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L’equipaggio della Shenzhou 17 completa la sua prima attività extraveicolare

Gli astronauti della Shenzhou 17 al lavoro sui pannelli solari della Stazione Spaziale Cinese. Credits: CCTV Video News Agency/YouTube

Gli astronauti della Shenzhou 17 hanno affrontato la prima attività extraveicolare, o EVA (Extra Vehicular Activity), della loro missione lo scorso giovedì 21 dicembre 2023.

Il comandante della missione Tang Hongbo e il collega Tang Shengjie hanno terminato la loro sortita all’esterno dell’avamposto orbitale cinese rientrando nella CSS, attraverso la camera di compensazione del modulo scientifico Wentian alle 14:35 italiane di giovedì, secondo quanto dichiarato dal China Manned Space Engineering Office (CMSEO).

Fra i lavori assegnati agli astronauti era incluso anche un test per la riparazione di uno dei pannello fotovoltaico del modulo centrale Tianhe della stazione, che si era in precedenza scoperto danneggiato da un micrometeorite. Il successo del test può essere visto come un ulteriore passo in avanti per la Cina, nel programma di mantenimento della propria stazione spaziale in orbita per almeno un decennio.

Il terzo membro dell’equipaggio, Jiang Xinlin, ha fornito la sua assistenza alle operazioni dall’interno di Tiangong, utilizzando il braccio robotico della stazione.

Tang Hongbo e Tang Shengjie stanno per uscire dalla camera di compensazione del modulo Wentian per la prima EVA della loro missione. Credits: CNSA Watcher/YouTube

Tang Shengjie, 34 anni e alla sua prima uscita extraveicolare, è così diventato il più giovane astronauta cinese a effettuare un’EVA, mentre Tang Hongbo è diventato il primo astronauta a effettuare attività extraveicolari in due diverse missioni sulla stazione spaziale cinese (Chinese Space Station – CSS); infatti nel luglio del 2021 ha eseguito la sua prima EVA durante la missione Shenzhou 12, ovvero la prima missione ad attraccare al modulo centrale Tianhe.

Questa EVA ha posto nuove sfide agli astronauti, secondo quanto dichiarato da Dong Nengli, vice capo progettista del programma spaziale abitato cinese, alla TV di stato. «Nelle precedenti attività extraveicolari i compiti principali per gli astronauti erano di installare e controllare hardware. Questa volta invece, è stata fatta un’operazione che noi chiamiamo “manutenzione sperimentale”, in quanto gli astronauti hanno operato su uno dei pannelli solari per verificare la bontà delle procedure di riparazione».

La flessibilità e la sottigliezza del pannello hanno limitato lo spazio operativo, ma gli astronauti hanno eseguito le operazioni pianificate con successo, dimostrando che i team coinvolti nella pianificazione e nelle esecuzioni delle attività extraveicolari sono in possesso delle capacità di poter effettuare alcune riparazioni durante le EVA. «Il successo del lavoro svolto dagli astronauti durante la loro uscita nello spazio getta delle solide basi per garantire la sicurezza e l’affidabilità della stazione spaziale in futuro» ha concluso Dong.

Uno spettacolare fotogramma dei due astronauti cinesi al lavoro su uno dei pannelli solari della Stazione Spaziale Cinese. Credits: CCTV Video News Agency/YouTube

Il lavoro ha richiesto uno stretto coordinamento con il centro di controllo della missione. «Il lavoro di riparazione richiede un livello molto elevato di precisione, pertanto implica un elevato grado di accuratezza nell’operatività degli astronauti e competenza nell’utilizzo delle varie attrezzature» ha spiegato alla TV cinese Wang Yanlei, direttore del dipartimento per la selezione e l’addestramento degli astronauti del China Astronaut Research and Training Center.

Evoluzione della CSS

La Stazione Spaziale Cinese è stata completata nell’ottobre del 2022 e la Cina ne sta studiando i piani di un ulteriore sviluppo.

Il CMSEO sta pianificando il lancio di un modulo addizionale, che permetterà l’espansione dell’avamposto orbitale. Yang Liwei, il primo astronauta cinese e attualmente responsabile dei voli spaziali con equipaggio dell’agenzia spaziale cinese, ha informato che è in corso la procedura per la selezione dei primi astronauti internazionali che visiteranno la stazione.

Un rapporto del China Aerospace Studies Institute (CASI) dell’aeronautica militare degli Stati Uniti pubblicato a inizio 2023 ha sottolineato il fatto di come le modalità in cui il CMSEO sta gestendo la stazione, la sua apertura alla partecipazione di astronauti civili e di compagnie non gestite dallo stato, potrebbe probabilmente portare a cambiare l’immagine globale del programma spaziale cinese. Si ricorda che il China Manned Space Engineering Office opera sotto il controllo delle forze militari cinesi People’s Liberation Army (PLA) e che Gui Haichao è diventato il primo astronauta civile cinese partecipando alla missione Shenzhou 16 durata cinque mesi, all’inizio del 2023.

Secondo alcuni analisti occidentali esperti nelle attività spaziali cinesi, anche le società commerciali di lancio potrebbero assumere un ruolo importante in un nuovo sistema logistico economico per il l’invio di rifornimenti alla CSS, replicando l’approccio che la NASA da anni sta portando avanti con successo nella gestione logistica della Stazione Spaziale Internazionale.

Breve filmato che riassume la prima EVA dell’equipaggio della Shenzhou 17

Fonti: Spacenews.com; Forumastronautico.it

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