ESA affida ad Airbus lo sviluppo del satellite per il meteo spaziale Vigil
L’Agenzia Spaziale Europea ha assegnato ad Airbus Defence & Space UK di Stevenage, Inghilterra, il contratto da 340 milioni di euro per lo sviluppo del suo satellite per le previsioni meteorologiche spaziali, o space weather forecast, Vigil. Vigil sarà in grado di migliorare enormemente i nostri sistemi di allarme precoce relativo agli eventi meteorologici spaziali più severi, come le tempeste solari che possono causare ingenti danni sulla Terra.
Mercoledì 22 maggio è stato siglato il contratto per lo sviluppo del satellite, da ESA, Airbus Defence & Space e il ministro di Stato inglese per la Scienza, Ricerca e Innovazione presso il Royal Museum of Fine Arts di Bruxelles.
«Vigil sarà il primo satellite europeo per il meteo spaziale operativo 24/7 e fornirà tempo prezioso per proteggere le infrastrutture critiche come le reti elettriche o i network per le comunicazioni sulla Terra, ma anche gli importanti satelliti in orbita terrestre, inclusa ovviamente la Stazione Spaziale Internazionale» spiega il Direttore Generale dell’ESA Josef Aschbacher; «Vigil migliorerà drasticamente sia i tempi di diffusione degli avvisi per meteo spaziale sia il loro livello di dettaglio dal suo punto di vista unico nello spazio profondo».
«Vigil è una delle più eccitanti e importanti missioni spaziali che non solo miglioreranno la nostra comprensione del comportamento del Sole, ma che sarà inoltre fondamentale per la velocità e la precisione con cui ci fornirà previsioni sugli eventi solari potenzialmente dannosi» commenta Patrick Wood, capo dei Sistemi Spaziali di Airbus Defence and Space UK. «Gli addetti alle previsioni del meteo spaziale, saranno in grado di vedere cosa sta arrivando dal Sole al fine di fornire allarmi più accurati».
«Il meteo spaziale genera dei fenomeni sbalorditivi, come quelli manifestatisi recentemente nei nostri cieli con le aurore boreali; ma esso rappresenta anche un rischio reale per la nostra vita di tutti i giorni che sempre più dipendente dai servizi satellitari» commenta Andrew Griffith MP, ministro per lo Spazio presso il Dipartimento per la Scienza, l’Innovazione e la Tecnologia. «La missione Vigil trasformerà la nostra comprensione dell’impatto di eventi solari potenzialmente pericolosi, quindi mi congratulo con Airbus UK per essersi messa alla guida di questa importante missione».
Vigil invierà continuamente dati in tempo reale sull’attività solare potenzialmente dannosa, prima che venga rilevata sulla Terra. Questi dati provenienti dallo spazio profondo permetteranno ai gestori dei satelliti, delle reti elettriche e dei sistemi per le telecomunicazioni di prendere le relative contromisure protettive e agli astronauti in orbita il tempo di porsi al riparo.
«Senza allarme, le tempeste spaziali possono causare danni potenzialmente seri alla salute degli astronauti, e possono anche avere un notevole impatto economico visto il sempre maggiore utilizzo da parte nostra, di tecnologie critiche che possono essere danneggiate da esse» ha commentato Holger Krag, capo dello Space Safety Programme (Programma per la Sicurezza Spaziale) dell’ESA. «A seconda della gravità di un evento, le stime dei danni possono andare da diversi miliardi fino a tre trilioni di euro nel caso di un evento di grandezza paragonabile al più grande mai registrato, il Carrington Event del 1859». In epoca moderna, nel marzo del 1989 una tempesta geomagnetica colpì la Terra causando un blackout elettrico nel Québec, in Canada, durato nove ore.
Vigil, il meteorologo spaziale
Vigil terrà d’occhio costantemente il Sole dal punto lagrangiano L₅ del sistema Sole-Terra, nello spazio profondo, sulla stessa orbita della Terra, 150 milioni di km (60°) dietro ad essa. Da qui esso potrà vedere il “lato” del Sole e osservare le sue attività di superficie, alcuni giorni prima che l’astro ruoti verso la Terra.
«Vigil fornirà dati in modo continuo ai servizi operativi per il meteo spaziale e allo stesso tempo li fornirà agli studiosi del Sole. Vigil è inoltre equipaggiato con strumenti scientifici che porteranno i suoi servizi meteorologici spaziali a un nuovo livello poiché alimenteranno un ulteriore miglioramento delle sue capacità predittive» ha spiegato Giuseppe Mandorlo, manager del progetto Vigil per l’ESA. «I dati provenienti da Vigil possono darci un tempo di preavviso mai avuto prima, che può arrivare fino a cinque giorni in alcuni casi. E dal suo punto di vista privilegiato, di lato rispetto al Sole, Vigil può anche osservare molto più chiaramente la velocità, la direzione e la possibilità di impatto delle Espulsioni di Massa Coronale (Coronal Mass Ejection – CME)».
I dati raccolti da Vigil verranno riversati nell’ESA Space Weather Service Network (Network per il Servizio Meteo Spaziale dell’ESA) mantenuto dallo Space Weather Office (Ufficio per il Meteo Spaziale) dell’ESA, che fa parte dell’ambizioso programma Space Safety Programme (Programma per la Sicurezza Spaziale) dell’agenzia.
Name the Mission Contest
Da maggio a settembre 2021, l’Agenzia Spaziale Europea ha tenuto il concorso pubblico Name the Mission Contest per trovare un nome adatto alla missione ricevendo 5.422 proposte, che sono state prima scremate da un team composto da membri del Communication Department e dello Space Weather Office dell’agenzia e poi sono state sottoposte a una giuria esterna che infine ha emesso il verdetto.
In latino, “vigilis exceptus” significa “sentinella”, mentre “vigilia” significa “veglia”, ovvero “fare la guardia con estrema attenzione”, proprio come farà il satellite sulla Terra e sul Sole per un periodo previsto di sette anni e mezzo. Il nome vincitore del concorso è stato proposto dal canadese François Gosselin.
Gli strumenti di Vigil
Il satellite è stato progettato per operare nelle aspre condizioni dello spazio profondo, le quali comprendono ovviamente anche i severi eventi legati al meteo spaziale, anche delle dimensioni del Carrington Event.
I sottosistemi del veicolo spaziale sono stati appositamente ideati per essere in grado si elaborare i dati provenienti dagli strumenti per un trasferimento a lunga distanza ottimale ed efficiente alla Terra, dallo spazio profondo e senza interruzioni. Il segmento spaziale di Vigil verrà costruito da Airbus Defence & Space come primo appaltatore; ciò include la progettazione, lo sviluppo, l’integrazione, i test, la campagna di lancio e la messa in servizio della piattaforma del satellite e dei payload. L’assemblaggio avverrà presso gli stabilimenti Airbus di Stevenage, Inghilterra.
La suite di strumenti scientifici consiste in una combinazione di sensori per immagini e di sensori per rilievi in situ, forniti da istituti e partner industriali europei. Inoltre, assieme agli strumenti europei, Vigil porterà due strumenti provenienti da oltre Atlantico, uno fornito dalla NASA e l’altro dal NOAA, rafforzando così la collaborazione internazionale.
Il carico scientifico di Vigil consiste nei seguenti strumenti:
- Photospheric Magnetographic Imager, Max Planck Institute for Solar System Research – MPS (Germania)
- Heliospheric Imager, Leonardo SpA (Italia)/CSL (Belgio)
- Compact Coronagraph, Naval Research Lab (NOAA, USA)
- Plasma Analyser, Mullard Space Science Lab (UK)
- Magnetometer, Imperial College London (UK)/IWF Graz (Austria)
- Extreme ultraviolet (EUV) Imager ‘JEDI’ (NASA, USA), il principale appaltatore è ancora in selezione
Il satellite Vigil dovrebbe essere lanciato nel 2031 con un Ariane 6.2 dallo spazioporto europeo di Kourou nella Guyana Francese e sarà il primo veicolo spaziale dell’ESA ad essere posizionato in L₅. Esso avrà una vita operativa di 7,5 anni.
Obiettivi della missione Vigil e descrizione dela strumentazione scientifica (PDF)
Presentazione della missione Vigil (PDF)
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