SpaceX lancia altri 60 Starlink e inizia il beta testing in Germania

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Il lancio di Starlink 20 – Credits: SpaceX

A meno di una settimana dal precedente lancio della serie Starlink, SpaceX registra un altro successo nella costruzione della sua costellazione di satelliti per le telecomunicazioni con il perfetto lancio della missione Starlink 20, partita oggi 11 marzo alle 09:13 italiane dalla rampa Space Launch Complex 40 di Cape Canaveral, Florida, USA.

Ecco il video del lancio trasmesso in streaming da SpaceX.

Il Falcon 9 numero seriale B1058, arrivato al suo 6º volo, si è posato senza particolari sorprese sulla chiatta-drone JRTI (Just Read the Instructions), che con quello di oggi ha collezionato 16 atterraggi di successo.

Il lancio, che di per sé possiamo definire da “manuale”, è stato caratterizzato da immagini particolarmente ben definite della fase iniziale dell’ascesa, nelle quali si poteva distinguere molto chiaramente la sagoma del Falcon 9 nella sua arrampicata verso l’orbita, illuminato dal bagliore della tipica colonna di gas incandescente.

Il Falcon 9 B1058 durante l’ascesa – Credits: SpaceX via YouTube

Starlink 20 è stato preceduto, lo scorso 4 marzo, dal lancio di Starlink 17, fuori dall’ordine numerico programmato. Il booster utilizzato per Starlink 17, il B1049, è stato infatti sottoposto a numerosi controlli extra che hanno causato numerosi rinvii.

Lo stadio B1058 al sicuro sulla chiatta drone JRTI – Credits: SpaceX via YouTube

Questi Starlink saranno visibili dall’Italia?

Quando le condizioni di orbita e ora del giorno sono favorevoli (naturalmente anche il meteo deve collaborare!) è possibile vedere i satelliti Starlink in cielo anche sopra le città italiane. In particolare, il trenino composto da una sessantina di satelliti che volano in formazione ravvicinatissima, tipico di uno scenario immediatamente successivo al lancio degli Starlink, è tanto spettacolare quanto facile da individuare.

Per questo lancio, in quanto avvenuto di giorno, non sarà possibile scorgere in cielo né gli Starlink né il secondo stadio nei minuti immediatamente successivi al lancio.

In generale, è possibile verificare quando i satelliti Starlink (e qualsiasi altro satellite, compresa la ISS) passano sopra a una specifica località utilizzando vari siti web (ad es. heavens-above.com). In questa puntata di AstronautiCAST.

La costellazione dei satelliti Starlink

Gli Starlink sono satelliti per telecomunicazioni dal peso di poco superiore ai 260 chilogrammi, progettati per fornire servizi Internet ai territori che sorvolano. Contando i 60 di Starlink 17 e gli altri 60 questo lancio, SpaceX ha spedito in orbita un totale di 1265 satelliti Starlink (inclusi gli esemplari di test). Di questi, ad oggi 66 sono andati distrutti rientrando in atmosfera. In ogni caso, grazie ai 1199 satelliti ancora in orbita, Starlink mantiene saldamente il record della più corposa costellazione di satelliti per telecomunicazioni al mondo.

Durante la diretta di oggi la commentatrice (e ingegnere) Jessica Anderson ha comunicato l’avvio ufficiale della fase di sperimentazione del servizio sulla Germania, dove in zone rurali l’accesso alla banda larga è ancora molto limitato.

Identificata dal circoletto bianco, ecco la prima antenna ricevente Starlink montata sul tetto di un’abitazione tedesca – Credits: SpaceX via YouTube.

Come funziona Starlink

L’obiettivo del progetto Starlink è la fornitura di un accesso globale a Internet ad alta velocità. Con l’attuale tecnologia le aree rurali e remote sono ancora oggi spesso isolate e senza accesso al web. I tradizionali Internet provider via satellite offrono i propri servizi con satelliti posti in orbita geostazionaria a circa 35.000 chilometri di quota, ma in questo modo il segnale deve percorrere una distanza così elevata che i collegamenti offrono connessioni poco performanti. Operando a una quota più bassa, SpaceX spera di riuscire a ridurre questo problema e fornire una copertura veloce e affidabile a un prezzo competitivo.

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Marco Zambianchi

Spacecraft Operations Engineer per EPS-SG presso EUMETSAT, ha fatto parte in precedenza dei Flight Control Team di INTEGRAL, XMM/Newton e Gaia. È fondatore di ForumAstronautico.it e co-fondatore di AstronautiCAST. Conferenziere di astronautica al Planetario di Lecco fino al 2012, scrive ora su AstronautiNEWS ed è co-fondatore e consigliere dell'associazione ISAA.