Aggiornamenti dal sistema solare: agosto 2022

Credit: NASA

Niente da fare per Artemis I. Dovremo attendere ancora qualche settimana prima di vedere partire la prima missione di questo ambizioso programma. Prima, però, ci penseranno DART e LICIACube a tenerci impegnati con l’arrivo, a fine mese, presso l’asteroide binario Didymos. Anche la veterana Juno sta per compiere un atteso sorvolo ravvicinato di Europa, uno dei maggiori satelliti di Giove.

Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e di quelle in fase di preparazione.

In preparazione per il lancio

Ancora ai blocchi di partenza Artemis I (NASA). La prima missione ufficiale del programma Artemis, con una capsula Orion senza equipaggio su un vettore SLS (Space Launch System), non è riuscita a sfruttare la sua prima finestra di lancio a cavallo tra agosto e settembre. Dopo un paio di rinvii, il lancio è stato fermato nuovamente a causa di una perdita di idrogeno liquido nel sistema di rifornimento in rampa. Adesso si valutano le varie opzioni, tra cui un ritorno al VAB, mentre il prossimo periodo disponibile per il lancio sarà a partire da metà ottobre.

Esplorando la Luna

Ancora in viaggio la sonda sudcoreana Danuri, lanciata di recente e precedentemente nota con il nome di KPLO (Korean Pathfinder Lunar Orbiter). Come suggerisce il vecchio nome, si tratta di un orbiter lunare, dimostratore tecnologico e primo tentativo dell’agenza spaziale sudcoreana (KARI) di esplorazione lunare. La sonda è stata lanciata il 4 agosto su un lanciatore Falcon 9 di SpaceX che l’ha immessa in una traiettoria a bassa energia. Il lungo percorso porterà Danuri a raggiungere le vicinanze del punto lagrangiano L₁ Terra-Sole, prima di arrivare all’inserzione orbitale intorno alla Luna verso la metà del mese di dicembre.

Ancora in viaggio anche CAPSTONE (NASA) altra sonda lunare con una traiettoria a bassa energia. La sonda ha raggiunto l’apogeo lo scorso 26 agosto a una distanza di più di un milione e mezzo di chilometri dalla Terra. CAPSTONE testerà l’orbita cosiddetta NRHO (Near Rectilinear Halo Orbit) per valutarne la stabilità in preparazione alla messa in orbita del Lunar Gateway del programma Artemis. L’arrivo in orbita lunare è previsto per il 13 novembre. Alcuni giorni dopo il lancio CAPSTONE si è separata dal terzo stadio del vettore di Rocket Lab, ribattezzato Lunar Photon per questa missione. Anche il Photon, infatti, avrà una sua missione secondaria nei pressi della Luna, di cui non sono ancora stati svelati i dettagli.

Tre missioni cinesi sono ancora operative sulla Luna o in orbita lunare, pur avendo ormai terminato da tempo la loro missione principale. Si tratta del lander Chang’e 3, dell’orbiter della missione di raccolta campioni Chang’e 5 e dei veicoli della missione sulla faccia nascosta della Luna Chang’e 4, cioè il lander, il rover Yutu-2 e il satellite per telecomunicazioni Queqiao. Lontano dai riflettori continuano anche le missioni pluriennali di Chandrayaan-2 (ISRO), Lunar Reconnaissance Orbiter (NASA) e THEMIS-ARTEMIS (NASA) P1 e P2.

In equilibrio tra Sole e Terra

Il punto lagrangiano L₁ tra la Terra e il Sole è una zona del sistema solare particolarmente adatta alle sonde per l’osservazione solare. Al momento (e ormai da diversi anni) ci sono DSCOVR (NASA/NOAA), SoHO (NASA/ESA) ACE (NASA) e WIND (NASA).

Il James Webb Space Telescope (NASA/ESA/CSA) è invece nel punto lagrangiano L₂, dalla parte opposta della Terra rispetto al Sole. A luglio il telescopio, dopo aver completato la collimazione degli specchi e la fase di calibrazione dei quattro strumenti scientifici, ha finalmente cominciato a rilasciare le prime immagini. Gli altri due telescopi in orbita intorno a L₂ sono Spektr-RG (Roskosmos/DLR) e Gaia (ESA).

https://twitter.com/ESA_Webb/status/1569287892920320002

Nel sistema solare interno

Parker Solar Probe (NASA) ha effettuato il 6 settembre il tredicesimo passaggio al perielio (minima distanza dal Sole). Il 4 settembre, invece, Solar Orbiter (ESA) ha effettuato un nuovo passaggio ravvicinato di Venere per continuare ad aggiustare l’orbita.

Allontanandoci leggermente dal Sole, continua su Venere la missione pluriennale dell’orbiter Akatsuki (JAXA), mentre BepiColombo (ESA/JAXA), con le sue due sonde MPO (ESA) e MMO (JAXA), ha come destinazione finale Mercurio, che raggiungerà solo a dicembre del 2025.

STEREO A (NASA) è un’altra missione di osservazione solare il cui obiettivo iniziale era di osservare insieme alla compagna STEREO B (ormai non più operativa) la nostra stella da diverse parti dell’orbita.

DART (NASA) e LICIACube (ASI) sono in viaggio verso la loro destinazione finale, l’asteroide binario Didymos, e mancano ormai meno di 10 giorni all’impatto, che avverrà il 26 settembre. Il CubeSat italiano si è separato dalla sonda madre qualche giorno fa e ha cominciato ad attivare i propri sistemi in attesa del sorvolo.

Sono invece in una fase completamente diversa della propria missione Hayabusa 2 (JAXA) e OSIRIS-REx (NASA). La prima, dopo aver raccolto campioni dall’asteroide Ryugu e averli riportati a Terra, si sta dirigendo verso nuovi obiettivi, mentre la seconda si sta dirigendo verso il nostro pianeta con un carico di campioni provenienti dall’asteroide Bennu. Una volta sorvolata la Terra e rilasciati i campioni a settembre 2023, la sonda comincerà una nuova missione denominata OSIRIS-APEX verso il vicino asteroide Apophis.

La flotta marziana

In orbita

Solito traffico in orbita marziana, in cui convivono diverse sonde. In ordine cronologico di arrivo intorno al pianeta rosso abbiamo Mars Odyssey (NASA, 2001), Mars Express (ESA, 2003), Mars Reconnaissance Orbiter (NASA, 2006), MAVEN (NASA, 2014), Mars Orbiter Mission (ISRO, 2014), Trace Gas Orbiter (ESA/Roscosmos, 2016), Al-Amal (UAESA, 2021) e Tianwen-1 (CNSA, 2021).

Sulla superficie

Nessun aggiornamento relativo al lander cinese della missione Tianwen-1 e al suo compagno di viaggio, il rover Zhurong (CNSA), che sono sulla superficie di Marte da maggio 2021. Stessa sorte, anche questo mese, per InSight (NASA), al suo Sol numero 1.353 sul pianeta rosso.

Sol numero 560, invece, per il rover Perseverance (NASA) e l’elicottero Ingenuity. Il rover ha raggiunto la località battezzata “Lago incantato” (Enchanted Lake), che sta studiando in dettaglio. Il fratello maggiore, Curiosity (NASA), è al Sol 3.595 sulla superficie e in questi giorni sta attraversando una zona particolarmente accidentata nel cratere Gale.

Polvere marziana trasportata da una folata di vento, ripresa dal rover Perseverance. Credit: NASA/JPL-Caltech

Nel sistema solare esterno

Lucy (NASA) continua il suo lungo viaggio verso gli asteroidi troiani di Giove, che tuttavia non raggiungerà prima del 2027. Nel frattempo sorvolerà la Terra due volte (a ottobre 2022 e a dicembre 2024) e inizierà le osservazioni scientifiche nel 2025, quando si avvicinerà a un asteroide della cintura principale.

Juno (NASA) ha effettuato lo scorso 17 agosto il passaggio ravvicinato PJ44 del pianeta gigante del sistema solare. La sonda, dopo essersi dedicata principalmente allo studio dell’atmosfera di Giove, è ora nella sua missione estesa in cui si sta focalizzando soprattutto sui satelliti medicei. A fine mese è previsto il primo sorvolo di Europa.

New Horizons (NASA) è a oltre 54 UA dalla Terra nel suo viaggio nella fascia di Kuiper, dopo aver visitato Plutone e Arrokoth. Infine Voyager 1 e Voyager 2, rispettivamente a 158 e 131 UA dalla Terra, hanno terminato da tempo la loro missione ma sono ancora attive nonostante la loro età si stia avvicinando ai 50 anni.

Riassunto missioni

Ci sono 40 missioni spaziali al di fuori dell’orbita terrestre, operate da 48 unità robotiche.

Evoluzione della posizione delle sonde del sistema solare nel mese di agosto 2022. Credit: ISAA/Vespia

Gli aggiornamenti per questo mese sono giunti al termine, continuate a seguirci e ci risentiamo il prossimo mese con gli aggiornamenti dal sistema solare!

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.