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Il nuovo Mobile Launcher 2 si prepara per le future missioni Artemis

In questa immagine del 9 maggio 2024, i team dell'EGS della NASA e della Bechtel National, stanno spostando la struttura principale della base del Mobile Launcher 2 verso la struttura sulla quale verrà complletata presso il Kennedy Space Center in Florida. Credit: NASA/Madison Tuttle

Lo scorso 9 maggio 2024, presso il Kennedy Space Center in Florida, i team del programma EGS della (Exploration Ground Systems) NASA e dell’appaltatore Bechtel National Inc. hanno trasferito la struttura primaria della base del Mobile Launcher 2 presso i suoi meccanismi permanenti di montaggio, utilizzando il mezzo cingolato più famoso della storia dell’astronautica: il Crawler.

«Vedere il Mobile Launcher 2 prendere forma è stato incredibile» ha dichiarato Shawn Quinn, manager del programma EGS. «Ogni volta che possiamo vedere la manifestazione del nostro lavoro realizzarsi in hardware fisico, significa molto per noi. Ciò è anche fonte di ispirazione per il futuro del programma Artemis, con ciascun bullone e ciascuna trave messi al loro posto, a testimonianza della prossima fase del ritorno sulla Luna dell’umanità».

La procedura di “Sollevamento & Posizionamento”

I tecnici del team della Bechtel hanno fabbricato dei piedistalli temporanei alti 2,4 metri, per facilitare la fase iniziale del processo di costruzione della struttura in acciaio e per renderlo più sicuro e più efficiente. I sottoassiemi di enormi travature in acciaio, alcuni dei quali arrivano a pesare 45 tonnellate, sono stati posizionati su basi temporanee. Una volta che l’intero scheletro della base del peso complessivo di 1.179 tonnellate è stato completamente serrato e saldato, gli operatori hanno usato un sistema di sollevamento specializzato per alzare la base al fine di favorire la creazione di uno spazio sufficiente per far passare sotto il Crawler.

Quattro trasportatori modulari semoventi sono stati spostati sotto i lati della struttura in acciaio e di seguito essa è stata abbassata sugli otto martinetti circostanti. Una volta fissati, gli operatori hanno rimosso i trasportatori e hanno usato i martinetti per sollevare la base di 5,5 metri per consentire l’accesso del Crawler sotto alla struttura. L’iconico trasportatore cingolato ha quindi sollevato la struttura di pochi centimetri, per spostarla di circa 60 metri posizionandola su sei piedistalli permanenti detti meccanismi di montaggio, completando così l’operazione di “sollevamento e posizionamento” che è durata complessivamente una settimana.

«Il completamento di questa fondamentale operazione è un enorme passo in avanti per i team della NASA e della Bechtel» ha commentato Darrell Foster, manager per l’integrazione dei sistemi al suolo per il programma EGS. «Esso rappresenta il duro lavoro di centinaia di persone, degli addetti al montaggio, degli ingegneri, degli analisti che hanno progettato questa struttura letteralmente su misura, dei subappaltatori, degli addetti alla logistica e di tutti gli altri fornitori sparsi per il paese».

Ora, appoggiata sui suoi nuovi meccanismi di supporto, nel suo sito di parcheggio nei pressi del VAB (Vehicle Assembly Building), la nuova base subirà ulteriori lavori critici che riguarderanno il montaggio delle tubature e dell’equipaggiamento elettrico, per poi culminare nell’erezione della torre di lancio alta 119 m, la quale dovrebbe iniziare entro la fine del 2024. Il Mobile Launcher 2 rimarrà nel suo parcheggio per tutta la durata delle fasi di costruzione e di messa in servizio del progetto.

Il Mobile Launcher 2 funge da interfaccia primaria fra i sistemi di lancio al suolo, il razzo SLS (Space Launch System) Block 1B e la capsula Orion.

L’SLS Block 1B, che verrà impiegato a partire dalla missione Artemis IV diretta alla Luna, sarà dotato di uno stadio superiore migliorato (Exploration Upper Stage) e permetterà alla NASA di inviare in orbita lunare astronauti e un carico più pesante, rispetto al suo predecessore.

Timelapse delle operazioni di sollevamento e trasporto. Credits: Bechtel Corporation

Fonti: NASA; Bechtel Corporation

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