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Artemis II: NASA pronta al lancio per la prima missione con equipaggio verso la Luna

Fissaggio dei razzi ausiliari di SLS alla Piattaforma Mobile di Lancio il 22 novembre 2024. Credit: NASA/ Glenn Benson

La missione Artemis II segna un momento cruciale per la NASA: sarà la prima spedizione con equipaggio a bordo del vettore Space Launch System (SLS) e della navicella Orion, entrambi progettati per l’esplorazione dello spazio profondo e il ritorno dell’umanità sulla Luna. Quattro astronauti viaggeranno attorno al nostro satellite, aprendo la strada a un futuro di presenza umana a lungo termine sulla superficie lunare per finalità scientifiche ed esplorative.

Si prevede che la missione duri 10 giorni circa, durante i quali verranno testati sistemi fondamentali per i voli successivi del programma Artemis. SLS partirà dal Kennedy Space Center nella configurazione Block 1, portando in orbita la capsula Orion, che eseguirà manovre cruciali sfruttando le gravità della Terra e della Luna per un ritorno sicuro. Nella fase iniziale, Orion completerà due orbite intorno al nostro pianeta per verificare il funzionamento dei suoi sistemi prima che lo stadio superiore ICPS (Interim Cryogenic Propulsion Stage) la spinga verso l’orbita lunare con una manovra di inserzione translunare (TLI).

Durante il viaggio, Orion si spingerà fino a 7.400 chilometri oltre la faccia nascosta della Luna, offrendo agli astronauti una vista unica della Terra e del nostro satellite. Il profilo di ritorno utilizzerà una traiettoria gravitazionale libera, garantendo il rientro sulla Terra senza ulteriore propulsione, come avvenne per le missioni Apollo. A bordo della navicella verranno testati sistemi di supporto vitale, come la produzione di aria respirabile e la rimozione dell’anidride carbonica, oltre a monitorare le condizioni fisiche e psicologiche degli astronauti.

La missione Artemis III, invece rappresenterà il primo storico ritorno dell’umanità sulla superficie lunare, dando inizio a un’esplorazione a lungo termine del nostro satellite. Le conoscenze acquisite con Artemis II saranno fondamentali per lo sviluppo del Lunar Gateway, la stazione spaziale in orbita cislunare, e per l’impiego di rover avanzati, veicoli su ruote progettati per affrontare il terreno lunare, che faciliteranno le attività di esplorazione.

Come accadde per le missioni Apollo oltre cinquant’anni fa, anche i futuri esploratori lunari del programma Artemis potranno spostarsi con maggiore facilità grazie ai moon buggy, mezzi aperti guidati direttamente dagli astronauti in tuta spaziale. Tuttavia sarà necessario sviluppare veicoli pressurizzati a lunga percorrenza per ampliare il raggio d’azione delle missioni. Per soddisfare le esigenze delle missioni e massimizzare i risultati scientifici, accanto al classico moon buggy biposto si prevede la realizzazione di un modello più grande e pressurizzato, in grado di garantire maggiore autonomia e comfort per campagne esplorative più lunghe.

Rappresentazione generica di un concept lunar rover. Credit: NASA

In questi giorni, all’interno del Vehicle Assembly Building (VAB) presso il Kennedy Space Center della NASA, in Florida, gli ingegneri e i tecnici hanno fissato il primo segmento dei razzi ausiliari del lanciatore SLS di Artemis II alla Piattaforma Mobile di Lancio 1.

Composto da un totale di 10 segmenti, cinque per ciascun booster, i razzi ausiliari a combustibile solido di SLS sono arrivati al Kennedy Space Center a settembre 2023 via treno, provenienti dall’impianto di produzione di Northrop Grumman nello Utah. I segmenti sono stati sottoposti a lavorazioni preliminari nel Rotation, Processing and Surge Facility prima di essere trasferiti nel celebre VAB per le operazioni di assemblaggio.

I tecnici, all’interno della struttura alta 160 metri, hanno utilizzato una gru a ponte per sollevare e posizionare il primo segmento del propulsore posteriore sinistro sulla Piattaforma Mobile di Lancio. Successivamente, l’operazione è stata ripetuta anche con l’omologa sezione del booster di destra.

Il 13 novembre 2024, ingegneri e tecnici del programma Exploration Ground Systems hanno trasferito uno degli assemblaggi posteriori dei razzi a propellente solido dell’SLS per Artemis II al Kennedy Space Center della NASA.Credit: NASA/Kim Shiflett

I booster a combustibile solido sono i primi componenti del lanciatore riservato ad Artemis II a essere impilati e connessi insieme. Al momento del lancio, la coppia di razzi ausiliari, alti 53 metri, forniranno oltre il 75% della spinta totale di SLS durante il decollo dalla rampa di lancio 39B del Kennedy Space Center.

Ogni razzo è costituito da numerose grandi strutture, che vengono unite e preparate per il lancio dalle maestranze di Exploration Ground Systems presso il Kennedy Space Center della NASA in Florida. Data la complessità dei razzi, alleghiamo questo contenuto per fornire ulteriori dettagli esplicativi.

Credit: NASA/Kevin O’Brien

Prepararsi quindi ad un nuovo lancio verso la luna!

Fonte: NASA

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