“Uno sguardo a Minerva” – Ancora Cristoforetti e Maurer sulla ISS

Proseguiamo la serie articoli con i quali vi porteremo i video della missione Minerva di Samantha Cristoforetti con sottotitoli in italiano. Il materiale multimediale reso disponibile da NASA ed ESA è molto, ma quasi totalmente in inglese. Il nostro intento è di renderlo accessibile anche a chi è meno familiare con questa lingua, anche grazie alla trascrizione completa del contenuto. I sottotitoli e il transcript sono a cura di ISAA.

Nel video di oggi Samantha Cristoforetti e Matthias Maurer scherzano sul passaggio di consegne del microfono spaziale brandizzato ESA, si scambiano varie esperienze e impressioni, e commentano alcun dei cambiamenti avvenuti a bordo della ISS dopo l’arrivo di Samantha per la sua seconda missione di lunga durata.

Trascrizione

MM e SC: Ciao a tutti! Siamo gli astronauti ESA Samantha Cristoforetti e l’astronauta ESA Matthias Maurer.

MM: Samantha, sei appena arrivata qui nello spazio e mi fa molto piacere vederti muoverti così agilmente, come se non te ne fossi mai andata dallo spazio. Fluttui perfettamente, conosci la ISS meglio di me, quindi… non vedo l’ora di passare ufficialmente a te il microfono ESA dallo spazio. Sei la nuova voce dallo spazio.

SC: Favoloso! Grazie mille Matthias! È fantastico essere qui e grazie per la calorosa accoglienza. È bello essere accolta da un altro astronauta ESA.

MM: Aah! ti vedo galleggiare come un Buddha spaziale. Sono davvero impressionato! Io dopo sei mesi nello spazio ho ancora bisogno di aggrapparmi coi piedi o con le mani a qualche appiglio. Solo a volte, la sera, riesco a fluttuare come te, ma… sono comunque meno stabile di te. Sei migliore!

SC: Oh, è solo che mi diverto un sacco! Tante persone mi chiedono, col passare degli anni, cosa mi è mancato di più della Stazione Spaziale, e non ho mai avuto una risposta certa… Forse la vista, forse l’assenza di peso, ma penso fosse davvero il poter galleggiare. Mi sto divertendo tantissimo a galleggiare quassù, e sai, non ci si scorda come fare, è come andare in bicicletta. Sono stata forse un pochino disorientata per le prime ore, ma poi tutto torna familiare.

MM: Ottimo! Almeno a me non sei mai sembrata disorientata. Sei entrata galleggiando e «wow eccomi qua, è come casa mia, la mia seconda casa!» o almeno mi è sembrato così.

SC: Già! Tra l’altro vedo qui attorno così tanti miglioramenti, e che si sta andando avanti con tante cose, ma allo stesso tempo tutto sembra più organizzato. Quindi ragazzi, penso che abbiate fatto un ottimo lavoro qui.

MM: Mi fa piacere sentirlo! Ma quindi, qual è la più grande differenza sulla Stazione Spaziale che hai notato rispetto alla tua ultima missione?

SC: Come ho detto, è molto più movimentata di com’era, specialmente il Nodo 3, che è il luogo dove abbiamo gli attrezzi per allenarci e anche il bagno… Ora c’è un secondo bagno, che spero… dovrà…

MM: La dovrai aggiustare tu!

SC: Già! E sai, lo spazio libero nel modulo è molto inferiore e devi letteralmente infilarti negli angoli se vuoi entrare nel PMM, il modulo “Leonardo“, che è uno dei nostri “magazzini” principali. Quindi, sì, ci sono tante attività in corso contemporaneamente, ma tutte molto ben organizzate.

MM: Ottimo!

SC: Ma dimmi di te. Come te la sei passata quassù? Non vedi l’ora di tornare?

MM: Certo che non vedo l’ora di tornare… ma sarei felice di restare magari qualche giorno in più perché amo davvero essere qui, galleggiare in assenza di peso, guardare il pianeta Terra da Cupola, e questa combinazione di libertà mi fa sentire come una farfalla mentre so che giù sulla Terra ci sarà il mio pesante corpo a reclamarmi e dovrò sottopormi a riabilitazione fino a che non tornerò alla normalità. Mi sono divertito tantissimo, è stato un periodo fantastico. Penso di aver fatto tutto ciò che mi ero prefissato di fare, a partire da un lancio perfetto, una missione ottima, tutti gli esperimenti completati con successo, l’attività extraveicolare… Abbiamo anche avuto situazioni critiche come quando si e danneggiato un satellite dopo solo quattro giorni che ero arrivato qui, e abbiamo dovuto utilizzare il rifugio. Ho pensato: «oh no, adesso ci tocca rientrare solo dopo quattro giorni!». Sarebbe stata una missione brevissima!

SC: È stato un inizio con il botto per tutti voi ragazzi!

MM: Già, i miei compagni sono semplicemente eccezionali. Sono fantastici! Non è solo importante essere qui in assenza di peso, ma è anche molto importante con chi si è qui. Loro ora sono la mia famiglia spaziale, i miei fratelli e sorelle spaziali.

SC: Assolutamente sì, siete un equipaggio fantastico, e siete stati così pazienti e generosi col tempo dedicatoci nel “passaggio di consegne” negli ultimi giorni. Vi saremo grati per ogni giorno extra che trascorriamo con voi, ma sappiamo che tornerete a casa presto e dunque sarà nostra responsabilità continuare il vostro lavoro qui.

MM: Non ho dubbi che lo farete! Grazie mille Samantha, ti auguro tutto il meglio e spero che la tua permanenza qui sia favolosa. Goditi l’esperienza e ti auguro buon ritorno sul pianeta!

SC: Grazie! grazie davvero!

MM: Ciao ciao a tutti!

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Marco Zambianchi

Spacecraft Operations Engineer per EPS-SG presso EUMETSAT, ha fatto parte in precedenza dei Flight Control Team di INTEGRAL, XMM/Newton e Gaia. È fondatore di ForumAstronautico.it e co-fondatore di AstronautiCAST. Conferenziere di astronautica al Planetario di Lecco fino al 2012, scrive ora su AstronautiNEWS ed è co-fondatore e consigliere dell'associazione ISAA.