Astrobotic completa il test strutturale del lander Peregrine
La compagnia di robotica spaziale statunitense Astrobotic Technology Inc, ha comunicato lo scorso 8 settembre di aver completato con successo i test di qualifica strutturale per il suo programma Peregrine Mission One, compiendo di fatto un altro fondamentale passo verso il suo debutto spaziale che prevede l’allunaggio nel 2021. Questi test qualificano l’integrità strutturale del lander Peregrine e la sua capacità di superare le fasi di lancio, trasportando i carichi paganti di 16 clienti.
La campagna di test è stata svolta sul Peregrine Structural Test Model (STM), una riproduzione in scala 1:1 del lander Peregrine assemblata presso la sede logistica della Astrobotic a Pittsburgh, Pennsylvania. La maggior parte della componentistica del modello di test proviene da fornitori commerciali dell’area metropolitana della città statunitense. L’STM, allestito nella configurazione di lancio, è stato sottoposto ai vari test che ne hanno validato la solidità strutturale necessaria al successo della missione.
La serie di test è durata oltre due mesi e si è svolta presso la struttura commerciale per test Dayton T. Brown di Bohemia, NY. Essa ha dimostrato che Peregrine è in grado di affrontare le condizioni del volo a bordo del Vulcan Centaur della United Launch Alliance (ULA), con il quale arriverà sulla Luna. Il lander è stato sottoposto a test statici, di vibrazione sinusoidale, di shock, e a test vibro-acustici, in accordo con gli standard e i processi di certificazione della NASA. Inoltre, le ispezioni seguenti ai test hanno confermato il raggiungimento di tutti i criteri di prova, validando la bontà progettuale del lander e dichiarandolo pronto per la sua missione lunare.
«Questo è un passo fondamentale riguardo alla verifica del progetto Peregrine, e sono davvero orgoglioso del fatto che il nostro team sia stato in grado di soddisfare i fitti programmi lavorando nel rispetto dei rigorosi protocolli di sicurezza richiesti durante la pandemia» ha dichiarato Sharad Bhaskaran, direttore di missione per la Peregrine Mission One.
Nel prosieguo dei test l’STM verrà usato per le prove di stabilità durante l’atterraggio e per degli studi sulle future configurazioni di missione. Durante l’autunno inizieranno le fasi di costruzione della struttura di volo.
Con un gruppo di carichi paganti provenienti da 6 nazioni per questa prima missione, e un recente nuovo contratto con la NASA del valore di 199,5 milioni di dollari per il Commercial Lunar Payload Services, Astrobotic ha davvero la possibilità di espandere la propria attività e di far crescere il proprio team.
Il lander Peregrine è stato ideato per inviare in sicurezza e con precisione dei carichi paganti in orbita lunare e sulla superficie selenica. I payload possono essere installati sopra o sotto i ripiani, all’interno o all’esterno degli alloggi a essi adibiti e possono restare ancorati al lander oppure venire rilasciati nello spazio, sulla base delle esigenze dei clienti. L’avionica del lander ha una velocità di calcolo elevata e affidabile, con un hardware robusto e resistente alle radiazioni e all’ambiente spaziale. Il suo sistema propulsivo ipergolico è dotato di cinque motori principali, ed è in grado di eseguire tutte le principali manovre del veicolo spaziale, inclusa l’accensione trans-lunare, le correzioni di traiettoria, l’inserimento nell’orbita lunare e la discesa controllata sul suolo selenico. I quattro gruppi di propulsori di controllo dell’assetto mantengono l’orientamento del lander per tutta la missione. L’alimentazione elettrica è garantita da un pannello solare e da una batteria agli ioni di litio.
Fonte: Astrobotic
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