Avio annuncia il nuovo Vega Next

Il decollo del Vega VV23. Credit: ESA/CNES/Arianespace

La prima versione del razzo Vega ha effettuato pochi giorni fa il suo ultimo volo, una missione che ha immesso con successo in orbita il satellite Sentinel-2C.

Questo è il terzo esemplare di satellite Sentinel-2 del programma Copernicus, il principale programma europeo di osservazione della Terra. La missione Copernicus Sentinel-2 fornisce immagini ottiche ad alta risoluzione per una vasta gamma di applicazioni, tra cui il monitoraggio delle terre, delle acque e dell’atmosfera. La missione si basa su una costellazione di due satelliti identici, Sentinel-2A e Sentinel-2B, che orbitano lo stesso percorso ma distanziati tra loro di 180°. I due satelliti coprono tutte le terre e le acque costiere della Terra ogni cinque giorni. Sentinel-2C, dopo un breve periodo di osservazioni congiunte, sostituirà Sentinel-2A e Sentinel-2D subentrerà in un prossimo futuro a Sentinel-2B.

Avio sta ora lavorando alla riqualificazione del secondo stadio di Vega C, per il ritorno al volo con una missione che dovrebbe essere effettuata entro la fine del 2024. Supponendo che questa missione avrà successo, il razzo diventerà l’offerta principale dell’azienda per le sue attività di lancio future, ma probabilmente il Vega C non conserverà la sua forma attuale per molto tempo.

Nel suo ultimo resoconto finanziario semestrale, Avio ha illustrato i progetti futuri che partono dalla reintroduzione di Vega C fino a una visione che va oltre il 2030. Una volta realizzate tutte le evoluzioni attualmente previste per il Vega C, Avio inizierà a lavorare a un aggiornamento del vettore, una versione più potente che si chiamerà Vega C+ che utilizzerà un booster del primo stadio dotato del propulsore P160, una variante potenziata del P120. Questa modifica offrirà al razzo la possibilità di sollevare 200 kg di carico utile in più rispetto a un Vega C standard.

Oltre a lavorare a un potenziamento del razzo, Avio sta anche sviluppando un nuovo propulsore dello stadio superiore per sostituire l’RD-843 di fabbricazione ucraina, attualmente utilizzato. La produzione dei motori RD-843, che Avio chiama MEA, non si è mai arrestata nonostante il conflitto che contrappone l’Ucraina e la Russia. Ciò significa che la fornitura di motori MEA resta garantita fino a tutto il 2027. Tuttavia, l’azienda non ha escluso la possibilità di un peggioramento delle prospettive in Ucraina, per questo motivo sta esplorando alcune alternative. L’obiettivo a lungo termine è completare lo sviluppo del Multi-Purpose Green Engine (MPGE), che dovrà sostituire i motori MEA a bordo sia dello Space Rider che del Vega C. A marzo 2023, Avio ha ricevuto 55 milioni di euro dal fondo di recupero Covid (PNRR) per completare lo sviluppo del progetto MPGE.

Proprio come Vega C, Vega C+ non rappresenterà a lungo il principale veicolo di lancio dell’azienda, visto che nel 2027 dovrebbe essere introdotta la versione Vega E. Questa evoluzione manterrà il primo e il secondo stadio del razzo Vega C+ ma il terzo e il quarto stadio saranno rimpiazzati da un singolo stadio a combustibile liquido spinto dal nuovo motore a razzo M10 methalox dell’azienda.

Nel frattempo, Avio lavorerà anche sui suoi veicoli definiti In Flight Demonstrator (IFD) che saranno utilizzati per studiare come la tecnologia dei razzi riutilizzabili potrà essere applicata al successore di Vega E. Il programma, inizialmente denominato Space Transportation System (STS), ha ricevuto lo scorso anno 181,6 milioni di euro di finanziamenti dal PNRR, una somma che era stata inizialmente assegnata allo sviluppo di un dimostratore a due stadi, mentre il programma ora include anche un secondo veicolo. Il primo veicolo IFD sarà un piccolo dimostratore monostadio, ma Avio prevede di passare subito dopo allo sviluppo di razzi a due stadi. Entrambi i razzi utilizzeranno il propulsore M10 dell’azienda. Il primo volo IFD dovrebbe essere effettuato nel 2026.

Oltre ai veicoli IFD, Avio sta lavorando anche su un altro elemento chiave del suo futuro, il motore a razzo M60, propulsore che sarà in grado di generare 60 tonnellate di spinta. Il programma High Thrust Engine (HTE), filone di sviluppo al quale appartiene il motore M60, ha ricevuto 103,7 milioni di euro di finanziamenti dal PNRR all’inizio del 2023. Si prevede che lo sviluppo del propulsore sarà completato nel 2026. Una volta disponibile e operativo, questo propulsore verrà utilizzato su il razzo che l’azienda chiama Vega Next.

Fonte: ESA, Avio

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Marco Carrara

Da sempre appassionato di spazio, da piccolo sognavo ad occhi aperti guardando alla televisione le gesta degli astronauti impegnati nelle missioni Apollo, crescendo mi sono dovuto accontentare di una più normale professione come sistemista informatico in una banca radicata nel nord Italia. Scrivo su AstronautiNews dal 2010; è il mio modo per continuare a coltivare la mia passione per lo spazio.