Mese di eventi su Marte: Mars Express festeggia i 20 anni in orbita, Curiosity supera i 30 chilometri percorsi sulla superficie, mentre Trace Gas Orbiter manda finti messaggi alieni. L’ultima missione partita nei mesi scorsi, Juice, sembra aver risolto i piccoli problemi ad alcuni degli strumenti mentre le altre sonde continuano il loro viaggio verso l’obiettivo o la loro missione di osservazione del sistema solare.
Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e di quelle in fase di preparazione.
In preparazione per il lancio
Nessuna missione è attualmente in procinto di partire. La prossima sonda a lanciarsi in una nuova missione di esplorazione del sistema solare dovrebbe essere Psyche (NASA), diretta verso l’omonimo asteroide e attualmente prevista non prima del 5 ottobre.
Nel sistema solare interno
Parker Solar Probe (NASA) sta accelerando verso il suo sedicesimo passaggio al perielio. Il periodo di osservazione ravvicinata inizierà il prossimo 16 giugno, mentre la minima distanza dal Sole per questa orbita verrà raggiunta il 22. Nel frattempo uno studio ha rivelato che la composizione e la struttura del vento solare è piuttosto diversa nelle vicinanze della nostra stella rispetto al vento solare che raggiunge normalmente la Terra. Questo studio è stato possibile solo grazie ai flyby ravvicinatissimi di questa sonda.
In fase di allontanamento dal Sole e in un’orbita molto più lunga, invece, Solar Orbiter (ESA). Il prossimo perielio sarà a ottobre, mentre dovremo aspettare fino al 2025 per vedere il prossimo flyby di Venere.
BepiColombo (ESA/JAXA), con le sue due sonde MPO (ESA) e MMO (JAXA), ha come obiettivo finale lo studio di Mercurio. L’entrata in orbita avverrà solo nel dicembre 2025, ma il prossimo 20 giugno la sonda sorvolerà il primo pianeta del sistema solare per la terza volta.
Allontanandoci leggermente dal Sole, continua su Venere la missione pluriennale dell’orbiter Akatsuki (JAXA), senza particolari aggiornamenti. Niente aggiornamenti anche per STEREO A (NASA), altra missione di osservazione solare il cui obiettivo iniziale era di osservare insieme alla compagna STEREO B (ormai non più operativa) la nostra stella da diverse parti dell’orbita.
La missione Hayabusa 2# (JAXA) è l’estensione di quella che ha già portato a Terra dei campioni dell’asteroide Ryugu, mentre il prossimo obiettivo sarà 2001 CC₂₁. OSIRIS-REx (NASA), invece, si sta dirigendo verso il nostro pianeta con un carico di campioni provenienti dall’asteroide Bennu. La sonda arriverà a Terra a settembre, ma i vari centri di ricerca sul nostro pianeta si sono già spartiti i campioni.
La flotta marziana
In orbita
Intorno a Marte orbitano ormai da decenni diverse sonde terrestri. Mars Express (ESA) è in orbita marziana dal 2003 e nelle scorse settimane sono state prese varie iniziative per festeggiare i 20 anni intorno al pianeta rosso. Tra queste iniziative c’è stato un livestream di circa un’ora di immagini provenienti dalla fotocamera VMC (Visual Monitoring Camera) della sonda.
Anche l’altra sonda dell’ESA su Marte, Trace Gas Orbiter (ESA/Roskosmos), è stata coinvolta in un bell’evento. La sonda ha infatti inviato un messaggio “alieno” simulato in codice che è stato ricevuto da diversi osservatori sulla Terra, tra cui la Stazione Radioastronomica di Medicina dell’INAF (Istituto Nazionale di AstroFisica).
Le altre sonde attualmente intorno a Marte sono 2001 Mars Odyssey (NASA), Mars Reconnaissance Orbiter (NASA), MAVEN (NASA), Al-Amal (UAESA) e Tianwen-1 (CNSA).
Sulla superficie
Niente nuove sul lander cinese della missione Tianwen-1 e al suo compagno di viaggio, il rover Zhurong (CNSA), che sono sulla superficie di Marte da maggio 2021. Il rover è al momento ancora in ibernazione e non si è risvegliato dopo l’equinozio di primavera a causa di uno spesso strato di polvere sui pannelli solari. I tecnici cinesi non hanno comunque ancora perso le speranze e non si può escludere che da qui al solstizio d’estate il rover riesca ad accumulare abbastanza energia per uscire dall’ibernazione tramite il meccanismo di pulizia montato a bordo.
Sol numero 818 su Marte per il rover Perseverance (NASA) e l’elicottero Ingenuity. Il rover sta esplorando i dintorni del cratere Belva, nei pressi della Neretva Vallis e ha trovato segni di un antico fiume nell’area che sta studiando. L’elicottero, invece, dopo aver portato ad aprile a 51 i voli effettuati, è rimasto in stato di semi-ibernazione fino ad ora a causa della polvere accumulata e non è ancora chiaro se e quando potranno riprendere le operazioni. Nel frattempo era già stato programmato il 52º volo, per un veicolo che era stato progettato per compierne 5.
Curiosity (NASA), invece è arrivato al sol 3.854 sulla superficie marziana. Il rover ha superato i 30 chilometri percorsi ed è quindi secondo solo a Opportunity per distanza percorsa su Marte.
Nel sistema solare esterno
Buone notizie da JUICE (ESA). La sonda è stata lanciata il 14 aprile da Kourou ed è attualmente in viaggio verso Giove, che raggiungerà soltanto nel 2031. Nel frattempo c’erano stati alcuni problemi con l’estensione dell’antenna dello strumento RIME. L’ESA ha confermato nelle scorse settimane che l’antenna di RIME si è completamente estesa. Sono stati testati e dichiarati pronti alla missione anche gli strumenti RPWI, JANUS, J-MAG, GALA e RADEM. Da qui a metà luglio anche gli strumenti rimanenti (MAGIS, UVS, SWI, PEP, 3GM e PRIDE) verranno accessi e collaudati.
Lucy (NASA) è in viaggio per raggiungere gli asteroidi troiani di Giove. Sono 7 corpi celesti (di cui uno binario) che verranno esplorati da vicino fra il 2027 e il 2033. Prima di arrivare ai punti lagrangiani del sistema Giove-Sole, però, la sonda visiterà due asteroidi della fascia principale, 152830 Dinkinesh (a novembre di quest’anno) e 52246 Donaldjohanson (nel 2025). La piccola manovra correttiva per sorvolare il primo asteroide dalla quota di 450 km è stata effettuata a maggio.
Juno (NASA) ha effettuato il 16 maggio il passaggio ravvicinato PJ51, passando anche molto vicino (35.500 km) al satellite Io. La sonda si sta ora avvicinando al passaggio PJ52, che avverrà il 23 giugno. Juno, dopo essersi dedicata principalmente allo studio dell’atmosfera di Giove, è ora nella sua missione estesa in cui si sta focalizzando soprattutto sui satelliti medicei.
New Horizons (NASA) è a oltre 55 UA dalla Terra nel suo viaggio nella fascia di Kuiper, dopo aver visitato Plutone e Arrokoth. Infine Voyager 1 e Voyager 2, rispettivamente a 159 e 133 UA dalla Terra, hanno terminato da tempo la loro missione ma sono ancora attive nonostante la loro età si stia avvicinando ai 50 anni.
Riassunto missioni
Ci sono 35 missioni spaziali al di fuori dell’orbita terrestre, operate da 42 unità robotiche.
Gli aggiornamenti per questo mese sono giunti al termine, continuate a seguirci e ci risentiamo il prossimo mese con gli aggiornamenti dal sistema solare!