Aggiornamenti dal sistema solare: giugno 2020
Con la finestra di lancio verso Marte che, come prescritto dalla meccanica orbitale, si sta per aprire dopo più di due anni, tutti gli occhi sono puntati sulle tre missioni ai blocchi di partenza: Al-Amal, Mars 2020 e Tianwen-1 partiranno infatti tra luglio e agosto. Il prossimo mese ci sarà un evento importante anche per Parker Solar Probe, che effettuerà un flyby del pianeta Venere che ne abbasserà ulteriormente l’orbita.
Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e quelle in fase di preparazione.
In preparazione per il lancio
Se le date di lancio rimangono inalterate, la prima delle missioni marziane di quest’anno a partire sarà Al-Amal, degli Emirati Arabi Uniti. Nel mese appena trascorso ha raggiunto la sonda a Tanegashima, in Giappone, anche il razzo vettore H-II A. Il lancio è previsto al momento per le 22:51 (ora italiana) del 14 luglio.
Ancora pochi, invece, gli aggiornamenti sulla missione cinese Tianwen-1, che dovrebbe essere la seconda a partire tra il 20 e il 25 luglio su un Lunga Marcia 5. La missione si compone di un orbiter, un lander e un rover.
Alla NASA hanno completato l’assemblaggio del rover Perseverance e del mini-elicottero Ingenuity della missione Mars 2020. Alcuni piccoli problemi (tra cui anche una presunta contaminazione delle linee di processo a terra) durante le operazioni finali hanno provocato lo spostamento della data prevista per il lancio dal 17 al 30 luglio. Al momento la partenza su un vettore Atlas V dalla rampa di lancio SLC-41 della base di Cape Canaveral è fissata per le 13:50 (ora italiana), con una finestra di lancio di circa due ore.
Entro la fine del 2020 sarà il turno di Chang’e 5 e Aditya-L1. La prima è l’ambiziosissima missione cinese di raccolta di campioni lunari, mentre la seconda è una sonda indiana che studierà il Sole dal punto lagrangiano L1. A inizio 2021 sarà la volta del cubesat 12U CAPSTONE, missione verso la Luna finanziata dalla NASA nell’ambito del programma Artemis. Più in là nell’anno dovrebbe finalmente arrivare il momento del James Webb Space Telescope (NASA/ESA/CSA), anche se le ultime notizie danno per improbabile un lancio nel marzo 2021, che era l’ultima data annunciata finora.
Esplorando la Luna
È terminato anche il diciannovesimo giorno lunare per Chang’e 4 e il rover Yutu 2, che quindi sono nuovamente in ibernazione. Il rover ha viaggiato per altri 16 metri circa, portando il totale a 463. In orbita, a supporto della missione, c’è anche il satellite ripetitore Queqiao. Dovrebbe essere ancora attivo, inoltre, il telescopio all’ultravioletto del precedente lander cinese, Chang’e 3.
In orbita continuano le missioni di Chandrayaan-2 (ISRO), Lunar Reconnaissance Orbiter e le due sonde P1 e P2 della missione THEMIS-ARTEMIS (NASA).
In equilibrio tra Sole e Terra
In orbita intorno al punto lagrangiano L1 Terra-Sole ci sono i satelliti di osservazione solare WIND (NASA), ACE (NASA) e SoHO (NASA/ESA). Grazie a quest’ultimo, un astronomo dilettante ha scoperto la cometa numero 4000 per questa sonda veterana. Nelle vicinanze c’è anche DSCOVR (NASA/NOAA), quest’ultima con un occhio anche all’osservazione della Terra.
Dall’altra parte rispetto alla Terra, in orbita intorno al punto lagrangiano L2, ci sono invece i telescopi spaziali Spektr-RG (Roscosmos/DLR) e Gaia (ESA). La sonda russa ha terminato nel mese scorso la prima scansione del cielo della propria missione, mentre ne sono previste altre sei.
Nel sistema solare interno
Due missioni solari sono in viaggio per raggiungere, tra qualche anno, l’orbita finale che permetterà di studiare la nostra stella come progettato. Lo scorso 15 giugno, Solar Orbiter (SolO) (ESA) ha effettuato il primo dei suoi passaggi al perielio, ovvero il punto più vicino al Sole. La distanza di sorvolo è stata di circa 77 milioni di chilometri, ovvero circa la metà della distanza tra la Terra e il Sole. Più o meno nello stesso periodo, il 7 di giugno, anche Parker Solar Probe (NASA) ha superato il proprio quinto perielio, alla distanza di soli 18,6 milioni di km. Il record è destinato a essere presto battuto, in quanto l’11 luglio ci sarà il sorvolo ravvicinato di Venere che immetterà la sonda in un’orbita ancora più stretta.
Orbita complicata anche per il lungo viaggio di BepiColombo (ESA/JAXA), diretta verso Mercurio. Le due sonde MPO (ESA) ed MMO (JAXA), trasportate grazie al Mercury Transfer Module (ESA), hanno abbassato l’orbita ad aprile grazie al sorvolo ravvicinato della Terra e ora si preparano per il prossimo flyby di Venere che avverrà a ottobre di quest’anno. In un’orbita simile a quella della Terra, l’unica sopravvissuta della missione americana STEREO, Stereo A, continua ad osservare il Sole. Intorno a Venere, invece, prosegue la missione giapponese Akatsuki.
Le due sonde per lo studio di asteroidi vicini sono a due punti diversi della loro missione. OSIRIS-REx (NASA) è ancora nei pressi dell’asteroide Bennu e si sta preparando per la raccolta campioni, fissata al 20 ottobre. Il 14 agosto avverrà invece una prova generale in preparazione dell’evento. Hayabusa 2 (JAXA), invece, sta già rientrando a casa dopo aver raccolto un campione dell’asteroide Ryugu.
La flotta marziana
È il sol 2809 per Curiosity, che sulla superficie di Marte sta studiando il terreno nei pressi del sito Bloodstone Hill. All’inizio di giugno il rover è riuscito a riprendere una bella immagine della Terra e di Venere nel cielo stellato di Marte. Nel frattempo la NASA ha lanciato una nuova iniziativa per gli scienziati planetari da salotto: aiutare i piloti dei rover a navigare nel terreno marziano, etichettando le varie foto provenienti da Curiosity.
Il lander InSight (NASA) è giunto invece al sol 567 sul pianeta rosso. Dopo un promettente inizio, grazie alla tattica “aggressiva” di aiutarsi con la benna durante il processo di scavo, lo strumento HP3 è penetrato completamente nel terreno, ma i progressi sembrano essere in stallo, mentre nessun aggiornamento sulla situazione è arrivato nell’ultimo mese.
In orbita intorno a Marte ci sono anche Mars Odyssey (NASA), Mars Express (ESA), Mars Reconnaissance Orbiter (NASA), Mars Orbiter Mission (ISRO), MAVEN (NASA) e Trace Gas Orbiter (ESA/Roscosmos), che continuano le loro più o meno longeve missioni di esplorazione. TGO, in particolare, ha osservato interessanti fenomeni atmosferici.
Nel sistema solare esterno
La sonda della NASA Juno continua nella sua orbita di 53 giorni intorno al gigante del sistema solare, Giove. A inizio giugno la sonda ha completato il 27º passaggio ravvicinato del pianeta, mentre il prossimo è previsto per il 17 luglio.
New Horizons (NASA) continua il suo allontanamento dal sistema solare dopo aver sorvolato prima Plutone, poi l’oggetto della fascia di Kuiper 2014 MU69 Arrokoth. In questi giorni si sta effettuando una campagna di ricerca con il telescopio Subaru, alle Hawaii, per cercare un possibile ulteriore obiettivo per New Horizons. Sempre più lontane anche le sonde americane Voyager 1 e Voyager 2. La prima è a ben 149 UA dalla Terra (20 ore e 39 minuti-luce), mentre la seconda a 123 UA (17 ore e 7 minuti-luce).
Riassunto missioni
Ci sono 30 missioni spaziali al di fuori dell’orbita terrestre, operate da 34 unità robotiche. Oltre alle sonde nello spazio 3 lander e 2 rover sono in funzione sulla superficie del rispettivo corpo celeste.
Gli aggiornamenti per questo mese sono giunti al termine, continuate a seguirci e ci risentiamo il prossimo mese con gli aggiornamenti dal sistema solare!
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