ESA Launcher Challenge

L’Agenzia spaziale europea ha recentemente pubblicato il bando European Launcher Challenge (ELC), con cui vuole finanziare lo sviluppo e realizzazione di lanciatori privati che rafforzino la capacità europea di accesso allo spazio.
Preannunciato nel novembre 2023 dal Direttore generale al termine del Consiglio ESA a livello ministeriale, l’ELC prevede due componenti di cui il primo è propedeutico al secondo:
- Componente A, servizi di lancio per ESA o altri clienti istituzionali europei, con almeno una missione svolta entro la fine del 2027.
- Componente B, stesso servizio ma con hardware e capacità di lancio aumentata, da svolgere entro il 2028.
Il bando non avrà un vincitore unico ma ESA elargirà 169 milioni di euro a tutti i partecipanti che superino le valutazioni in entrambi i componenti.
Il termine per sottoporre le proposte è fissato nel prossimo 5 maggio e le decisioni definitive verranno discusse e annunciate durante il prossimo Consiglio ministeriale di novembre.
Le proposte verranno così valutate:
- 10% – idoneità del proponente (singoli o consorziati);
- 10% – conformità con le condizioni del contratto e accettazione delle condizioni;
- 20% – abilità nel soddisfare le esigenze del mercato istituzionale;
- 30% – solidità del businnes case (costi, rischi, tempistiche, ecc.);
- 30% – qualità e credibilità tecniche e delle risorse umane.
Attualmente una dozzina di aziende private europee sono nelle fasi finali dello sviluppo di un proprio lanciatore. Giusto domenica 30 marzo l’azienda tedesca Isar Aerospace ha lanciato il proprio vettore Spectrum dall’isola norvegese di Andøya. Purtroppo il primo lancio di un razzo orbitale effettuato dal continente europeo, è fallito dopo una decina di secondi.
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