Si prevede un forte aumento delle nuove costellazioni in orbita terrestre bassa (LEO). Un esempio rilevante è Telesat, che ha ottenuto un finanziamento governativo di 1,9 miliardi di dollari per sviluppare la sua costellazione Lightspeed. La competizione nel settore è sempre più accesa, con Amazon che avanza con la costellazione Kuiper e altri attori come la seconda generazione di Starlink che spingono l’innovazione nello spazio.
Telesat, società canadese di telecomunicazioni satellitari fondata nel 1969, si occupa della costruzione di satelliti e costellazioni per terzi. Fornisce inoltre servizi di consulenza tecnica e supporto a operatori satellitari, compagnie assicurative e altri attori globali dell’industria spaziale. Con soluzioni tecnologicamente avanzate, Telesat si è affermata come un partner di rilievo, scelta anche dal governo canadese per progetti strategici come quello riportato in questo articolo.
Telesat ha ottenuto finanziamenti governativi che coprono oltre la metà dei 3,5 miliardi di dollari canadesi (CAD) necessari per realizzare la costellazione Lightspeed, composta da satelliti in orbita terrestre bassa. Il finanziamento totale di 2,54 miliardi di dollari canadesi proviene sia dal governo federale (circa 2,14 miliardi di dollari canadesi) che dal governo del Québec (400 milioni di CAD), garantendo loro una partecipazione nella costellazione Lightspeed, che sarà composta da 198 satelliti con il lancio previsto per la metà del 2026.
La società canadese sceglie come partner strategico per la realizzazione manifatturiera dei satelliti MDA, società sempre canadese leader nella costruzione di satelliti e di bracci robotici. Si avviano quindi i preparativi per iniziare la produzione dei satelliti da 750 kg nei prossimi mesi. La finalizzazione del finanziamento governativo per Lightspeed arriva dopo anni di negoziati e ritardi, in parte dovuti alla pandemia, per un progetto inizialmente concepito come più ampio e costoso, costruito da Thales Alenia Space in Europa.
Telesat ha annunciato di aver aumentato la propria forza lavoro canadese di circa un terzo nell’ultimo anno, e prevede di spendere fino a 1,4 miliardi di dollari canadesi sul progetto nel corso del 2024. «Questa è una buona notizia per la nostra economia», ha dichiarato il Premier del Quebec, François Legault, «non solo consolidiamo 650 posti di lavoro esistenti, ma stiamo creando quasi 1.000 nuovi posti in un settore all’avanguardia».
L’espansione di Telesat ha avuto un impatto significativo anche sul partner MDA, che ha annunciato l’avvio della costruzione di un ampliamento di 17.000 metri quadrati presso il suo stabilimento di produzione satellitare a Sainte-Anne-de-Bellevue, in Québec. Questa espansione raddoppierà la capacità produttiva del sito, consentendo la realizzazione, a pieno regime, di fino a due satelliti Aurora al giorno, programmabili via software, destinati alla costellazione Lightspeed e ad altri progetti simili. Telesat è il principale cliente per i satelliti Aurora, che sono dotati di un carico utile digitale riprogrammabile in orbita. MDA è inoltre impegnata in attività preliminari per un cliente non divulgato, che intende utilizzare i satelliti Aurora per una misteriosa costellazione non geostazionaria.
Alcuni dettagli tecnici sulla costellazione Lightspeed: l’obiettivo è fornire connettività internet attraverso satelliti dal peso di circa 700 kg ciascuno. Le antenne, progettate e costruite da MDA, sono state sviluppate appositamente per questa costellazione. Inizialmente erano previsti 298 satelliti, ma a causa dei costi elevati il numero è stato ridotto a 198. Finora sono stati lanciati tre satelliti prototipi, uno dei quali è andato perso durante un lancio fallito con il razzo Sojuz. Nonostante il peso, questi satelliti rientrano nella categoria SmallSat. A partire dal 2026, i lanci verranno eseguiti regolarmente grazie a un accordo con SpaceX, utilizzando il razzo Falcon 9 per garantire una cadenza di lanci costante.
I servizi commerciali di Lightspeed sono attesi per il 2027, entrando così in competizione con altri operatori come Starlink, OneWeb e probabilmente Amazon, che si prepara a lanciare il suo progetto Kuiper quest’anno.
Fonti: Spacenews, Wikipedia, newspace.im, Telesat
