L’azienda spaziale californiana Rocket Lab ha lanciato lo scorso 2 agosto, il quinto satellite per immagini radar della compagnia giapponese Synspective, nella prosecuzione del programma di collaborazione con il suo più importante cliente commerciale.
51 and counting
Il razzo Electron è decollato dal Launch Complex 1B di Rocket Lab della Onenui Station, nella Penisola di Mahia, Nuova Zelanda, quando in Italia erano le 18:39 di venerdì 2 agosto 2024, per dare inizio alla sua missione denominata Owl For One, One For Owl. Un’ora più tardi, lo stadio superiore del sistema di lancio ha rilasciato il satellite StriX nella sua orbita pianificata di 543 km con un’inclinazione di 43 gradi. Oltre al servizio di lancio, Rocket Lab ha fornito una carenatura personalizzata per incapsulare il satellite StriX e ha fatto eseguire allo stadio superiore del suo vettore una manovra avanzata a metà missione, per schermare il satellite dal Sole e ridurre così l’esposizione alle radiazioni durante il tragitto verso l’orbita. Si è trattato del 51º lancio di un razzo Electron.
La costellazione StriX
Il payload di questa missione è stato il quinto satellite StriX, dell’omonima costellazione di 16 satelliti radar ad apertura sintetica (Synthetic Aperture Radar – SAR) lanciato dalla Synspective di Tokyo. Si tratta della prima unità facente parte della terza generazione progettata dall’azienda giapponese. «Il sensore aggiornato del radar ad apertura sintetica fornirà immagini con una risoluzione maggiore e con un’area di ripesa maggiore» ha spiegato senza entrare nei dettagli, Toshihiro Obata, capo dell’ufficio per le strategie tecnologiche della compagnia, in una nota precedente al lancio.
Il satellite appena lanciato è inoltre il primo della Synspective ad essere inserito in un’orbita a media inclinazione, piuttosto che in orbita eliosincrona. Questa orbita Obata, ha spiegato, permetterà un’elevata frequenza di immagini riprese inoltre da direzioni multiple.
Synspective ha lanciato tutti e cinque i suoi satelliti con l’Electron, a partire dal 2020. Un sesto lancio è programmato nei prossimi mesi, entro la fine dell’anno, a cui seguiranno dieci lanci in programma fra il 2025 e il 2027 nell’ambito di un contratto siglato fra la multinazionale californiana e la compagnia nipponica. Poco dopo la firma di questo contratto, Synspective ha annunciato di aver ricevuto 7 miliardi di yen di finanziamenti da diversi investitori; ciò le permetterà di proseguire con la produzione in serie dei suoi satelliti, mira a realizzarne altri 30 entro la fine del decennio.
«È meraviglioso aver lanciato la nostra seconda missione per Synspective in cinque mesi, mentre stiamo proseguendo questa lunga partnership» ha commentato Peter Beck, amministratore delegato di Rocket Lab. «Electron è il razzo ideale per fornire un accesso all’orbita su misura, diretto e flessibile, per i costruttori di costellazioni satellitari come Synspective».
Va detto comunque che Synspective non era il cliente originale di questo lancio del vettore della multinazionale di Long Beach. Infatti il carico sarebbe dovuto essere un satellite Acadia di Capella Space, un altro costruttore di satelliti per l’osservazione della Terra SAR, con il lancio fissato per lo scorso 20 giugno; tuttavia pochi giorni prima del lancio, Rocket Lab ha comunicato che Capella Space aveva chiesto il rinvio del lancio per permettere lo svolgimento di ulteriori test sul proprio satellite. Di seguito, è subentrata Synspective con il suo satellite StriX a occupare questo slot di lancio.
Nel segno del gufo
La costellazione di satelliti SAR StriX, deve il suo nome al nome scientifico di una specie di gufo, lo Strix Uralensis o allocco degli Urali, che vive fra l’altro anche in Giappone. Da questo fatto nasce anche il nome della missione dell’Elektron: Owl For One, One For Owl che riadatta in questo modo il motto dei tre moschettieri di Dumas. Come è risaputo, gufi hanno un udito e una vista molto sviluppati che consentono loro di trovare cibo anche nell’oscurità totale. Essere in grado di vedere di notte è anche una importante caratteristica dei satelliti SAR. L’antenna estesa del satellite, che ricorda le ali degli uccelli, sottolinea ulteriormente il legame del satellite con il suo omonimo.
Si è trattato del nono lancio di quest’anno per Rocket Lab e ciò rende prevedibilissimo il superamento del record aziendale di lanci di un Electron in un anno, che è fissato a 10 lanci. Ciononostante, la compagnia è in ritardo rispetto all’obiettivo dichiarato all’inizio dell’anno di arrivare a 22 lanci nel 2024. A questo proposito, i dirigenti della multinazionale californiana hanno spiegato che i ritardi accumulati dai clienti, molto probabilmente impediranno alla compagnia di raggiungere questo obiettivo.
Fonti: SpaceNews.com; Rocket Lab; Synspective