Nel pomeriggio di mercoledì 15 maggio 2024 l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha rilasciato un comunicato per informare che la sonda BepiColombo, frutto della collaborazione con l’agenzia spaziale giapponese (JAXA), sta avendo dei problemi con il modulo di trasferimento (Mercury Transfer Module, MTM), incaricato di fornire potenza elettrica ai propulsori della sonda. L’MTM è dotato di pannelli solari e un sistema di propulsione elettrica, utilizzati per generare la spinta necessaria durante il lungo percorso verso Mercurio.
L’anomalia è stata rilevata il 26 aprile, quando era prevista una manovra da parte di BepiColombo.
Le ultime notizie giunte da ESA dicono che il livello attuale di potenza erogata è al 90% del valore nominale, insufficiente a garantire la massima spinta ai propulsori della sonda. Gli ingegneri dell’European Space Operations Center (ESOC) di Darmstadt, in Germania, stanno utilizzando le stazioni di Terra per un tempo maggiore di quanto pianificato, per monitorare la sonda ed eventualmente intervenire. A ora la priorità è mantenere il livello di propulsione stabile all’attuale livello di potenza energetica, stimare gli impatti sulle manovre future e ricercare la causa che ha portato alla riduzione di potenza elettrica prodotta dal modulo di trasferimento.
L’attuale livello di erogazione di energia non dovrebbe rappresentare un problema nel caso si mantenesse su questi livelli per il flyby di Mercurio, previsto per settembre 2024. Si tratterà del quarto assist gravitazionale svolto dalla sonda con il pianeta, dopo quelli del primo ottobre 2021, 23 giugno 2022 e 19 giugno 2023, mentre ne sono previsti altri due il 2 dicembre 2024 e il 9 gennaio 2025. Quest’ultimo determinerà l’ingresso in orbita della sonda attorno a Mercurio, per poi iniziare la fase scientifica nel marzo 2026, con la fine della missione prevista un anno dopo circa. Nel corso del viaggio, BepiColombo ha effettuato un flyby della Terra (20 aprile 2020) e due di Venere (15 ottobre 2020 e 11 agosto 2021).
BepiColombo
La sonda, chiamata così in onore dello scienziato e ingegnere padovano Giuseppe Colombo, è frutto della collaborazione tra ESA e JAXA ed è composta da due sonde scientifiche e dal Mercury Transfer Module. L’insieme è progettato per separarsi come parte delle operazioni di inserimento in orbita intorno a Mercurio, dal momento che ognuna ha uno scopo preciso ben definito. Si tratta del Mercury Planetary Orbiter (MPO), con lo scopo di mappare la superficie, e il Mercury Magnetospheric Orbiter (MMO), che studierà la magnetosfera.
È stata lanciata il 20 ottobre 2018 a bordo di un Ariane 5 ECA dalla Ariane Launch Area 3 a Kourou, in Guiana Francese e sarà la seconda sonda a orbitare intorno al pianeta, dopo MESSENGER dell’agenzia spaziale statunitense (NASA). Tra gli obiettivi figurano individuare le motivazioni sulla presenza di ghiaccio nei crateri polari e le origini del campo magnetico e indagare le strutture morfologiche sulla superficie.
Fonti: ESA