienti da tutti gli Stati Uniti progettano i propri esperimenti usando liquidi e materiali approvati per il volo.
L’indagine è costituita da 17 diversi esperimenti scientifici sviluppati ed eseguiti in un modulo NanoRacks a bordo della ISS.
Multi Purpose Small Payload Rack (MSPR) Microscope Activation and Preparation
Nyberg ha preparato ed attivato MPSR Microscope che si trova nel Japanese Experiment Module (JEM) per proseguire l’attività di analisi relativa al problema di messa a fuoco riscontrata nelle sessioni precedenti.
4 novembre
Biological Rhythms 48 Hour Experiment
(FE-5) Parmitano ha configurato ed indossato un Actiwatch, ha collegato alcuni elettrodi ed indosserà per le successive 48
ore un Digital Walk Holter Electrocardiogram (ECG) per l’esperimento gestito dalla Agenzia Spaziale giapponese JAXA sui ritmi biologici.
L’indagine prende in esame le variazioni circadiane della funzione cardiaca durante il volo spaziale. I risultati saranno utilizzati per migliorare la tecnologia legata alla salute degli equipaggi impegnati in voli spaziali di lunga durata.
La ricerca dovrebbe fornire una migliore conoscenza dei cambiamenti delle funzioni autonome di ogni membro dell’equipaggio, prima, durante e dopo il volo spaziale e potrà essere usata per migliorare la tecnologia di assistenza sanitaria per i futuri membri dell’equipaggio della ISS.
Synchronized Position Hold, Engage, Reorient, Experimental Satellites (SPHERES) Resonant Inductive Near-field Generation System (RINGS)
(FE-3) Hopkins, dopo un ripasso delle procedure di riferimento e dopo aver partecipato ad una conferenza con gli esperti a Terra, ha dato il via al test in programma.
RINGS identifica un’architettura hardware e software che abilita il controllo di due satelliti SPHERES mediante l’uso di dipoli elettromagnetici orientabili.
Investigating the Structure of Paramagnetic Aggregates from Colloidal Emulsions (InSPACE)-3 Experiment
Parmitano ha condotto la quinta sessione della nuova serie di 12 dell’esperimento InSPACE-3.
Questa nuova serie di esperimenti utilizza le stesse impostazioni parametriche della precedente ma con un aumento della durata nell’esecuzione della singola sessione che da 2 ore viene portata a 6 ore. Questa nuova serie permetterà una più accurata indagine sui fenomeni di aggregazione osservati verso la fine di alcuni esperimenti della serie precedente.
InSpace-3 raccoglie e registra i dati sui fluidi contenenti particelle a forma di ellissoide che modificano le proprie proprietà fisiche in risposta ai campi magnetici a cui sono sottoposti.
Questa tecnologia si ripromette di migliorare la capacità di progettazione delle strutture, come ad esempio ponti ed edifici, per sopportare meglio le forze sismiche ed in generale per migliorare la progettazione delle strutture.
5 novembre
Biological Rhythms 48 Hour Experiment
Come parte dell’indagine coordinata dalla Agenzia Spaziale Giapponese JAXA, che ha come oggetto lo studio dei Ritmi Biologici, (FE-5) Parmitano ha concluso la prima parte della misurazione durata 24 ore. Dopo la sostituzione della scheda multimediale e delle batterie, Parmitano ha avviato la seconda parte della sessione.
L’indagine prende in esame le variazioni circadiane della funzione cardiaca durante il volo spaziale. I risultati rilevati mirano a migliorare la tecnologia legata al benessere fisico degli equipaggi impegnati in missioni spaziali di lunga durata.
Ocular Health (OH) Optical Coherence Tomography (OCT)
(FE-6) Nyberg, in qualità di Crew Medical Officer (CMO), ha eseguito la verifica OCT su Parmitano.
Biolab Microscope Cassette Repair
Parmitano ha riparato le rotaie di guida del lettore cassette del Biolab Microscopie precedentemente danneggiate da un problema di disallineamento.
Biolab è una struttura di ricerca multiutente situata nel modulo Columbus dell’ESA che permette agli scienziati di studiare gli effetti della microgravità e delle radiazioni spaziali su organismi unicellulari e pluricellulari, tra cui batteri, insetti, semi e cellule.
BioLab permetterà agli scienziati di acquisire una migliore comprensione degli effetti delle radiazioni e della microgravità sugli organismi biologici.
Supervision of Autonomous and Teleoperated Satellites (SATS) – Interact
Nyberg ha predisposto ed eseguito una sessione dell’esperimento denominato SATS-Interact.
Interact è un esperimento sviluppato da Supervision of Autonomous and Tele-operated Satellites (SATS), volto a migliorare il funzionamento a distanza di attività spaziali, consentendo ad un utente di controllare un gruppo composto da più satelliti attraverso un’unica interfaccia di controllo, eliminando le inefficienze causate da ritardi nelle comunicazioni e/o i blackout.
ISS as Testbed for Analog Research (ISTAR) Treadmill 2 (T2) Inspections
(FE-3) Hopkins ha eseguito l’ispezione semestrale ed annuale al T2. L’attività prevista era una pulizia dei pannelli seguita da un controllo approfondito di alcuni componenti. Hopkins ha documentato con alcune fotografie una sospetta
usura del Lateral Belt, e fino a che gli specialisti a Terra non saranno in grado di esaminare le foto, agli astronauti è stato impedito l’utilizzo del tapis roulant.
L’indagine ISTAR è parte del progetto denominato Exploration Detailed Test Objective (xDTO). ISTAR xDTO analizza come le operazioni di missione possono essere ottimizzate in presenza di ritardi nelle comunicazioni dell’ordine delle decine di minuti, in modo simile a quello che sarebbe vissuto in missioni di esplorazione su Marte o di altri obiettivi situati nelle profondità dello spazio.
L’obiettivo di ISTAR Treadmill 2 è permettere di eseguire autonomamente le attività mostrando tutte le informazioni
supplementari necessarie per completare e risolvere i problemi che possono sorgere, senza dover chiamare il centro di controllo.
Investigating the Structure of Paramagnetic Aggregates from Colloidal Emulsions (InSPACE)-3 Experiment
Hopkins ha condotto la sesta sessione della nuova serie di 12 dell’esperimento InSPACE-3.
Questa nuova serie di esperimenti sottopone i flussi colloidali ad un campo magnetico pulsante con un’ampiezza di 800 ampere per metro a 2 Hertz per una durata di circa 6 ore.
InSpace-3 raccoglie e registra i dati sui fluidi contenenti particelle a forma di ellissoide che modificano le proprie proprietà fisiche in risposta ai campi magnetici a cui sono sottoposti.
Questa tecnologia si ripromette di migliorare la capacità di progettazione delle strutture, come ad esempio ponti ed edifici, per sopportare meglio le forze sismiche ed in generale per migliorare la progettazione delle strutture.
Unexpected Ku-Band Forward Link Dropouts
Durante la notte, e questa mattina, gli specialisti a Terra hanno osservato diverse interruzioni del collegamento Ku-Band Forward sul Tracking Data Relay Satellite (TDRS) 174, pur riuscendo a riattivare ogni volta il link interrotto.
Queste interruzioni hanno provocato momentanee perdite di collegamento nelle comunicazioni audio e nei flussi telemetrici Spazio – Terra (Space to Ground (S/G)-3 e S/G-4) .
Le squadre a Terra stanno studiando la causa del problema mentre nel frattempo stanno riprogrammando l’uso di un satellite alternativo (TDRS 171).
7 novembre
37 Sojuz Launch, Docking and Hatch Opening
La Sojuz 37S, con a bordo il Comandante Tyurin e gli astronauti Mastracchio e Wakata, è partita la notte scorsa alle ore 22:14 CST.
Dopo le ormai consuete 4 orbite, la navicella è giunta all’appuntamento con la ISS attraccando con successo al modulo Mini-Research (MRM)-1 alle 04:27 CST.
Questa mattina alle 06:44 CST, dopo aver svolto i necessari controlli di tenuta del portello posto tra MRM1 e la Sojuz 37S, i portelli sono stati aperti ed ora la ISS vede la presenza di un equipaggio composto da 9 astronauti. I nuovi membri dell’equipaggio, e la torcia olimpica che li accompagna, hanno preso parte ad una cerimonia di benvenuto. Nel corso della giornata i nuovi arrivati hanno provveduto ad asciugare le loro tute Sokol e successivamente, insieme agli altri componenti della ISS, hanno partecipato ad un primo briefing sulla sicurezza.
Skin-B Investigation
(FE-5) Parmitano ha collegato gli strumenti Skin-B al computer portatile del modulo Columbus ed ha eseguito alcune misurazioni sul suo avambraccio. Per Parmitano questa è stata l’ultima sessione dell’esperimento Skin-B. Questa indagine, patrocinata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), può migliorare la comprensione sull’invecchiamento della pelle che nello spazio subisce una accelerazione.
Lo studio potrà anche fornire indicazioni sul processo di invecchiamento degli organi coperti dal tessuto epiteliale e connettivo sottoposti alle sollecitazioni fisiche imposte dall’ambiente in microgravità.
I dati dell’esperimento Skin-B potranno essere utilizzati per prevedere gli impatti sugli astronauti posti in condizioni ambientali ancora più impegnative durante le future missioni verso la Luna e Marte.
Salivary Markers Investigation
(FE-3) Hopkins ha effettuato la seconda delle tre sessioni, a cui deve sottoporsi durante la sua permanenza sulla ISS, denominata Salivary Markers. La seconda sessione viene effettuata al raggiungimento del traguardo del Flight Day 90.
Salivary Markers prevede la raccolta di campioni di sangue, urina e saliva, oltre che la compilazione di un questionario di
di valutazione della salute.
L’indagine Salivary Markers ha inizio nel periodo di pre-volo dell’astronauta, prosegue durante la permanenza nello spazio per poi terminare con ulteriori esami nel periodo post-volo.
Questa indagine ha come scopo il determinare se le alterazioni del sistema immunitario indotte dal volo spaziale possono aumentare la suscettibilità di infezione o rappresentare un rischio sanitario significativo per i membri dell’equipaggio a bordo della ISS.
Questi studi, controllando costantemente alcuni marcatori presenti nel sangue e nella saliva, desiderano evidenziare gli effetti che una lunga esposizione alla microgravità possono arrecare al sistema immunitario degli astronauti.
35Sojuz Return Cargo Preparations
(FE-3) Hopkins ha recuperato i Radiation Area Monitors (RAMs), distribuiti in tutta la ISS, che verranno riportati a Terra con la Sojuz 35S.
Questa attività è stata documentata scattando alcune foto successivamente spedite in downlink agli specialisti a Terra.
8 novembre
Sojuz Motion Control Test
Il Comandante (CDR) Yurchikhin e l’ingegnere di volo (FE-5) Parmitano hanno condotto con successo un Motion Control System Test alla Sojuz 35S. Il test è stato eseguito in preparazione del loro ritorno a Terra in programma Domenica 10 novembre alle 05:26 (CST).
Japanese Experiment Module (JEM) Wireless Access Point (WAP) Installation
(FE-3) Hopkins e (FE-6) Nyberg hanno completato l’installazione del JEM WAP in previsione dell’attivazione del frigo-congelatore a ciclo Stirling – Freezer-Refrigerator Of STirling cycle (FROST).
US Segment Crew Handover
Nyberg e Parmitano hanno effettuato un passaggio di consegne con i membri dell’equipaggio appena arrivati sulla ISS, (FE-8) Mastracchio e (FE-9) Wakata.
Gli argomenti trattati hanno incluso raccomandazioni sulla quotidianità vissuta a bordo della ISS, sulla familiarizzazione con i sistemi della ISS e l’utilizzo dei payloads situati all’interno di ogni modulo USOS.
Biolab Microscope Cassette Installation
Parmitano ha installato la Microscope Cassette nel Biolab Microscope. Questo è uno dei passi necessari per poter effettuare
ulteriori test in vista dell’attivazione di Biolab prevista per fine mese.
Biolab è una struttura di ricerca multiutente situata nel modulo Columbus dell’ESA che permette agli scienziati di studiare gli effetti della microgravità e delle radiazioni spaziali su organismi unicellulari e pluricellulari, tra cui batteri, insetti, semi e cellule.
Environmental Health System (EHS) – Microbial Capture Device (MCD) and Coliform Water Sample Analysis
Hopkins ha analizzato visivamente i sacchetti di rilevamento della presenza di coliformi ed i dispositivi di cattura microbica dopo le 48 ore di incubazione. Questo test fa parte della normale routine di controlli necessaria per verificare la qualità dell’acqua sulla ISS.
Fonte : NASA
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