La NASA ha deciso di estendere il contratto VADR (Venture-Class Acquisition of Dedicated and Rideshare) anche al razzo Neutron di Rocket Lab; quindi la compagnia guidata da Sir Peter Beck avrà due lanciatori selezionati dall’Agenzia spaziale statunitense nell’ambito di questo programma. Nel 2022 Rocket Lab, con il suo razzo Electron, era stata infatti scelta con altre 12 società per l’assegnazione dei primi contratti VADR. Con essi la NASA intende ridurre i costi di lancio per carichi paganti scientifici più tolleranti al rischio, impiegando una minore assistenza da parte dell’agenzia e una maggiore flessibilità nella gestione dei servizi di lancio da parte dell’azienda sotto contratto.
Il nuovo lanciatore riutilizzabile di media portata Neutron offre l’opportunità alla compagnia californiana di continuare ad ampliare l’accesso allo spazio per lanci multipli in un ventaglio di orbite varie, per carichi paganti come CubeSat, missione di Classe D (a bassa priorità e alto rischio) e altre tipologie di missioni. Con il proprio vettore Electron per piccoli carichi già a disposizione della NASA per le sue missioni VADR, la società di Long Beach ha dimostrato le proprie capacità di gestione di lanci urgenti e consecutivi, effettuati in un lasso di tempo di due settimane con le missioni VADR PREFIRE 1 e PREFIRE 2, completando inoltre una simile operazione di lanci ravvicinati con le missioni VADR TROPICS-2 e TROPICS-3.
Neutron è progettato per soddisfare le esigenze sia di clienti commerciali sia di quelli governativi grazie alle sue caratteristiche che lo rendono capace di collocare 13.000 kg in orbita bassa terrestre. Questo nuovo vettore sarà in grado di lanciare costellazioni satellitari e missioni di sicurezza nazionale, nonché carichi utili per la scienza e l’esplorazione. Inoltre Neutron è un elemento fondamentale per la strategia di Rocket Lab come società fornitrice di servizi spaziali completi in grado in futuro di costruire, immettere in orbita e gestire le proprie costellazioni.
Sir Peter Beck, fondatore e amministratore delegato di Rocket Lab ha così commentato: «Neutron porta scelta e valore all’industria dei lanciatori ed è il vettore ideale per supportare gli obiettivi del programma VADR della NASA per fornire nuove opportunità per i carichi paganti scientifici e tecnologici, grazie a una best practice commerciale. Rocket Lab è ormai da tempo un partner di lancio affidabile e di fiducia per le missioni della NASA con il razzo Electron, e noi siamo orgogliosi di poter espandere tutto ciò con il Neutron».
Neutron è posizionato per capitalizzare i requisiti di lancio per servizi di media portata, sia governativi sia commerciali. La sua selezione per il contratto VARD si basa sui riconoscimenti ottenuti in precedenza, come l’ingresso nel programma OSP-4 (Orbital Service Program-4) della United States Space Force, un contratto separato da 986 milioni di dollari della categoria IDIQ (Indefinite Delivery/Indefinite Quantity) per la fornitura di una quantità indefinita di servizi in un lasso di tempo predefinito. In aggiunta, Neutron sarebbe un lanciatore ideale per il programma governativo National Security Space Launch (NSSL) Lane 1, della categoria IDIQ e del valore di 5,6 miliardi di dollari per un periodo di 5 anni.
Il lanciatore a due stadi Neutron è alto 43 m, ha un diametro massimo di 7 m, mentre la carenatura è larga 5 m. Esso può collocare in orbita bassa terrestre un carico di 13.000 kg nella configurazione parzialmente riutilizzabile, ha una massa al lancio di 480.000 kg ed è alimentato da ossigeno e metano liquidi. Il razzo è stato progettato per il lancio di megacostellazioni, di missioni nello spazio profondo ed anche di missioni abitate.
L’ogiva e il primo stadio sono riutilizzabili, con quest’ultimo in grado di ritornare al sito di lancio. Le due semi ogive della carenatura sono integrate nel primo stadio; esse si aprono al termine del funzionamento di quest’ultimo per rilasciare il secondo stadio con il carico pagante. Quindi si richiudono e rientrano nell’atmosfera per atterrare in sicurezza presso il luogo di partenza. Il primo stadio è spinto da nove motori Archimedes di nuova concezione, mentre il secondo stadio ne ha in dotazione uno.
Nel frattempo si continuano a fare progressi significativi nel sito di lancio del razzo di Wallops Island, in Virginia, con i lavori che dovrebbero terminare nei prossimi mesi. La produzione, il perfezionamento delle infrastrutture e i test sul motore Archimedes e sui suoi componenti procedono a buon ritmo nelle varie strutture di produzione e di test della compagnia californiana sparse per gli Stati Uniti. Il lancio di debutto del nuovo vettore Neutron è previsto dal Rocket Lab Launch Complex 3 in Virginia per la metà di quest’anno.
Fonti: Rocket Lab; Wikipedia; NASA