Partita Shenzhou-16 e record di astronauti in orbita

I tre astronauti di Shenzhou-16. Credit: CCTV

Il 30 maggio, alle 03:31 italiane, la Cina ha lanciato con successo la missione Shenzhou-16 con un razzo Lunga Marcia 2F dal pad SLS-1 dell’area di lancio 4 del centro spaziale di Jiuquan. A bordo c’erano tre astronauti che sono attraccati sulla stazione spaziale cinese alle 10:29. Quello che ormai sembra un volo di routine verso la stazione spaziale cinese, in realtà ha qualche novità.

Intanto per la prima volta l’equipaggio non è esclusivamente costituito da ex militari. Per la prima volta un civile cinese ha volato nello spazio: si tratta di Gui Haichao, un professore universitario arruolato come astronauta nel 2020. Assieme a lui c’è un’altra matricola, Zhu Yangzhu, ex militare, colonnello dell’Esercito Popolare di Liberazione, anche lui arruolato nel 2020 come Gui. Il capitano invece è un veterano dei voli spaziali, Jing Haipeng; selezionato nel 1998 è al suo quarto volo, ha visitato tutte e tre le stazioni spaziali nazionali, Tiangong-1, Tiangong-2 e l’odierna stazione, dopo aver esordito con la missione Shenzhou-7 prima del lancio della prima stazione cinese.

La stazione vista da Shenzhou pochi minuti prima dell’attracco. Credit: CMS/CCTV

Questo di oggi è il quinto volo con equipaggio verso la nuova stazione, tutti e cinque sono stati effettuati con la capsula Shenzhou, ma questa in particolare era un nuovo modello, più moderno e soprattutto costruito coinvolgendo più realtà locali. Grazie allo sviluppo tecnologico domestico proficuo, infatti, molti dei componenti della capsula che prima venivano importati dall’estero vengono adesso prodotti in Cina da industrie locali. Shenzhou-16 è la prima di sei capsule previste di questa serie, che possiede tra l’altro anche un pannello di controllo più moderno.

Il volo di oggi ha un valore simbolico anche per l’astronautica mondiale. Con l’ingresso in orbita di Shenzhou-16 si è stabilito il nuovo record di astronauti in orbita, 17 in totale, 11 sulla Stazione Spaziale Internazionale e sei su quella cinese. Per le statistiche, in questo momento in orbita ci sono quindi 6 astronauti cinesi, 5 statunitensi, 3 russi, 2 arabi e 1 emiratino. Il record verrà mantenuto per poche ore, quando terminerà la missione Axiom-2 sulla ISS, con il rientro nell’oceano della capsula Dragon previsto per domani.

L’astronauta Gui senza occhiali al momento del lancio, li indosserà una volta entrato in orbita

Oltre alla missione in sé, molto importante per il programma astronautico cinese, ci sono altri dettagli che hanno attirato l’attenzione dei media locali. In primo luogo, Gui. L’astronauta è il primo ad avere un’imperfezione fisica ben visibile, infatti porta gli occhiali. Sebbene possa sembrare un’inezia nel mondo occidentale, in Cina questo dettaglio non è passato in secondo piano. Molti si chiedono come sia stato addirittura possibile scegliere una persona con un deficit visivo per il ruolo di astronauta. La spiegazione ufficiale è stata che sono imposti diversi criteri di selezione per diversi ruoli. Gui, infatti, avrà un ruolo diverso dagli altri due astronauti compagni di viaggio: si occuperà principalmente degli esperimenti scientifici, mentre Zhu e Jing si occuperanno prevalentemente delle questioni tecniche e della manutenzione della stazione. Gui è stato comunque sottoposto a una preparazione intensiva per questo ruolo, superando test in condizioni estreme, compreso un periodo di addestramento per sopravvivere da solo nel deserto.

L’altro dettaglio, se così si può chiamare, è stata la comunicazione di un piano di esplorazione lunare con equipaggio durante la conferenza stampa di presentazione dell’equipaggio di Shenzhou-16, avvenuta ieri 29 maggio. Tradizionalmente gli astronauti cinesi vengono annunciati o il giorno stesso o il giorno prima del lancio. La comunicazione del programma lunare non è nuova, ma è stato reso noto qualche altro particolare. Vedremo il primo uomo cinese sulla superficie lunare entro il 2030, anzi “sicuramente” entro il 2030, per citare le parole di Wu Weiren, a capo del programma lunare.
Il volo verso la Luna avverrà con un nuovo lanciatore ancora in costruzione, il Lunga Marcia 10, e verranno effettuati quattro voli di test prima di lanciare l’equipaggio a partire dal 2027.

La diretta del lancio con commento in inglese

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Gianmarco Vespia

La scienza è importante. Ne ho fatto parte tanti anni fa, ma ho dovuto abbandonare la carriera. In Italia manca il supporto agli scienziati, in molti modi: sostegno, fiducia, credibilità, rispetto e finanziamenti. ISAA mi ha dato la possibilità di diventare divulgatore e di raggiungere un pubblico interessato e appassionato in questo piccolo settore che è l'astronautica. La scienza si muove troppo in silenzio, occorre pazienza e attenzione per capirla e apprezzarla, per spiegarla alle nuove generazioni, appassionarle e permettergli di costruire un futuro migliore per sé e per il mondo intero.