Il cargo Tianzhou-4 raggiunge la stazione cinese
Il veicolo spaziale cargo cinese Tianzhou-4 si è agganciato con successo e in modalità automatica al boccaporto posteriore del modulo Tianhe della stazione spaziale cinese quando in Italia erano le 02:54 di martedì 10 maggio.
La televisione di Stato cinese aveva trasmesso in diretta il lancio avvenuto alle 19:56 italiane di lunedì 9, approssimativamente quando la rotazione del nostro pianeta ha portato il Wenchang Launch Center, situato sull’isola di Hainan all’estremità meridionale della Cina, al di sotto del piano orbitale della stazione.
Per il lancio è stato impiegato un vettore a due stadi Lunga Marcia 7 il quale ha potuto contare sulla spinta di 725 tonnellate dei suoi sei motori a cherosene e ossigeno liquido. Pochi secondi dopo essersi sollevato dal pad di lancio, il razzo si è diretto verso sud sorvolando il Mar Cinese meridionale, in modo da allinearsi con il piano orbitale della stazione spaziale cinese, inclinato di 41,5 gradi sull’equatore. Dopo essersi separato dal suo vettore, il cargo cinese ha esteso i propri pannelli solari e il sistema automatico di guida ha iniziato ad agire sui propulsori di manovra per raggiungere il modulo Tianhe della Chinese Space Station (CSS) a 385 km di quota.
Quella del cargo Tianzhou-4, della massa complessiva di 13.500 kg, è la sesta delle 11 missioni pianificate per la costruzione della stazione spaziale cinese a tre moduli.
Il carico che ha raggiunto l’orbita consiste in cibo, materiale per il prossimo equipaggio della stazione, propellente, parti di ricambio, apparati scientifici e un refrigeratore per gli esperimenti medici e per le scienze spaziali. Esso include varie tipologie di semi, che verranno esposti alle radiazioni dell’ambiente orbitale e che verranno analizzati e utilizzati una volta riportate sulla Terra.
Grazie ai commenti degli equipaggi delle missioni Shenzhou-12 e 13 sul menu della stazione rilasciati al termine delle proprie missioni, sono state aumentate le quantità e le varietà di verdure disponibili per i pasti. «Ora abbiamo ben 32 tipi diversi di verdure nel menu» ha spiegato Wang Chunhui, manager della missione Tianzhou-4 del China Astronaut Research and Training Center alla televisione di stato. «I cambiamenti sono stati fatti perché gli astronauti hanno detto che quando erano in orbita avrebbero gradito avere a disposizione più verdure per i propri pasti».
La prima missione cargo per la CSS, Tianzhou-2, è stata deorbitata lo scorso 31 marzo, dopo aver portato rifornimenti alla missione Shenzhou-12 e dopo essere stata utilizzata per dei test di trasposizione con il braccio robotico di Tianhe. Tianzhou-3 è stata di seguito fatta sganciare dal boccaporto posteriore del modulo centrale della stazione per andare a unirsi al boccaporto anteriore, al fine di lasciare spazio all’arrivo di Tianzhou-4. I veicoli Tianzhou possono fornire la propulsione necessaria alle manovre del complesso spaziale, inoltre Tianzhou-4 è in grado di pompare il propellente dei suoi serbatoi in quelli di Tianhe.
Shenzhou-14
La missione Shenzhou-14 vedrà tre astronauti entrare nel modulo centrale Tianhe per dare inizio a una missione di sei mesi che avrà, fra l’altro, il compito di supervisionare l’arrivo in orbita del secondo e del terzo modulo della stazione: il modulo Wentian, con una nuova camera di equilibrio per le attività extraveicolari, delle zone abitabili per l’equipaggio e un piccolo braccio robotico, il cui lancio è previsto in luglio con un Lunga Marcia 5B, e il modulo Mengtian, che fungerà da laboratorio spaziale e che verrà lanciato in ottobre sempre con un Lunga Marcia 5B.
Entrambi i moduli, dopo essersi agganciati, verranno trasposti sui portelli di aggancio radiali di Tianhe per dare alla stazione cinese la sua caratteristica forma a “T”.
La prossima missione, Shenzhou-14, verrà lanciata con un Lunga Marcia 2F dal Jiuquan Satellite Launch Center nel deserto del Gobi. Al momento l’agenzia spaziale cinese non ha ancora annunciato la data precisa del lancio, ma gli esperti presumono che possa essere agli inizi di giugno.
Fonti: Spacenews.com; Spaceflightnow.com
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