Il razzo H3 lancia il satellite ALOS-4

Il decollo del terzo razzo H3 che trasporta il satellite radar ALOS-4. Credito: JAXA/Youtube/framegrab
Il decollo del terzo razzo H3 che trasporta il satellite radar ALOS-4. Credito: JAXA/Youtube/framegrab

Il razzo giapponese H3 ha lanciato con successo un satellite di osservazione della Terra durante il suo terzo volo. Il razzo H3 è decollato dal Tanegashima Space Center alle 5:06 ora italiana del 30 giugno scorso con a bordo il satellite di osservazione terrestre avanzato ALOS-4 (Advanced Land Observing Satellite-4), noto anche come DAICHI-4.

Il veicolo di lancio a due stadi ha volato come previsto e ALOS-4 si è separato circa 16 minuti e 34 secondi dopo il decollo, ha annunciato la Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA). Gli array solari di ALOS-4 si sono completamente dispiegati, come confermato dai dati telemetrici ricevuti dal satellite presso la Stazione Mingenew di JAXA in Australia.

Il lancio segue il successo del secondo volo dell’H3 a Febbraio. Il lancio inaugurale dell’H3 nel marzo 2023 ha subito un guasto al motore del secondo stadio, inducendo i controllori a abortire la missione distruggendo lo stadio in volo e conseguentemente il suo carico utile ALOS-3. Il guasto ha portato al ritardo della missione giapponese Martian Moons eXploration, o MMX, che mira a raccogliere campioni dalla luna marziana Fobos e a riportarli sulla Terra. La missione avrà ora come obiettivo una finestra di lancio marziana prevista nel 2026.

Il video integrale del lancio di ALOS-4

ALOS-4, costruito dall’appaltatore principale Mitsubishi Electric Corporation, trasporta un radar ad apertura sintetica di tipo phased array in banda L (PALSAR-3). Il satellite opererà in orbita sincrona al sole e offrirà prestazioni di osservazione migliorate rispetto al satellite ALOS-2 e al suo carico utile PALSAR-2.

Il satellite radar fornirà osservazioni diurne e notturne, oltre a penetrare le nuvole. ALOS-4 sarà utilizzato per l’osservazione e il monitoraggio di aree colpite da disastri, foreste e ghiaccio marino. Sfiderà anche nuove aree come il monitoraggio dello spostamento delle infrastrutture, secondo JAXA. Sarà in grado di fornire prove della trasformazione del terreno causata dall’attività vulcanica o da un terremoto su una scala fino a pochi centimetri, attraverso il confronto dei dati acquisiti durante osservazioni separate.
ALOS-4 offre un’ampiezza di analisi maggiore di 200 chilometri, rispetto ai 50 km di ALOS-2, mantenendo un’alta risoluzione. Il satellite trasporta anche un ricevitore del Sistema di Identificazione Automatica delle Navi (AIS) per monitorare gli oceani ricevendo i segnali AIS dalle navi stesse.

Il secondo volo di H3 darà una spinta ai piani spaziali del Giappone. Il razzo di nuova generazione succederà all’H-IIA e sarà il cavallo di battaglia del Paese per le missioni civili e militari. Queste includeranno le missioni di esplorazione e il rifornimento della ISS con la navicella cargo HTV-X.

L’H3 è disponibile in configurazioni senza booster a razzo solido (SRB), con due SRB o con quattro SRB per esigenze di carico utile più elevate. Le ultime due varianti possono anche utilizzare una carenatura del carico utile allungata.
Peculiarità di H3 è che è stato progettato per essere più economico e quindi competitivo sul mercato internazionale dei lanci commerciali. La JAXA sta anche conducendo studi su un veicolo di lancio riutilizzabile di grandi dimensioni, come nucleo dei suoi futuri piani di trasporto spaziale.

Fonte: SpaceNews

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