Nuovi record per l’elicottero marziano Ingenuity

Ingenuity ripreso dalle Mastcam-Z di Perseverance il 5 aprile 2021, poco dopo il suo rilascio sul suolo marziano. Credit: NASA/JPL-Caltech/ASU

Lo scorso 15 dicembre il drone elicottero Ingenuity ha completato con successo il suo 18º volo, spostandosi di 230 m a una velocità di 9,0 km/h. L’elicottero si trova ora al limite settentrionale della South Séítah, una regione particolarmente ricca di dune nel cratere Jezero. Vengono così ritoccati i precedenti record totali di durata di volo e di distanza percorsa dal drone, rispettivamente oltre 32 minuti e 3,6 km. Si tratta di risultati ritenuti impensabili fino a pochi mesi fa.

L’obiettivo principale di Ingenuity, atterrato lo scorso febbraio con il rover Perseverance sul fondo del cratere Jezero, era dimostrare che il volo a motore è possibile anche nell’aria rarefatta di Marte.

Quella di Ingenuity può essere considerata una missione di grande successo. Il drone ha ampiamente superato gli obiettivi iniziali, visto che nelle intenzioni di NASA avrebbe dovuto effettuare solamente cinque voli con partenza e ritorno nello stesso punto. La sua missione, nata per essere esclusivamente sperimentale e dimostrativa, dal quinto volo è diventata operativa visto che al drone è stato assegnato il compito di mappare la superficie del Pianeta Rosso, grazie a nuove osservazioni aeree e alla cattura di immagini stereo.

Benché si parli di un grande successo, per il piccolo elicottero non si può dire che tutto sia andato nel verso giusto. Ad esempio, nel corso del sesto volo effettuato lo scorso 23 maggio Ingenuity ha subito un problema tecnico che ha provocato l’interruzione dell’acquisizione delle immagini utilizzate dal computer di bordo per la navigazione. Un altro problema è stato riscontrato nel corso del volo 17 avvenuto il 5 dicembre. In fase di discesa verso il suolo si è interrotta la comunicazione tra Ingenuity e Perseverance. Questa complicazione ha ritardato la valutazione della missione da parte degli specialisti a Terra, che alla fine è stata peraltro giudicata come un completo successo.

Alcuni rumor hanno collegato il problema dell’interruzione delle comunicazioni del 5 dicembre alla libreria Java log4j, un componente di programmazione ampiamente utilizzato e sviluppato dall’organizzazione no-profit Apache Software Foundation, in cui è stata recentemente scoperta una vulnerabilità che può renderla attaccabile dagli hacker. Fortunatamente non è così. Gli specialisti del JPL hanno dichiarato che il software di Ingenuity non esegue Apache o log4j, né è suscettibile alle vulnerabilità appena scoperte.

Il blackout nella ricezione dei dati telemetrici non è stato provocato da un problema di Ingenuity, ma da una perdita di segnale tra il drone e il rover Perseverance. Ricordiamo che Ingenuity non comunica direttamente con la stazioni radio a Terra ma sfrutta le antenne del rover Perseverance che svolgono il ruolo di ponte radio.

In ogni caso, per avere un più stabile collegamento radio con il rover, la NASA ha apportato alcune modifiche al software di volo per ridurre la velocità di trasmissione dei dati. Optando per una velocità di trasmissione più bassa si è ottenuto un aumento della potenza del segnale e una sua maggiore stabilità.

Fonte: NASA

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Marco Carrara

Da sempre appassionato di spazio, da piccolo sognavo ad occhi aperti guardando alla televisione le gesta degli astronauti impegnati nelle missioni Apollo, crescendo mi sono dovuto accontentare di una più normale professione come sistemista informatico in una banca radicata nel nord Italia. Scrivo su AstronautiNews dal 2010; è il mio modo per continuare a coltivare la mia passione per lo spazio.