Ad astra, Roberto

Dietro a questo sito, agli articoli scritti e all’infrastruttura che lo supporta, c’è il lavoro di tante persone. Siamo noi, un team che si è formato nel corso di vari anni integrandosi e riunendosi attorno alla comune passione per le attività spaziali. Siamo un gruppo di persone variegato, e molti di noi sono diventati amici. Alcuni sono più introversi, altri più esuberanti, ma tutti contribuiamo proficuamente ai contenuti di questo blog.

La vita in redazione è una cosa diversa da quella del mondo reale, come usiamo dire noi. Ci si conosce individualmente grazie a chat e videoconferenze, ma spesso senza essere mai entrati in contatto fisicamente o aver conosciuto altre persone vicine ma estranee alla redazione, come un parente, un collega o un amico al di fuori dell’associazione ISAA. È una vita diversa, si stringono amicizie diverse.

Nel corso degli anni il gruppo dei collaboratori attivi è cambiato arricchendosi di nuovi membri, mentre altri lo hanno abbandonato per impegni di lavoro, per le vicende della vita reale o per lo scemare delle motivazioni alla base del lavoro volontario. Alcuni dopo un po’ tornano, altri invece spariscono del quasi senza lasciare traccia. Qualsiasi sia la ragione, rimane sempre un vuoto quando qualcuno si allontana, non tanto per il contributo pratico che viene a mancare, quanto per la perdita del legame umano che si era creato. In un ambito in cui queste relazioni nascono, vivono e si interrompono in modo del tutto virtuale, a volte rimane la curiosità di capire il perché di un allontanamento, perché la persona in questione non è più reperibile e manca un conoscente in comune a cui chiedere. In qualche caso scoprire la verità può essere triste.

Da pochi giorni abbiamo infatti appreso che il nostro amico e collaboratore Roberto Mastri è scomparso definitivamente. La notizia risale allo scorso marzo, e in colpevole ritardo gli dedichiamo alcune parole di commiato, sperando abbiate la pazienza di leggerle.

Roberto Mastri

Roberto è stato un personaggio importante per molti di noi, sia per il suo modo di scrivere che per il suo modo di fare. Proveniva da un ambiente diverso dal quello tecnico-scientifico comune alla maggior parte di noi. Roberto era un letterato e il suo stile si faceva notare. Per me personalmente è stato un maestro di prosa, l’articolista che più mi ha ispirato a dare un tocco di personalità agli articoli che scrivo tuttora. È un onore per me scrivere questo elogio finale. Chi l’ha conosciuto anche di persona è stato colpito dalla sua semplicità e modestia. Sono state letteralmente migliaia le persone che, probabilmente senza notare il nome dell’autore, hanno letto i suoi oltre 100 articoli qui su AstronautiNEWS o gli oltre 5.000 messaggi su ForumAstronautico. Sono stati tutti contributi eccellenti, ricchissimi di dettagli e curiosità.

Quando abbiamo appreso la notizia della sua morte siamo rimasti letteralmente sbigottiti. Nel 2022 il peggiorare delle sue condizioni di salute lo avevano obbligato a sospendere momentaneamente le sue collaborazioni, e i contatti con lui si erano fatti sporadici. Sapevamo che stava attraversando un periodo difficile a livello di salute, ma la sorpresa per la sua scomparsa è stata forte e improvvisa, lasciando tutti noi atterriti e addolorati. Alcuni degli autori di AstronautiNEWS hanno ritenuto di scrivere un messaggio in ricordo di Roberto, che riportiamo qui di seguito.

Caro Roberto, era da tempo che non leggevo tuoi post e non vedevo tuoi nuovi articoli. Non posso definirmi tuo amico, sarebbe stato un onore per me, ma abbiamo condiviso per molti anni la stessa passione per lo spazio diventando “colleghi” articolisti in questa magnifica avventura che si chiama ForumAstronautico.it che ci ha legato pur vivendo in città e stati diversi. Lasci in tutti noi un vuoto che sarà difficile colmare.

Marco Carrara

Roberto, la nostra comune passione ha portato i sentieri delle nostre vite a intrecciarsi e a fare un po’ di strada, seppur troppo poca, assieme.
Ho avuto il piacere, anzi l’onore, di poterti conoscere di persona e subito ho avuto l’impressione di trovarmi di fronte a una persona davvero speciale. Adesso, con la consapevolezza che i nostri sentieri non potranno mai più incontrarsi, mi resta il ricordo di una persona affabile, allegra, umile e disponibile. Mi mancheranno i tuoi precisi e puntuali post sul forum, le tue osservazioni mai banali e sempre interessanti.
Roberto, così come sei arrivato, te ne sei andato: in punta di piedi. Godspeed Roberto, e ad astra!

Luca Frigerio

Unitosi a ForumAstronautico nel 2015 e al gruppo dei blogger di AstronautiNEWS un anno dopo, Roberto ha contribuito così tanto a entrambe le community, in termini di qualità e quantità, da dare loro una spinta eccezionale, rendendo la lettura dei suoi messaggi e articoli un’occasione di arricchimento culturale e umano.
Tanto era vulcanico e spumeggiante nella produzione scritta, tanto timido e riservato si rivelò essere quando ebbi modo di conoscerlo di persona durante AstronautiCON 9, nel 2018. Gentile e delicato nei modi, si fece apprezzare anche per la sua modestia quando nella stessa occasione gli venne assegnato il premio come migliore articolista dell’anno.
La sua scomparsa prematura suscita tristezza e sgomento, e lascia un grande vuoto nella nostra comunità.
Mentre esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia e a chi gli ha voluto bene nella vita reale, a noi amici “virtuali” resta la possibilità di continuare ad apprezzare i suoi scritti e i suoi vivaci scambi fissati per sempre nei bit della rete che fu una delle sue grandi passioni.
Ciao Roberto, grazie e Godspeed!

Marco Zambianchi

È insolito ritrovarsi così, caro Roberto. O meglio, Rob come gli amici erano soliti chiamarti. Amico è una parola grossa, tuttavia alla base dell’amicizia c’è il rispetto reciproco tra due persone, è questo che più conta. Non importa se non ci siamo potuti conoscere di persona, speravamo di farlo ad una AstronautiCON, ma quelle interazioni su ForumAstronautico e all’interno della redazione di AstronautiNEWS sono bastate per definirci tali anche senza avere chissà quale confidenza. È bastato per capire che ottima persona eri!
Ricordo quando mossi i primi passi da utente attivo sul forum nell’aprile 2019. Rimasi colpito dalla tua competenza nelle tematiche di spazio russo, il modo semplice e didattico con cui riportavi le vicende degli equipaggi in partenza dal cosmodromo di Bajkonur e i diversi aneddoti sui lanci dai cosmodromi. Su questo eri un faro, il punto di riferimento per la comunità del Forum, argomenti talvolta poco coperti da altri utenti ma tu c’eri, a insegnare qualcosa di nuovo.
Un valore aggiunto, attivo nel dispensare consigli, motivare e promuovere le iniziative degli appassionati che prestavano il loro tempo libero per fare divulgazione. Ricevere la notifica del tuo apprezzamento era motivo di orgoglio e sinonimo che stavi facendo bene nonostante evidenti margini di miglioramento. Già il fatto di provarci, di essersi messi in gioco andava premiato e incentivato.
In questo mi hai fatto crescere come persona, mi hai fatto appassionare di un mondo fino a poco tempo prima ignoto. Me come penso tanti altri che hanno avuto la fortuna di averti conosciuto! La tua assenza è assordante, si sente eccome. Non finirai nell’oblio, hai seminato parecchi frutti buoni per essere dimenticato e di questo te ne siamo/saremo riconoscenti.

Vincenzo Chichi

Due qualità di Roberto mi hanno colpito subito sul piano umano e culturale, contribuendo a tenerne vivo il ricordo. Incontrandolo di persona ne apprezzai i modi gentili e rispettosi. Mi colpì anche che, sebbene avesse una formazione umanistica, nelle discussioni su ForumAstronautico e nei suoi articoli su AstronautiNEWS dimostrasse una familiarità con la tecnologica e un’attenzione per i dettagli generalmente associate ai temi e ai metodi della scienza.

Paolo Amoroso

Era sempre un piacere leggere i suoi contributi sul forum, facilmente distinguibili anche grazie al buffo avatar. È stato un onore, invece, poter leggere in anteprima i tuoi articoli, che spesso richiedevano solo la sistemazione di qualche sparuto errore di battitura. Ci mancherai.

Paolo Portaluri

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Commenti

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Gianmarco Vespia

La scienza è importante. Ne ho fatto parte tanti anni fa, ma ho dovuto abbandonare la carriera. In Italia manca il supporto agli scienziati, in molti modi: sostegno, fiducia, credibilità, rispetto e finanziamenti. ISAA mi ha dato la possibilità di diventare divulgatore e di raggiungere un pubblico interessato e appassionato in questo piccolo settore che è l'astronautica. La scienza si muove troppo in silenzio, occorre pazienza e attenzione per capirla e apprezzarla, per spiegarla alle nuove generazioni, appassionarle e permettergli di costruire un futuro migliore per sé e per il mondo intero.