Il razzo europeo Ariane V porta in orbita con successo il nuovo satellite Eutelsat Konnect
Inizialmente previsto per il giorno precedente e rimandato di 24 ore a causa del meteo avverso, è partito ieri sera, 7 settembre, alle 23:45 ora italiana, il vettore europeo Ariane V, con a bordo un satellite di nuova generazione di Eutelsat.
Nel replay del lancio, in cui si può notare l’accensione del propulsore Vulcain sette secondi prima dell’avvio dei booster a combustibile solido a cui segue, infine, il decollo – lento ma costante e sicuro – dalla rampa di lancio dello spazioporto europeo di Kourou, nella Guiana francese. Il razzo ha poi virato dirigendosi a est rispetto alla base di lancio seguendo l’equatore. A due minuti e mezzo dal decollo i booster laterali si sono staccati, poco dopo lo hanno fatto anche le carenature poste a protezione del carico utile. Questi due eventi sono risultati ben visibili anche da terra. Il lancio, avvenuto alle 17:45 locali ha regalato un bello spettacolo anche a chi non era vicino al pad, come testimoniano alcuni utenti su Twitter.
Il carico utile
Eutelsat Konnect VHTS non è il “solito” satellite per telecomunicazioni. Si tratta di un satellite dalla mole più che notevole: è infatti il satellite per telecomunicazioni più grande mai costruito in Europa. Alto 9 m, con un’apertura dei pannelli solari di più di 45 m, una massa al lancio di 6,4 t e una vita operativa prevista di almeno 15 anni, questo satellite di nuova generazione è disegnato allo scopo di portare copertura internet in banda Ka ad alta velocità in Europa e specialmente nelle regioni più isolate e remote del nostro continente. La sigla VHTS sta a indicare la velocità della banda fornita. L’acronimo sta per Very High Throughput Satellite, ovvero satellite a throughput molto elevato, dove il termine throughput indica proprio la frequenza con la quale vengono trasmessi i dati, che si misura in bit per secondo. La capacità prevista è di 500 Gb/s.
Hervé Derrey, presidente e CEO di Thales Alenia Space, azienda joint venture tra Thales e Leonardo che ha costruito il satellite, ha dichiarato: «Sono molto orgoglioso del successo del lancio di Eutelsat Konnect VHTS, un gioiello di tecnologia che risulta dalla nostra collaborazione di lunga data con Eutelsat. Eutelsat Konnect VHTS incarna la nostra visione “Spazio per la vita”, offrendo alle persone in tutta Europa una connettività a banda larga senza precedenti, ovunque si trovino, raggiungendo l’obiettivo di 100 Mb/s per utente. Non ci saranno più punti neri nella rete internet a banda larga!».
Le potenzialità di copertura di questo nuovo satellite non si limitano a soggetti privati in zone rurali bensì si estendono anche alla fornitura di banda larga per navi e aeromobili.
Ci vorranno ancora alcuni mesi prima di vederlo in azione. Eutelsat Konnect deve prima raggiungere la sua orbita finale – un’orbita geostazionaria a più di 36.000 km dall’equatore – manovrando con i suoi propulsori al plasma. Raggiunta l’orbita prestabilita seguiranno i test di collaudo e, se tutto risulterà in regola, il satellite sarà pronto per entrare in servizio nella seconda metà del 2023.
Per via della grandezza del carico utile, questo lancio è stato particolare anche per il vettore Ariane V, che solitamente è capace di portare in orbita due carichi paganti a bordo in un solo lancio. La missione di Ariane V in questo caso è stata di tipo “single payload to orbit” e proprio per questo è durata solamente 28 minuti e 46 secondi, che è anche il tempo trascorso dall’accensione del motore Vulcain alla separazione del satellite dal cryogenic upper stage di Ariane V, che lo ha portato a 60,351 km sopra la Terra, in un’orbita di trasferimento supersincrona.
Per Arianespace si tratta del penultimo lancio di un Ariane V per quest’anno: il prossimo è infatti previsto per dicembre. Di lanci di Ariane V ne rimangono ancora pochi in generale, se ne contano solo altri due programmati per il 2023. Sarà infatti il nuovo vettore Ariane 6 a doversi fare carico dei futuri lanci di carichi medio-pesanti dallo spazioporto europeo di Kourou, coadiuvato, per carichi meno pesanti e ingombranti, dal vettore leggero, e tutto italiano, Vega (nella sua variante Vega-C e in futuro la sua versione “Evolution”, Vega-E).
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