Rientro nominale per il Crew-5
Gli astronauti di NASA Nicole Mann e Josh Cassada, il giapponese Koichi Wakata di JAXA (Japan Aerospace Exploration Agency) e la cosmonauta Anna Kikina di Roskosmos hanno effettuato lo splash down in sicurezza con la loro capsula Dragon Endurance di SpaceX, nelle acque del Golfo del Messico, al largo delle coste di Tampa, Florida, alle 3:02 italiane di domenica 12 marzo 2023. Si è conclusa così la loro permanenza in orbita, durata 157 giorni, nell’ambito della quinta missione commerciale volta alla rotazione degli equipaggi della ISS.
Subito dopo l’ammaraggio, i team di recupero che erano già presenti sul luogo, formati dalla nave di recupero Shannon e da due imbarcazioni veloci, si sono attivati per mettere in sicurezza la Dragon. Quindi, l’astronave è stata issata sul ponte principale della Shannon e di seguito sono stati estratti gli astronauti, i quali hanno potuto essere sottoposti ai controlli medici primari, prima di poter salire su un elicottero alla volta di Tampa, dove erano attesi da un aereo che li ha infine trasferiti a Houston.
La capsula Dragon di Crew 5 era partita il 5 ottobre 2022 alle 18:00 con un Falcon 9 dal Launch Complex 39A del Kennedy Space Center, in Florida, per agganciarsi al boccaporto anteriore del modulo Harmony della Stazione Spaziale Internazionale, 17 ore più tardi. La capsula si è staccata dalla Stazione alle 8:20 italiane di sabato 11 marzo, per iniziare il suo viaggio di ritorno sulla Terra.
Mann, Cassada, Wakata e Kikina hanno percorso circa 107.146.150 km durante la loro missione, trascorrendo 156,5 giorni a bordo dell’avamposto orbitale internazionale. Si è trattata della prima missione spaziale per Mann, Cassada e Kikina.
Nel corso della sua missione, l’equipaggio di Crew-5 ha fatto parte dell’Expedition 68 e ha contribuito allo svolgimento di attività scientifiche, di manutenzione e di dimostrazione tecnologica. Cassada si è unito al collega Frank Rubio di NASA nello svolgimento di tre attività extraveicolari, prima per preparare la Stazione all’installazione di due nuovi pannelli fotovoltaici iROSA (International Space Station Roll-Out Solar Arrays), e poi per la loro effettiva collocazione all’esterno. Anche Mann e Wakata hanno svolto due attività extraveicolari sempre in preparazione all’installazione dei nuovi pannelli fotovoltaici.
Sulla Stazione gli astronauti hanno testato delle tecniche idroponiche e aeroponiche per far crescere delle piante evitando di utilizzare il classico terreno; hanno rilasciato i primi satelliti dell’Uganda e dello Zimbawe; hanno studiato come si muovono i liquidi in un contenitore, nella gravità lunare simulata, al fine di ottenere dati utili per migliorare i progetti dei rover lunari del futuro e hanno testato un sistema “on-demand” per produrre specifiche quantità di nutrienti chiave dallo yogurt, dal kefir (un alimento derivato dalla fermentazione del latte) e da una bevanda additivata con dei determinati lieviti. È stata coltivata una speciale varietà di pomodori, nell’ambito delle ricerche per facilitare la produzione continua di cibo fresco nello spazio ed è stata reinstallata la speciale stampante BioFabrication Facility (BFF), la quale è una sorta di trampolino di lancio, per il tentativo a lungo termine, di produrre dei completi organi umani nello spazio.
Si è trattato del secondo volo per questa capsula Dragon, battezzata Endurance dagli astronauti di Crew-3 durante la sua prima missione. Endurance verrà riportata in Florida, presso le strutture di SpaceX dedicate alla Dragon, per le dovute ispezioni, per le operazioni post volo e per l’inizio della preparazione alla sua prossima missione.
Fonte: NASA
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