Firefly Aerospace: ultimi aggiornamenti
Oltre ad aver effettuato un lancio orbitale, negli ultimi giorni Firefly ha emesso alcuni comunicati stampa molto interessanti.
Firefly lancerà da Esrange
Firefly Aerospace ha annunciato lo scorso 27 giugno di aver siglato un accordo di collaborazione con la compagnia spaziale svedese, Swedish Space Corporation (SSC) per il lancio del proprio razzo Alpha dall’Esrange Space Centre in Svezia, a partire dal 2026. Assieme, Firefly e SSC intendono stabilire un servizio di lanci orbitali in Europa, con un veicolo di lancio affidabile, supportando i clienti commerciali, civili e governativi.
«Abbiamo il piacere di annunciare questa storica collaborazione, la quale avrà un enorme impatto sul mercato globale dei lanciatori, non solo in Europa, ma anche negli Stati Uniti» ha spiegato Charlotta Sund, Amministratore Delegato della SSC. «Riducendo il corrente gap dei siti per i lanci orbitali in Europa, questa collaborazione rafforza il collegamento transatlantico fra la Svezia e gli USA offrendo contemporaneamente delle capacità spaziali per l’appartenenza della Svezia alla NATO. Non vediamo l’ora di realizzare questo servizio di lancio competitivo e ben collaudato».
L’Esrange Space Centre è stato costruito negli anni ’60 e da allora ha ospitato centinaia di lanci suborbitali per la ricerca scientifica in ambito atmosferico e della microgravità. Nell’ambito di questo accordo con la Swedish Space Corporation, che è una compagnia per i servizi spaziali di proprietà statale e che gestisce le operazioni del centro spaziale, il razzo Alpha verrà lanciato dall’Esrange Launch Complex 3C, dove i lavori di adattamento del pad sono già in corso.
Con il lancio inaugurale del razzo Alpha previsto per il 2026, il nuovo complesso di lancio supporterà i clienti commerciali nel più ampio mercato europeo e abiliterà le missioni spaziali tatticamente responsive per far avanzare ulteriormente la sicurezza nazionale delle nazioni della NATO.
«Il futuro del volo spaziale richiede più siti adatti ai lanci orbitali sparsi in tutto il globo, mentre continuiamo a osservare la crescente domanda fra i clienti domestici e internazionali» ha commentato Bill Weber, Amministratore Delegato di Firefly Aerospace. «Firefly è incredibilmente onorata di collaborare con SSC e di diventare la prima compagnia statunitense a lanciare dall’Europa continentale. Assieme, stiamo schiudendo una capacità di lancio tanto attesa per il mercato satellitare europeo, e invitiamo tutti i clienti in attesa a volare con noi e con i nostri affidabili lanciatori Alpha».
Il nuovo servizio di lancio presso Esrange, sarà basato sul successo delle missioni orbitali del vettore Alpha che verranno lanciate dalla Vandenberg Space Force Base in California e sulla nuova possibilità di lancio acquisita recentemente dall’azienda texana presso il Mid-Atlantic Regional Spaceport di Wallops Island, in Virginia; da questo sito di lancio è possibile lanciare carichi di 1.030 kg in orbita terrestre bassa. Sempre da Wallops Island, Firefly, il 14 settembre 2023 ha lanciato una missione del programma della Difesa TacRS (Tactically Responsive Space Capabilities – capacità spaziali di reazione tattica). In questa missione Firefly e lo Space Systems Command hanno incapsulato con successo un veicolo spaziale governativo, lo hanno unito al lanciatore Alpha completando tutti i preparativi per il lancio in 24 ore, e hanno lanciato poi il satellite alla prima finestra di lancio disponibile, 27 ore dopo la ricezione degli ordini di lancio dalla Space Force.
Noise of Summer
Lo scorso 4 luglio Firefly Aerospace ha lanciato con successo la quinta missione del suo vettore Alpha (FLTA005), completando la sequenza di rilascio del payload, nell’ambito contratto Venture-Class Launch Services Demonstration 2 (VCLS Demo 2) stipulato con la NASA. Si è trattato del primo lancio del vettore Alpha dopo che il malfunzionamento del secondo stadio aveva portato al fallimento della sua quarta missione, nel dicembre 2023.
La missione, denominata Noise of Summer (Rumore dell’estate) è partita lo scorso giovedì 4 luglio quando in Italia erano le 06:04, dallo Space Launch Complex 2W della Vandenberg Space Force Base in California. A seguito del rilascio del carico utile avvenuto 35 minuti dopo il decollo su di un’orbita bassa terrestre (la compagnia statunitense non ha rilascato informazioni sui precisi parametri orbitali). Firefly ha eseguito con successo una riaccensione del secondo stadio che ha portato al cambio del piano orbitale, al fine di testare ulteriormente e validare le capacità orbitali del vettore Alpha. In precedenza, il tentativo di lancio fissato per il 2 luglio era stato cancellato per via di un problema di un equipaggiamento di terra che ha causato lo stop del conto alla rovescia pochi istanti prima dell’accensione dei motori del primo stadio del razzo.
Nell’ambito del contratto VCLS Demo 2, il successo della missione valida ulteriormente le capacità di Alpha di fornire servizi di lancio per piccoli satelliti per la NASA su base ricorrente. I CubeSat di questa missione sono stati selezionati attraverso la CubeSat Launch Initiative della NASA (CSLI), la quale fornisce alle istituzioni educative e alle associazioni no profit statunitensi accesso allo spazio a costi ridotti.
Questa missione, denominata dall’ente spaziale statunitense ElaNa 43 (43º lancio del programma Educational Launch of Nanosatellites ha trasportato quattro satelliti sviluppati da università:
- CatSat, Università dell’Arizona: trasporta un dimostratore tecnologico per un’antenna gonfiabile per le comunicazioni ad alta velocità.
- KubeSat-1, Università del Kansas: il carico principale di questo CubeSat è il Primary Cosmic Ray Detector, il quale impiegherà un nuovo metodo per misurare l’energia e le tipologie di raggi cosmici primari che colpiscono la Terra.
- MESAT1, dell’Università del Maine: questo satellite svolge tre missioni in una, tutte e tre progettate dagli studenti del Maine e tutte e tre che riguardano le ricerche sul clima.
- SOC-i, dell’Università di Washington: si tratta di un dimostratore tecnologico di un sistema sperimentale per il controllo attitudinale dei veicoli spaziali.
Il Johnson Space Center della NASA di Houston ha fornito i satelliti R5-S4 e R5-S2, i quali saranno i primi due satelliti della serie R5 a essere lanciati in orbita per testare un nuovo processo snello per la costruzione di piattaforme strutturali per i veicoli spaziali.
L’Ames Research Center, sempre della NASA, ha costruito il CubeSat TechEdSat-11. Esso fa parte della serie TechEdSat, che è un programma che mira a incentivare dei progetti collaborativi e delle missioni realizzate da studenti universitari assieme agli studenti dei college. TES-11 trasporta diversi dimostratori tecnologici sulle comunicazioni, sulla sensoristica per le radiazioni, su delle nuove tecnologie per i pannelli solari, e su altre tecnologie spaziali. L’ottavo satellite, Serenity, proviene dall’organizzazione no profit Teachers in Space. Esso trasporta una serie di esperimenti educativi, dei sensori, una fotocamera e un esperimento per radioamatori.
«La squadra di Firefly ha fatto un ottimo lavoro» ha affermato Bill Weber, Amministratore Delegato di Firefly. «In qualità di fornitore della NASA, sia per i servizi di lancio che per quelli lunari, non vediamo l’ora di continuare questa partnership e di supportare i più ampi obiettivi di esplorazione spaziale dell’agenzia, dalla Terra, alla Luna e oltre».
Il futuro, in breve
Voltando pagina, Firefly sta conducendo le fasi finali dei test per il prossimo lancio del suo razzo Alpha, FLTA006, per la la Lockheed Martin, la quale ha siglato lo scorso 5 giugno un contratto per 15 lanci del vettore Alpha con 10 lanci opzionali, fino al 2029. La sesta missione della compagnia texana partirà dal sito di lancio SLC-2 della Vandenberg Space Force Base entro la fine di quest’anno. Allo stesso tempo, Firefly sta preparando una missione orbitale ad alta reattività per il National Reconaissance Office, con il veicolo Elytra, che verrà lanciato con la missione FLTA007 sempre entro fine anno; inoltre fervono i preparativi per la prima missione del veicolo lunare Blue Ghost, il quale dovrebbe partire per il Mare Crisium nell’ultimo trimestre di quest’anno.
Fonti: SpaceNews; Firefly Aerospace
Ove non diversamente indicato, questo articolo è © 2006-2024 Associazione ISAA - Leggi la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.