La Sojuz MS-24 lancia tre astronauti verso la ISS
Lo scorso 15 settembre, alle 17:44 italiane, l’agenzia spaziale russa Roskosmos ha lanciato con successo la missione Sojuz MS-24 dal centro spaziale Bajkonur, in Kazakistan, con destinazione Stazione Spaziale Internazionale.
A bordo si trovavano due cosmonauti russi Oleg Dmitrievič Kononenko, comandante, e Nikolaj Čub, ingegnere di volo, e la statunitense Loral O’Hara, astronauta NASA e ingegnere di volo. Kononenko ha iniziato la sua quinta missione nello spazio, mentre per Čub e O’Hara si è trattato dell’esordio.
Dopo una “rincorsa” durata circa tre ore e due orbite, la Sojuz ha attraccato al boccaporto di nadir del modulo russo Rassvet quando in Italia erano le 20:53. I tre occupanti hanno raggiunto i sette membri di Expedition 69 già a bordo della ISS: gli astronauti NASA Moghbeli e Rubio, i russi Petelin, Borisov e Prokop’ev, l’europeo danese Mogensen e il giapponese Furukawa. I portelli tra Sojuz e ISS sono stati aperti alle 23:17 italiane.
O’Hara trascorrerà sei mesi a bordo della ISS, mentre Kononenko e Čub torneranno a Terra tra un anno. Come per tutte le missioni precedenti, astronauti e cosmonauti trascorrono il periodo a bordo della stazione svolgendo il ruolo di tecnici da laboratorio altamente specializzati, conducendo decine di esperimenti scientifici preparati da team di scienziati a terra. Molto spesso sono essi stessi l’oggetto di tali esperimenti, specie per quanto riguarda le ricerche sull’adattamento del corpo umano alle condizioni estreme dei voli spaziali di lunga durata.
Fonte: NASA ISS Blog
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