MSR: NASA finanzia nuove proposte per salvare la missione

Concept per una missione di ritorno dei campioni marziani a Terra. Credits: NASA/ESA/JPL-Caltech

Per far fronte al costo stimato di 11 miliardi di dollari per portare a Terra, non prima del 2040, i campioni raccolti dal rover Perseverance, l’agenzia spaziale statunitense ha recentemente annunciato che finanzierà sette proposte provenienti dal settore privato, oltre a tre interne, per ridurre i costi e velocizzare lo sviluppo della missione.

In seguito a diversi report da parte del U.S. Government Accountability Office (GAO), che fornisce al Congresso statunitense informazioni puntuali, concrete e bipartisan sull’operato delle agenzie governative, lo scorso inverno l’ambiziosa missione Mars Sample Return è stata messa in discussione.
Il 15 aprile scorso durante una teleconferenza era stato annunciato l’abbandono dell’architettura di missione più recente e l’apertura di un bando per ricevere proposte migliori.
Tra le 48 proposte ricevute, NASA ha selezionato cinque grandi aziende private che già collaborano con l’agenzia spaziale e due piccole new entry. A partire da metà luglio ciascuna riceverà 1,5 milioni di dollari per presentare entro 45 giorni una prima bozza e una proposta dettagliata dopo altri 45.

Ecco le proposte selezionate:

  • Lockheed Martin Rapid Mission Design Studies for Mars Sample Return di Lockheed Martin;
  • Enabling Mars Sample Return With Starship di SpaceX;
  • A High-Performance Liquid Mars Ascent Vehicle, Using Highly Reliable and Mature Propulsion Technologies, to Improve Program Affordability and Schedule di Aerojet Rocketdyne;
  • Leveraging Artemis for Mars Sample Return di Blue Origin;
  • High TRL MAV Propulsion Trades and Concept Design for MSR Rapid Mission Design di Northrop Grumman;
  • Quantum Anchor Leg Mars Sample Return Study di Quantum Space;
  • A Rapid Design Study for the MSR Single Stage Mars Ascent Vehicle di Whittinghill Aerospace.

Le tre proposte interne alla NASA provengono invece dal Jet Propulsion Laboratory (JPL), dall’Applied Physics Laboratory (APL) della Johns Hopkins University e da un gruppo congiunto di diversi centri.

Tra i grandi nomi presenti spicca l’assenza di Boeing, che all’inizio di maggio aveva presentato pubblicamente una proposta basata sul nuovo lanciatore Space Launch System (SLS), di cui la compagnia realizza lo stadio principale e quello superiore.
Delle due nuove aziende selezionate, Quantum Space vede tra i suoi fondatori Kam Ghaffarian, già cofondatore di Intuitive Machines e Axiom Space, mentre Whittinghill Aerospace risulta ancora piuttosto elusiva.

Naturalmente nessun dettaglio relativo alle proposte è stato rilasciato; da alcuni titoli delle proposte è possibile intuirne l’architettura, ma per gli altri dovremo attendere almeno il prossimo autunno.

«La missione Mars Sample Return sarà una delle più complesse mai intraprese dalla NASA ed è di vitale importanza realizzarla più rapidamente, con meno rischi e con un costo inferiore», ha commentato l’amministratore NASA Bill Nelson. «Sono davvero curioso di vedere le proposte di queste compagnie, dei nostri centri e dei collaboratori, guardando a nuove, eccitanti e innovative idee per scoprire i segreti del pianeta rosso».

Secondo quanto rilasciato finora, nessun accenno è stato fatto riguardo alla già concordata partecipazione dell’agenzia spaziale europea ESA che, secondo i vecchi accordi, avrebbe fornito il braccio robotico Sample Transfer Arm (STA) per il recupero dei campioni dalla stiva di Perseverance e l’orbiter Earth Return Orbiter (ERO) per il viaggio di ritorno verso la Terra.

Fonte: NASA

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.