SpaceX ricomincia da dove aveva finito

Il lancio del Falcon 9 per la missione Transporter 6 con a bordo Vigoride-5. Credits: SpaceX/YouTube

Dopo aver celebrato i record dell’anno appena conclusosi (Starlink e numero di lanci), SpaceX non si è di certo fermata a dormire sugli allori e lo scorso 3 gennaio ha effettuato il suo primo lancio del 2023.

Il Falcon 9 è decollato alle 15:55 italiane, per la missione rideshare Transporter-6 dallo Space Launch Complex 40 di Cape Canaveral e il primo stadio del razzo ha effettuato suo quindicesimo volo, eseguendo un atterraggio nominale alla Landing Zone 1 della base di lancio, circa otto minuti e mezzo dopo il liftoff.

A circa un’ora dal lancio, l’upper stage ha raggiunto un’orbita eliosincrona quasi circolare a una quota di 525 km e con un’inclinazione di 97,5° sull’equatore. Qui sono iniziate le operazioni di rilascio del suo carico pagante composto da 114 fra cubesat, microsat, picosat e da Orbiter, la piattaforma orbitale di lancio dell’azienda californiana Launcher, per il lancio di CubeSat. L’intera operazione di rilascio è durata circa mezz’ora.

Il cliente principale di questo lancio è stata l’azienda californiana Planet Labs, con i suoi 36 CubeSat SuperDove, per la raccolta di immagini orbitali per clienti privati e istituzionali. La flotta complessiva dell’operatore statunitense ora raggiunge le 500 unità, di cui la maggior parte sono CubeSat come SuperDove.

Transporter-6 fra gli altri ha collocato i seguenti payloads:

  • 6 CubeSat LEMUR della multinazionale statunitense Spire per la raccolta di dati meteorologici e di tracciamento;
  • 4 satelliti per la raccolta di immagini di Satellogic;
  • 4 satelliti per i servizi di sicurezza relativi al radioascolto dell’azienda lussemburghese Kleos e il satellite omologo BRO-8 della startup francese Unseenlabs;
  • 3 satelliti per la raccolta di immagini dotati di radar ad apertura sintetica (SAR) dell’azienda finlandese ICEYE;
  • 2 altri satelliti SAR della californiana Umbra;
  • 2 satelliti per i servizi di connettività dell’azienda statunitense Lynk;
  • 12 satelliti SpaceBEE per i collegamenti internet della società Swarm Technologies di proprietà della SpaceX;
  • 1 satellite dimostratore Gama Alpha, della compagnia francese Gama, per lo sviluppo delle tecnologie legate alle vele solari;
  • 1 CubeSat per la dimostrazione della tecnologia EWS (Electro-Optical/Infrared Weather Systems) per l‘U.S. Space Force’s Space Systems Command

Fra i carichi paganti si sottolinea la presenza di due veicoli per il trasporto e il rilascio di CubeSat ION, dell’azienda comasca D-Orbit, per la missione Second star to the right, che per la prima volta vede il lancio di due unità ION contemporaneamente, per complessivi nove satelliti collocati in orbita. Si tratta della settima missione spaziale per la compagnia italiana.

https://twitter.com/D_Orbit/status/1610653849882357762

Transporter-6 è la sesta di una serie di missioni del Smallsat Rideshare Programme di SpaceX dedicato ai minisatelliti; con le prime due svolte nel 2021 e tre nel 2022. La compagnia di Elon Musk ha recentemente dichiarato di ricevere ancora una forte richiesta per i servizi di lancio di CubeSat, nonostante il mercato dei servizi specializzati di lancio sia in questo momento molto florido, infatti tutte le missioni della serie Transporter di SpaceX per il 2023 sono sold-out, anche se potrebbero manifestarsi delle opportunità di volo last-minute.

Fonte: Spacenews.com

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Luca Frigerio

Impiegato nel campo delle materie plastiche e da sempre appassionato di spazio, basket e birra artigianale. E' iscritto a forumastronautico.it dal Novembre 2005 e da diversi anni sfoga parte della sua passione scrivendo per astronautinews.it. E' socio dell'Associazione Italiana per l'Astronautica e lo Spazio (ISAA)