Primo lancio cinese del 2021 con Tiantong-1
Lo scorso 19 gennaio alle 17:25 italiane (le 00:25 del 20 gennaio ora locale), la China Aerospace Science and Technology Corporation (CASC) ha lanciato con successo la missione Tiantong-1 03 con un razzo Lunga Marcia 3B. Il vettore è decollato dalla rampa Launch Complex 2 (LC-2) del centro spaziale Xichang Satellite Launch Center, in Cina. Si è trattato del terzo lancio orbitale del 2021, il primo però di un vettore cinese, e il 358º volo di un lanciatore della famiglia Lunga Marcia.
Il lancio fa seguito alla missione di fine anno scorso, quando è stato immesso in orbita Tiantong-1 02. Si tratta di una flotta di satelliti in orbita geosincrona per le telecomunicazioni dalla massa di 5 tonnellate ciascuno, di cui tre sono già in orbita e il quarto verrà lanciato probabilmente nel corso di quest’anno. Il committente è China Telecom e il servizio offerto è la copertura della telefonia satellitare per tutto il territorio della Cina e funzionante con qualunque condizione meteorologica al suolo.
Il lancio è avvenuto senza nessun intoppo da quello che è il centro di lancio più attivo di tutta la Cina, Xichang, all’interno della regione del Sichuan nella Cina continentale. Apparentemente potrebbe sembrare un volo di routine, ma spesso dietro le quinte si sperimentano nuove tecnologie per migliorare le tecniche di lancio. In questo caso CASC riferisce di due novità: la prima riguarda l’automatizzazione di alcuni processi pre-lancio, la seconda un nuovo modulo strumentale generico, senza la necessità di crearne uno ad hoc per ogni missione.
La denominazione completa del lanciatore è Lunga Marcia 3B/E, storicamente è stato il vettore cinese più potente fino al 2016, quando è stato inaugurato il Lunga Marcia 5. Si tratta di un vettore a 3 stadi alto 56 metri, con 4 booster laterali e capace di portare fino a 5,5 tonnellate in orbita geostazionaria. I voli di questo vettore sono caratterizzati da una nube vermiglia lucente in partenza, risultato della combustione di propellenti ipergolici dei suoi otto motori YF-25, uno in ognuno dei quattro booster e quattro nel primo stadio. Il piano di volo prevede il rientro di booster e primo stadio nell’entroterra cinese in zone prestabilite caratterizzate da una densità di popolazione molto bassa. Non sono stati riscontrati danni a persone o oggetti durante questa fase.
La Cina ha forti ambizioni spaziali per quanto concerne il 2021. Questo è stato solo il primo volo dei 40 previsti del programma spaziale nazionale, esclusi i voli operati da vettori commerciali. Oltre all’ampio numero dei lanci, ben superiore all’anno precedente, in calendario troviamo anche l’ambizioso programma della costruzione di una nuova stazione spaziale, che dovrebbe cominciare a essere assemblata nello spazio da aprile, il ritorno alle missioni con equipaggio e l’arrivo su Marte della prima sonda cinese.
Fonti: CASC, Global Times.
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