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Cansat Europa 2023

Anche quest’anno si è svolta la fase finale del campionato europeo CanSat Europa, dedicata alla costruzione dei CanSat, piccoli “satelliti” delle dimensioni di una lattina di bibite standard da 330 ml.

Tra il 26 e il 30 giugno presso la bellissima città di Granada, in Spagna, si sono riuniti ben 26 team di 26 nazioni diverse (gli stati facenti parte dell’Agenzia Spaziale Europea, più Canada, Lettonia, Lituania, Slovacchia, Slovenia e Giappone) composti ognuno da 6 ragazzi e 2 insegnanti, con l’obiettivo di vincere il premio per il miglior CanSat del 2023.

Lunedì 26 giugno: arrivo

Il giorno uno è stato abbastanza tranquillo per tutti i team: l’obiettivo della giornata era semplicemente quello di arrivare a Granada con valigie e CanSat, viste le scorse edizioni.

Martedì 27 giugno: presentazioni e test

Ansia a mille per tutti i team, il secondo giorno è uno dei più stressanti: tanto per i ragazzi quanto per lo staff e la giuria. Tutto è incastrato al secondo.

Sveglia alle 7:00 e colazione veloce; alle 8:30 ritrovo al Parco della Scienza di Granada per la cerimonia di apertura della fase finale di CanSat Europa 2023 dove è stato visionato un video registrato dall’astronauta italiano Luca Parmitano il cui tema era il fallimento.

Alle 10:00, finite le formalità della cerimonia, sono iniziate le ultime tre attività prima del lancio: i drop test dalla torre del parco per verificare che, lanciati da 40 metri di altezza, i paracadute dei CanSat non fossero troppo grandi e che, di conseguenza, si allontanassero troppo dal sito di lancio. Mentre il CanSat di un team volava giù dalla torre un altro team era sotto esame dalla giuria: 5 minuti per presentare il progetto e altri 5 per rispondere alle domande fatte.

Una volta superati questi due test e l’ispezione tecnica (controllo agganci paracadute per evitare schianti, test delle frequenze, della ground station e controllo del peso e delle dimensioni) il team poteva finalmente rilassarsi e cenare.

Mercoledì 28 giugno: Launch Day!

Il giorno più atteso da tutti finalmente arriva. Sveglia alle 7:00 ma colazione ancora più veloce del giorno prima, perché alle 8 dovevano iniziare i lanci.
Dalle 13 alle 15 tutti e 26 i CanSat sono stati lanciati con il razzo Sentinel Mark II Launch Vehicle a gruppi di 4: qui i nostri amici del team italiano CosmoChill hanno volato con il team francese AsroPanthéon (ricordatevi di questo piccolo dettaglio).

https://twitter.com/ESA__Education/status/1674100356039561217

Tutto è andato bene e i ragazzi, dopo una bella paella fatta secondo tradizione, possono tornare nella loro stanza per sistemare la presentazione aggiungendo i dati raccolti durante il volo per poi cenare e dormire.

Giovedì 29 giugno: presentazione dei risultati

Ultimo giorno vero e proprio di CanSat Europa 2023. I ragazzi durante tutta la giornata hanno dovuto in 10 minuti presentare davanti alla giuria e agli altri team i dati del lancio raccolti ed elaborati; seguivano ovviamente i 5 minuti di rito in cui la giuria poteva fare domande riguardanti l’analisi dati e qualsiasi altro aspetto tecnico-scientifico.

https://twitter.com/ESA__Education/status/1674309221373083650

Venerdì 30 giugno: premiazioni

Finalmente una colazione con calma per tutti i ragazzi, ma non per la giuria che si è riunita per scegliere i vincitori dei vari premi in palio.
Tra le previsioni di vincitori, alle 11:00 inizia la cerimonia di chiusura e le premiazioni.

La giornata si è conclusa con attività guidate nel parco della scienza, feste e balli di gruppo prima dell’ultima notte assieme e del rientro di ognuno nella propria patria.

https://twitter.com/ESA__Education/status/1678399674246475778

Il team italiano

Nel nostro articolo meritano una menzione anche i ragazzi del team italiano CosmoChill che hanno lanciato una missione davvero interessante, anche se purtroppo non hanno vinto nessun premio: puntava a studiare i VOC (composti organici volatili). Il volo è stato un pieno successo fin da quando il CanSat è stato messo all’interno del razzo e ha “annusato” il formaggio avariato a bordo del CanSat francese.

Fonte: ESA Education

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