Licenziamenti e taglio dei costi per Virgin Galactic

Space Ship Two. Credit: Virgin Galactic

Virgin Galactic ha dichiarato che dovrà dare corso ad alcuni licenziamenti del personale e che taglierà le spese per conservare le risorse per la prossima generazione di spazioplani suborbitali.

In una dichiarazione rilasciata lo scorso 7 novembre, la società ha annunciato un «riallineamento strategico delle risorse dell’azienda e una relativa riduzione della forza lavoro» per consentirle di concentrarsi sullo sviluppo della classe di veicoli Delta su cui l’azienda ha riposto le sue speranze future.

La società non ha fornito dettagli, incluso il numero di persone che verranno licenziate, affermando che era ancora in corso la procedura di notifica individuale ai singoli dipendenti e che avrebbe fornito maggiori informazioni in una comunicazione sugli utili programmata per l’8 novembre.

L’incontro dell’8 novembre ha riservato una ulteriore sorpresa poiché in questa occasione l’azienda ha dichiarato che nel corso del primo semestre del 2024 la frequenza dei voli di SpaceShipTwo verrà ridotta fino a essere interrotta per dedicarsi allo sviluppo dei nuovi veicoli di classe Delta.

Al momento sembrano confermate le missioni Galactic 06 a gennaio e Galactic 07 che verrà effettuata probabilmente in aprile. La Galactic 08, che dovrebbe essere effettuata a giugno, appare molto in dubbio. Virgin Galactic ha confermato che queste missioni si concentreranno su opportunità di guadagno più elevate, prediligendo missioni scientifiche piuttosto che voli con astronauti privati. Alcuni posti potrebbero essere venduti comunque a privati disposti a pagare un “prezzo premium”, fino a 1 milione di dollari ciascuno, rispetto a quello attuale di 450.000 dollari.

Le strutture dell’azienda sono rimaste chiuse per tutta questa settimana. Virgin Galactic aveva dichiarato che a fine 2022 i dipendenti a libro paga erano 1.166, numero tratto dal rapporto annuale depositato presso la Securities and Exchange Commission a febbraio 2023.

In una nota ai dipendenti, l’amministratore delegato Michael Colglazier ha affermato che i licenziamenti e le altre riduzioni delle spese hanno lo scopo di preservare la situazione finanziaria della società per potersi concentrare sullo sviluppo dei veicoli Delta, destinati a volare più frequentemente e a un costo inferiore rispetto all’attuale veicolo suborbitale SpaceShipTwo, VSS Unity.

La società ha riferito che nel secondo trimestre del 2023 i fondi in cassa fossero pari a 980 milioni di dollari. La perdita registrata nello stesso trimestre era di 134,4 milioni di dollari, a cui vanno aggiunti i 105 del terzo trimestre. Virgin Galactic ha registrato ricavi per 1,7 milioni di dollari nel terzo trimestre derivanti dai suoi voli spaziali, entrate che si prevedono pari a 3 milioni di dollari nel quarto trimestre dell’anno, grazie anche ad alcune nuove “quote associative” da parte di nuovi clienti. La società non ha rivelato i costi stimati per lo sviluppo dei veicoli Delta, ma ha affermato di aspettarsi che essi entrino in servizio nel 2026.

Virgin Galactic aveva già da tempo adottato nuove misure di riduzione dei costi. La società aveva annunciato lo scorso mese di maggio il rinvio di un anno dei lavori sulla nuova linea di aerei madre dedicati al trasporto dei nuovi spazioplani di classe Delta, concludendo che l’aereo attualmente utilizzato per i voli di VSS Unity, VMS Eve, potrebbe essere utilizzato anche per i voli di prova dei nuovi veicoli. La compagnia aveva inoltre da tempo abbandonato il progetto di mettere in servizio un secondo spazioplano, VSS Imagine, prima di introdurre la linea di veicoli Delta.

Non sono al momento noti gli impatti che avranno i licenziamenti sulle operazioni di VSS Unity. Virgin Galactic ha effettuato il 2 novembre la missione Galactic 05, il quinto volo commerciale del veicolo, trasportando due ricercatori e un astronauta privato. Questo è stato l’ultimo volo del 2023 poiché SpaceShipTwo e l’aereo madre VMS Eve saranno messi a terra per essere sottoposti a un ciclo di revisione annuale prima della ripresa dei pochi voli attualmente previsti per il 2024.

Fonte: SpaceNews.com

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Marco Carrara

Da sempre appassionato di spazio, da piccolo sognavo ad occhi aperti guardando alla televisione le gesta degli astronauti impegnati nelle missioni Apollo, crescendo mi sono dovuto accontentare di una più normale professione come sistemista informatico in una banca radicata nel nord Italia. Scrivo su AstronautiNews dal 2010; è il mio modo per continuare a coltivare la mia passione per lo spazio.