ISRO, SSLV, buona la seconda!

Uno scatto del lancio del SSLV-D2. Credits: ISRO

Al secondo tentativo ha avuto pieno successo il lancio del nuovo vettore indiano SSLV-D2, dopo il fallimento dell’agosto del 2022. Ora anche l’India entra nel mercato dei lanciatori leggeri.

Lo Small Satellite Launch Vehicle (SSLV) è decollato dal Satish Dhawan Space Centre quando in Italia erano le 04:48 di venerdì 10 febbraio 2023, con a bordo il satellite dell’ISRO (Indian Space Research Organisation) EOS-07 per l’osservazione della Terra e due CubeSat. Circa 15 minuti e mezzo dopo, il razzo alto 34 m ha rilasciato i tre satelliti nella loro orbita circolare designata di 450 km, permettendo ai membri del team della missione di lasciarsi andare ad ampi sorrisi e a calorose strette di mano.

Si è trattato di un evento topico per i programmi dell’agenzia spaziale indiana e ovviamente per le aspirazioni dello stesso vettore SSLV, in grado di inviare in orbita bassa terrestre un carico di 500 kg.

Il primo stadio del vettore viene trasportato al sito di assemblaggio. Credits: ISRO

Vibrazioni e accelerometri

Purtroppo, il 6 agosto 2022 sempre partendo dal sito di Satish Dhawan, il razzo indiano che trasportava il satellite per l’osservazione della Terra EOS-02 e lo smallsat studentesco AzaadiSAT, ebbe dei problemi durante la separazione del secondo stadio, i quali sfociarono in una breve ma intensa vibrazione. I risultati delle indagini svolte per fare luce sull’accaduto, sono stati resi pubblici qualche giorno fa; in sostanza, queste intense vibrazioni hanno saturato tutti e sei gli accelerometri del sistema di navigazione dell’SSLV facendogli credere che essi avessero avuto un’avaria. Il sistema ha quindi avviato la modalità “salvage”, per tentare di collocare in orbita i payload senza però utilizzare i dati degli accelerometri. Questa modalità ha quindi impedito al terzo stadio di funzionare con il feedback degli accelerometri e ha precluso l’attivazione dell’upper stage VTM (Velocity Trimming Module). La conseguenza di questa catena di eventi è stato il mancato raggiungimento della velocità nominale per un valore di 56 m/s e una perdita di precisione da parte del sistema di puntamento al momento della separazione del carico utile, il quale è stato rilasciato su di un’orbita con un perigeo di 75,7 km che ne ha causato il rientro distruttivo immediato.

I responsabili dell’agenzia indiana hanno dichiarato che sono state implementate diverse misure correttive al fine di scongiurare il ripetersi di tali evenienze nel futuro, a cominciare dal sistema di separazione del secondo stadio che è stato sostituito con uno che produce vibrazioni meno intense.

Queste azioni correttive hanno avuto l’esito previsto, e i tre satelliti sono stati collocati nell’orbita desiderata.

Il payload

Il satellite sperimentale EOS-07, della massa di 156 kg, ha come obiettivo quello di testare delle nuove strumentazioni compatibili con le piattaforme satellitari per micro satelliti e delle nuove tecnologie previste per i satelliti del futuro, anche in un’ottica di velocizzazione dei tempi di consegna. Il satellite ha una vita operativa prevista di un anno.

Janus-1, della massa di 10,2 kg e costruito dalla compagnia informatica indo-statunitense Antaris, è un dimostratore tecnologico.

Le strumentazioni di AzaadiSAT-2, della massa di 8,8 kg, sono state realizzate da circa 750 studentesse indiane; il satellite è stato integrato dal team Space Kidz India. Esso servirà per permettere esperienze radioamatoriali e per dimostrare la tecnologia radio LoRa (Long Range).

Il vettore SSLV è composto da tre stadi a propellente solido (polibutadiene con radicali ossidrilici terminali, o HTPB) e da un upper stage (Velocity Trimming Module – VTM) a propellenti ipergolici (MMH-MON-3; monometilidrazina e ossidi misti di azoto), è alto 34 m e largo 2, con una spinta al lancio di 249,6 tonnellate.

Per onore di cronaca, va aggiunto che anche questo secondo volo ha vissuto dei momenti di suspense, a causa del ritardo nel rilascio dei satelliti rispetto a quanto indicato dalla brochure ufficiale della missione. Infatti il primo satellite, EOS-07 si è separato a 801 secondi dal decollo anziché che a 785, Janus-1 dopo 903 invece che 880 e AzaadiSAT-2 a 923 secondi invece di 900. Sembra però che questo tipo di ritardi siano relativamente frequenti e comunque tollerati.

Fonti: Space.com; Space News; ISRO; The Indian Express.

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Luca Frigerio

Impiegato nel campo delle materie plastiche e da sempre appassionato di spazio, basket e birra artigianale. E' iscritto a forumastronautico.it dal Novembre 2005 e da diversi anni sfoga parte della sua passione scrivendo per astronautinews.it. E' socio dell'Associazione Italiana per l'Astronautica e lo Spazio (ISAA)