SpaceX sta lanciando una nuova generazione di satelliti per la sua ormai vastissima rete Starlink. Con oltre 7.000 satelliti in orbita, Starlink è il sistema di connettività a internet satellitare più famoso e funzionale al mondo, l’azienda non si accontenta di questo risultato e punta a connettere altri milioni di dispositivi.
Il nuovo carico del razzo Falcon 9 di SpaceX, dotato del booster B1077 al suo 15º volo dopo una pausa di 39 giorni, è stato lanciato da Cape Canaveral. Il lancio, inizialmente previsto per mercoledì 4 settembre, è stato posticipato a giovedì 5 settembre alle ore 15:33 UTC a causa di condizioni meteorologiche avverse. Questo volo rappresenta il 195º lancio per la costellazione Starlink e trasporta 21 satelliti, di cui 13 appartengono a una nuova generazione di Starlink in grado di offrire il servizio Direct to Cell ai nostri smartphone.
Questa nuova generazione di satelliti, di cui si sa ancora poco, è posizionata in orbita bassa (LEO), a un’altitudine compresa tra i 350 e i 550 km, e ha l’obiettivo di offrire un servizio innovativo di connettività diretta ai cellulari. Da gennaio 2024, Starlink ha dimostrato con successo la ricezione di messaggi e videochiamate utilizzando la banda Direct satellite to device di T-Mobile, confermando la fattibilità di un link budget stabile per applicazioni di testo, dati e probabilmente voce. Questo servizio si affianca alla rete internet di Starlink, che gestisce oltre il 60% del traffico satellitare intorno alla Terra, offrendo connettività internet stabile e veloce a circa 2,3 milioni di clienti in tutto il mondo tramite il kit sviluppato dall’azienda, dotato di antenna e modem.
Un’altra entusiasmante sfida sarà l’espansione nel settore dell’Internet of Things, prevista a partire dal 2025, grazie alla nuova generazione di satelliti, parzialmente rilasciati proprio durante la missione del 5 settembre 2024. I 13 nuovi satelliti avranno un ruolo cruciale nel potenziare la costellazione, grazie all’integrazione di avanzati array radio, estremamente sensibili e potenti, progettati per comunicare direttamente con i cellulari dallo spazio. Come mostrato nelle immagini, questi satelliti sono dotati di chip di trasmissione e ricezione ad alta potenza, con dimensioni di 2,7 × 2,3 metri, che sfruttano ricevitori radio particolarmente sensibili e trasmettitori ad alta potenza per collegarsi ai dispositivi mobili. Questo permette ai cellulari di ridurre il consumo energetico e i costi, mantenendo una potenza di trasmissione massima di soli 0,2 Watt.
La connettività diretta ai dispositivi è possibile grazie all’uso dei protocolli standard LTE e 4G, normalmente impiegati per chiamate e dati tramite ripetitori telefonici tradizionali. Tuttavia, con i satelliti che orbitano a centinaia di chilometri sopra la Terra a velocità molto elevate, il servizio richiede ulteriori studi e ottimizzazioni per garantire condizioni e affidabilità ottimali. Le sfide principali includono la sincronizzazione, la latenza e l’effetto Doppler, che possono influenzare il segnale. Nonostante queste difficoltà, le nuove generazioni di satelliti e i continui miglioramenti tecnologici stanno contribuendo a rendere il servizio sempre più stabile e affidabile.
La collaborazione con i principali operatori terrestri, come T-Mobile, Optus in Australia, One in Nuova Zelanda, KDDI in Giappone e molti altri a livello globale, è essenziale. Questi partner forniscono spettro LTE nelle frequenze comprese tra 1,6 GHz e 2,7 GHz, permettendo di trasmettere e integrare il servizio satellitare di Starlink come un normale partner di roaming, garantendo così un servizio continuo e senza interruzioni per i clienti finali.
La costellazione e tutti gli esperimenti sono approvati dalla FCC (Federal Communications Commission) e sembrano essere sempre più popolati, anche grazie ai numerosi lanci settimanali effettuati da SpaceX. L’ottimizzazione per i dati e l’Internet of Things (IoT) sarà pronta nel 2025. La sfida per questa nuova tipologia di comunicazione è aperta e numerose aziende stanno lavorando a servizi satellitari che offrono connettività diretta ai dispositivi finali senza intermediazioni, garantendo una rete stabile e globale.
Fonti: Space.com, Starlink.com