STS-126: primi giorni di missione
E' iniziata da pochi minuti la prima EVA della missione STS-126 i cui obiettivi saranno la lubrificazione dell'anello dentato danneggiato sul SARJ destro della ISS, cui sono agganciati i pannelli solari e che ne permette la rotazione con la successiva sostituzione degli 11 cuscinetti mancanti di 12. Parteciperanno all'attività extraveicolare Heidemarie Stefanyshyn-Piper e Stephen Bowen, il tempo previsto è di 6 ore e mezza.
Durante i primi 4 giorni di missione è tutto avvenuto in maniera decisamente tranquilla e nominale, non si registrano particolari problemi degni di nota e che preoccupano particolarmente i team di terra. Le ispezioni allo scudo termico effettuate nei giorni scorsi e terminate con la "capriola" effettuata dalla navetta per poter essere ripresa dalla ISS, hanno verificato essere uno dei lanci più puliti finora avvenuti fotografando poi un ET in ottime condizione e probabilmente quello in condizioni migliori dalla tragedia del Columbia con soli 3 punti minori di distacco riscontrati.
Durante il lancio si era osservata un possibile distaccamentonella parte sottostante il pod OMS di sinistra e nella parte orizzontale sulla base della deriva verticale, entrambi però sembrano solamente danni "cosmetici" della copertura esterna ed è probabile che verranno chiuse le analisi senza realizzare l'ispezione approfondita. Tale ispezione a differenza delle altre missioni non potrà essere eseguita appena prima della separazione dalla ISS ma prima che l'MPLM venga riposizionato nella stiva perchè in tale posizione impedirebbe il raggiungimento di alcune zone da parte del braccio robotico.
Non ci sono infine zone in fase di valutazione che destano particolare preoccupazione dopo tutte le analisi eseguite.
Lo spostamento del materiale dall'MPLM alla Stazione prosegue senza problemi con un leggero anticipo sul programma dopo che l'aggancio, avvenuto domenica non ha comportato problemi essendo per la prima volta installato sul portello di nadir del Nodo 2 e riempito al suo interno come mai prima, utilizzando anche la parte posteriore per la prima volta.
Nei giorni scorsi si erano avuti anche alcuni problemi con l'antenna in banda Ku dello shuttle che ha prospettato un avvicinamento alla ISS senza l'uso del radar ma utilizzando esclusivamente gli star traker, procedura prevista e provata in addestramento ma leggermente più delicata.
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