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Addio NEOWISE e grazie di tutto!

Una rappresentazione artistica del telescopio spaziale NEOWISE Credit: NASA/JPL-Caltech

Il longevo telescopio spaziale cacciatore di asteroidi ha i giorni contati.

Dopo 14 anni di onorata carriera, la missione NEOWISE (Near-Earth Object Wide field Infrared Survey Explorer) terminerà il 31 luglio. Tuttavia, proprio per il successo da essa ottenuto, la nuova missione della NASA, NEO Surveyor (Near Earth Object Surveyor), ovvero il primo telescopio infrarosso specificamente dedicato alla caccia di asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra, verrà lanciato nel giugno 2028 proseguendo la strategia di difesa planetaria dell’agenzia.

«Dopo aver sviluppato delle nuove tecniche per trovare e caratterizzare gli oggetti near-Earth (Near-Earth Object – NEO) nascosti nelle vaste quantità dei dati ottenuti dal suo lavoro di ricognizione, NEOWISE è diventata fondamentale nell’aiutarci a sviluppare e gestire il telescopio spaziale infrarosso di nuova generazione della NASA» ha spiegato Amy Mainzer, ricercatrice principale di NEOWISE e di NEO Surveyor presso l’Università della California di Los Angeles.

L’arrivo del picco massimo del ciclo solare undecennale, ha innescato la fine della missione di NEOWISE. L’incremento dell’attività solare, inclusi i più frequenti brillamenti Solari (Solar Flares) e le emissioni di massa coronale (Coronal Mass Ejections), riscaldano l’atmosfera terrestre facendola espandere. Ciò crea un maggiore effetto frenante sui satelliti che orbitano la Terra e poiché NEOWISE non è equipaggiata con un sistema propulsivo, essa non può mantenere la sua quota orbitale.

Così, dopo la sua ultima osservazione in programma per il 31 luglio 2024, il telescopio verrà messo definitivamente in ibernazione l’8 agosto, prima di iniziare la sua discesa verso la Terra. Brucerà incontrando gli strati più densi dell’atmosfera, alla fine di quest’anno o agli inizi del 2025. Il suo successore, NEO Surveyor, è attualmente in fase di sviluppo e si prevede di lanciarlo nel giugno 2028; una volta operativo, avrà il compito di individuare gli asteroidi e le comete più difficili da scovare e che potrebbero causare danni significativi al nostro pianeta.

WISE

Lanciata inizialmente come missione WISE (Wide-field Infrared Survey Explorer) nel dicembre 2009, il telescopio spaziale ha completato egregiamente in sei mesi il suo compito di eseguire la scansione della volta celeste nelle frequenze dell’infrarosso. Quando la missione ha ricevuto una prima estensione fino al 2011, il telescopio ha studiato delle zone remote di interesse scientifico come le galassie distanti, le comete con le loro scie gassose, le esplosioni di nane bianche e le nane brune. Essa ha identificato decine di milioni di buchi neri supermassicci, ha generato dati sui dischi circumstellari – nubi di gas, polvere e detriti che ruotano attorno alle stelle – che anche gli scienziati dilettanti possono continuare a studiare tramite il progetto Disk Detective.

In aggiunta, il telescopio ha svolto delle ricognizioni sulla fascia degli asteroidi e ha osservato gli oggetti near-Earth, incluso il primo asteroide troiano della Terra. Ma non basta: WISE ha fornito un censimento di oggetti vicini alla Terra, oscuri ed elusivi, di difficile osservazione da parte dei telescopi terrestri, scoprendo che questi oggetti, in realtà, costituiscono una frazione considerevole della popolazione di oggetti che vagano nei pressi della Terra.

NEOWISE

Nel 2013 la missione ha avuto una seconda estensione, quando è stata ribattezzata NEOWISE e ha avuto il compito di cercare, tracciare e caratterizzare gli oggetti near-Earth che generavano un forte segnale infrarosso quando riscaldati dal Sole.

Osservando il cielo dall’orbita bassa terrestre per oltre 14 anni, NEOWISE ha compiuto 1.450.000 misurazioni all’infrarosso di oltre 44.000 oggetti all’interno del Sistema Solare, ha esaminato oltre 3.000 NEO, di cui 215 scoperti proprio dal telescopio spaziale, 25 dei quali sono comete e fra di esse va ricordata la cometa C/2020 F3 NEOWISE visibile nei cieli notturni nell’estate 2020.

«Il telescopio ha superato tutte le aspettative e ha prodotto un’enorme quantità di dati che verranno utilizzati per decenni dalla comunità scientifica» ha dichiarato Joseph Hunt, manager del progetto NEOWISE presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA, in California. «Gli scienziati e gli ingegneri che hanno lavorato su WISE e poi su NEOWISE hanno costruito una base di conoscenze che aiuterà lo svolgimento delle future missioni di ricognizione all’infrarosso».

La difesa planetaria

NEOWISE e NEO Surveyor supportano gli obiettivi del PDCO (Planetary Defense Coordination Office) della NASA. Il NASA Authorization Act of 2005 ha ordinato alla NASA di scoprire e caratterizzare almeno il 90% degli oggetti near-Earth di dimensioni superiori ai 140 m di diametro e che si trovano entro 48 milioni di km dall’orbita del nostro pianeta. Oggetti di queste dimensioni possono causare danni significativi se dovessero impattare la Terra.

Fonti: NASA; SPACE.com

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