Aggiornamenti dal sistema solare: novembre 2024

Credit: NASA

Mentre a ottobre i riflettori erano puntati soprattutto verso i lanci di nuove missioni, a novembre sono i flyby a farla da padrone. Sono infatti avvenuti i sorvoli di Venere, da parte di Parker Solar Probe, e di Mercurio, da parte di BepiColombo. È inoltre imminente quello della Terra da parte di Lucy, mentre Europa Clipper sorvolerà Marte tra circa tre mesi.

Qualche notizia anche per una missione futura, Dragonfly, che verrà lanciata nel 2028 su un Falcon Heavy con destinazione Titano, la più grande luna di Saturno.

Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e di quelle in fase di preparazione.

In preparazione per il lancio

La prossima missione a essere lanciata potrebbe essere la cinese Tianwen-2. Contrariamente alla precedente flagship marziana Tianwen-1, sarà diretta inizialmente verso l’asteroide 469219 Kamo’oalewa, ne raccoglierà alcuni campioni e, dopo averli riportati a Terra, proseguirà verso la cometa 311P/PANSTARRS. Il lancio è previsto per maggio 2025.

Nel sistema solare interno

La sonda Hera (ESA) è partita il 7 ottobre e ha già compiuto la prima serie di manovre correttive che l’hanno posta in traiettoria verso Marte, di cui ne sfrutterà la gravità per accorciare il proprio viaggio verso l’asteroide Didymos e il suo satellite Dimorphos. Dopo alcuni piccoli test, la prima accensione dei motori è avvenuta lo scorso 23 ottobre ed è durata 100 minuti. La seconda, di 13 minuti, è occorsa il 6 novembre, mentre il 21 novembre c’è stata la terza micro-correzione di rotta. La missione trasporta anche due piccoli CubeSat: Milani Juventas.

Parker Solar Probe (NASA) ha effettuato con successo l’ultimo flyby di Venere il 6 novembre scorso. Grazie alla spinta gravitazionale la sonda è stata posizionata nella sua orbita finale, che la porterà a infrangere il proprio record di vicinanza dal Sole proprio alla vigilia di Natale. Anche Solar Orbiter (SolO) di ESA sta studiando la nostra stella, anche se da una distanza un po’ meno ravvicinata, svelando che il Sole ha diverse facce.

Passaggio ravvicinato, stavolta del pianeta Mercurio, anche per BepiColombo (ESA/JAXA). Il quinto dei sei flyby è avvenuto il 1 dicembre, alla quota di circa 38.000 km dalla superficie del pianeta. La distanza è molto superiore a quella dei primi quattro flyby, quando la sonda era passata a distanze intorno ai 200 km, ma per la prima volta è stata in grado di utilizzare lo strumento MERTIS, un radiometro e spettrometro agli infrarossi.

Proseguono senza particolari aggiornamenti anche le missioni di: STEREO A (NASA), che condivide l’orbita terrestre per studiare il Sole, Hayabusa 2# (JAXA), la sonda giapponese dedita all’esplorazione degli asteroidi in rotta verso il nuovo obiettivo 2001 CC₂₁, e OSIRIS-APEX (NASA), diretta verso Apophis dopo aver raccolto campioni rocciosi da Bennu.

La flotta marziana

Sette sono gli orbiter al momento impegnati, senza particolari aggiornamenti, nell’osservazione marziana intorno al pianeta rosso. Si tratta di Mars Odyssey (NASA), Mars Express (ESA), Mars Reconnaissance Orbiter (NASA), MAVEN (NASA), Trace Gas Orbiter (ESA/Roskosmos), Tianwen-1 (CNSA) e Al-Amal (MBRSC).

Siamo giunti al sol numero 1.352 per Perseverance (NASA) sulla superficie del pianeta rosso. Il rover ha appena visitato un luogo denominato Pico Turquino e negli ultimi giorni si è spostato verso il sito Witch Hazel Hill (traducibile come la collina della Strega Nocciola). Quest’ultimo, secondo le osservazioni dall’orbita, dovrebbe contenere rocce stratificate di colore chiaro, in grado di darci informazioni sul passato climatico di Marte. Lungo la via passerà per un punto elevato sul bordo del cratere Jezero che permetterà riprese panoramiche della regione.

È invece il sol 4.388 per l’altro rover ancora attivo su Marte, Curiosity (NASA), che continua l’esplorazione del cratere Gale e del monte Sharp, sulle cui pendici ha ormai percorso oltre 33 km. Il rover si sta ora allontanando dal Gediz Vallis, luogo al quale ha dedicato l’ultimo anno terrestre. I dati raccolti permetteranno di risolvere il mistero che avvolge la formazione di questa valle.

Nel sistema solare esterno

Prosegue tranquillamente il lungo viaggio di Europa Clipper (NASA) verso il sistema di Giove e, in particolare, la sua luna Europa. Lanciata il 14 ottobre, la sonda ha cominciato il dispiegamento prima dei grandi pannelli solari, quindi di alcuni degli strumenti scientifici. Si tratta del magnetometro, che è stato esteso su un braccio lungo 8 metri e mezzo dal corpo principale di Europa Clipper, e di diverse antenne per il radar di bordo. In particolare, sono state estese 2 coppie di antenne ad alta frequenza della lunghezza complessiva di oltre 17 metri e 8 antenne rettangolari più piccole per le altissime frequenze. La destinazione finale sarà raggiunta nell’aprile del 2030, ma nel frattempo la sonda effettuerà un paio di flyby, uno di Marte, il 1 marzo 2025, e uno della Terra, nel dicembre 2026.

Anche Lucy (NASA) sta viaggiando per il sistema solare, diretta verso gli asteroidi Greci e Troiani di Giove dopo aver già visitato l’asteroide (152830) Dinkinesh. La sonda sta per effettuare un sorvolo della Terra, previsto per il 12 dicembre, che la immetterà sulla giusta traiettoria per incontrare il suo secondo asteroide della cintura principale, (52246) Donaldjohansen.

Insieme a Lucy ed Europa Clipper, ci sono altre due sonde in viaggio verso la loro lontana destinazione. Si tratta di Psyche (NASA), diretta verso l’omonimo asteroide della fascia principale, che raggiungerà nel 2029, e JUICE (ESA), anch’essa diretta verso Giove e i suoi satelliti, ma che raggiungerà solo nel 2031, prima di entrare in orbita intorno a Ganimede nel 2034.

La sonda Juno (NASA) è invece in orbita intorno a Giove da più di otto anni e, il 25 novembre, ha effettuato il sorvolo ravvicinato PJ67 del gigante gassoso, mentre il PJ68 avverrà il 28 dicembre. Ormai mancano solo nove orbite prima della fine della missione.

Giove ripreso da Juno durante il sorvolo PJ67. Credit: NASA / JPL / SwRI / MSSS / Gerald Eichstädt / Thomas Thomopoulos – CC-by

Ormai diretta fuori dal sistema solare New Horizons (NASA), a 61 UA dalla Terra. La sonda è entrata in ibernazione lo scorso 3 ottobre e ci rimarrà fino ad aprile per conservare propellente.

Anche Voyager 1 continua il viaggio di allontanamento, ormai a 166 UA dalla Terra. La sonda a ottobre ha avuto alcuni problemi di comunicazione ma i tecnici della NASA, dopo aver ristabilito il contatto in banda S il 24 ottobre, hanno riaperto anche le comunicazioni in banda X.

Voyager 2 si trova invece a 139 UA dalla Terra e, di recente, alcune rielaborazioni di vecchi dati della missione hanno permesso di risolvere alcuni misteri del pianeta Urano, sorvolato dalla sonda nel 1986.

Riassunto missioni

Ci sono 36 missioni spaziali al di fuori dell’orbita terrestre, operate da 43 unità robotiche.

Evoluzione della posizione delle sonde del sistema solare nel mese di novembre 2024. I CubeSat sono esclusi. Credit: ISAA/P. Portaluri

Gli aggiornamenti per questo mese sono giunti al termine, continuate a seguirci e ci risentiamo il prossimo mese con gli aggiornamenti dal sistema solare!

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.