Site icon AstronautiNEWS

SpaDex, completato il primo docking orbitale indiano

I due satelliti rappresentati durante il docking. Credits: ISRO

Due satelliti dimostrativi realizzati dall’Indian Space Research Organization (ISRO) si sono agganciati correttamente in orbita, completando una missione cruciale per i programmi esplorativi robotici e umani che l’India sta sviluppando per i prossimi anni.

La missione SpaDex (Space Docking Experiment), lanciata lo scorso 30 dicembre dallo Satish Dharwan Space Centre, si compone di due satelliti di classe IMS-1, appositamente modificati per fungere uno da bersaglio passivo “target” e l’altro da inseguitore attivo “chaser“.
Dopo il lancio, avvenuto a bordo di un vettore PSLV-CA, i due satelliti sono stati posti su due differenti orbite a circa 475 chilometri di altezza. Nei giorni successivi il chaser ha gradualmente ridotto la distanza iniziale di 20 chilometri che lo separava dal target, in vista del rendezvous e docking previsti per il 7 gennaio.
Il 6 gennaio, per poter effettuare ulteriori simulazioni a Terra, l’aggancio è stato rinviato al 9 gennaio, e due giorni dopo i due satelliti sono stati nuovamente separati.
Un secondo rinvio è avvenuto a causa di uno scostamento trasversale indesiderato tra i due satelliti, mentre si trovavano a circa 200 metri l’uno dall’altro.
L’11 gennaio, ripartendo da 1,5 chilometri, il chaser si è avvicinato fino a 3 metri dal target per acquisire dati, quindi è stato ancora una volta allontanato e posto a distanza di sicurezza.

https://twitter.com/isro/status/1878242788351115462


Il giorno successivo è stata ripetuta tutta la sequenza di avvicinamento fino a tre metri di distanza, senza provare però l’aggancio.
Finalmente nella notte italiana del 16 gennaio, partendo da otto chilometri di distanza e dopo le ormai ben testate manovre di avvicinamento, il chaser ha catturato il target e lo ha agganciato in maniera stabile.

L’evento ha permesso all’India di raggiungere Stati Uniti, Unione Sovietica/Russia e Cina, tra i paesi in grado di far agganciare nello spazio le proprie navicelle o satelliti. L’Europa viene considerata un caso a parte in quanto le cinque navette automatiche cargo ESA ATV (Automated Transfer Vehicle), che tra il 2008 e il 2015 rifornirono la Stazione Spaziale Internazionale, non si agganciavano a un modulo europeo ma, grazie al sistema di docking russo andavano ad attraccare al modulo Zvezda.

In questi giorni i tecnici indiani stanno effettuando manovre dello stack e sono anche previste diverse separazioni e nuovi riagganci, il tutto per acquisire una grande mole di dati in diversi condizioni di volo.

L’esperienza e le tecniche di rendezvous e docking di SpaDex verranno implementate nella missione Chandrayaan-4 per portare a Terra campioni di suolo del polo sud lunare, che verrà lanciata non prima del 2027, ma soprattutto sarà un elemento chiave nello sviluppo delle missioni con equipaggio, con la capsula Gaganyaan, la stazione spaziale Bharatiya Antariksha e l’atterraggio sulla Luna entro il 2040.

La missione è stata realizzata anche per merito dell’azienda italiana Leaf Space di Lomazzo (CO), che ha garantito le comunicazioni dai due satelliti grazie alle proprie tracking station distribuite nei vari continenti.

  Questo articolo è copyright dell'Associazione ISAA 2006-2025, ove non diversamente indicato. - Consulta la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Commenti

Discutiamone su ForumAstronautico.it
Exit mobile version