È iniziato il conto alla rovescia per Apollo 16
15 aprile 1972
Dal nostro inviato a Capo Kennedy.
Mancano 24 ore al lancio di Apollo 16, decima e penultima missione del programma lunare statunitense e quinta a tentare l’atterraggio sulla superficie lunare.
È iniziato questa notte il conto alla rovescia finale che, in assenza di imprevisti, culminerà domani alle 19 italiane con il decollo dell’imponente razzo vettore Saturn V (SA-511) con a bordo il comandante John W. Young, il pilota del modulo di comando Thomas K. Mattingly e il pilota del modulo lunare Charles M. Duke.
Come la precedente missione, anche Apollo 16 prevede una lunga permanenza e un alto contenuto scientifico. Per la prima volta verrà tentato l’atterraggio in una zona montagnosa, ben 2.250 metri più in alto della missione Apollo 11 che atterrò nel Mare della Tranquillità.
Gli astronauti Young e Duke durante 3 attività extraveicolari (EVA) e avvalendosi del rover lunare, esploreranno l’altopiano Descartes raccogliendo campioni e posizionando diversi strumenti scientifici di carattere geologico, astronomico e astrofisico.
Il lancio, inizialmente previsto per la metà di marzo, è stato posticipato di un mese per risolvere alcuni problemi rilevati sul modulo di comando e sul modulo lunare mentre il Saturn V si trovava già sulla rampa di lancio 39A. Questo ha costretto i tecnici a far ritornare il vettore all’interno del Vertical Assembly Building (VAB) alla fine di gennaio, effettuare le riparazioni e nuovamente riportarlo in rampa lo scorso 9 febbraio. Il posticipo ha consentito inoltre la risoluzione di alcuni problemi legati alla tuta spaziale primaria di Duke.
L’equipaggio è composto da un veterano di 3 missioni spaziali, di cui l’ultima in orbita lunare, e due novellini al primo volo nello spazio.
John W. Young
Classe 1930, nativo di San Francisco ma cresciuto in Florida, è un ingegnere pilota collaudatore della Marina degli Stati Uniti.
È stato selezionato dalla NASA nel 1962 e nel marzo 1965 è stato il primo del secondo gruppo di astronauti a volare nello spazio. Il debutto è avvenuto con la missione Gemini III, la prima con equipaggio della nuova capsula biposto, affiancando il comandante Gus Grissom.
Nel luglio 1966 ha comandato la missione Gemini X affiancato dal pilota Michael Collins e nel maggio 1969 è stato pilota del modulo di comando della missione Apollo 10, la prova generale dello sbarco sulla Luna, insieme al comandante Tom Stafford e il pilota del modulo lunare Gene Cernan.
Thomas K. Mattingly
Classe 1936, nativo di Chicago ma cresciuto in Florida, è un ingegnere aviatore della Marina degli Stati Uniti e pilota collaudatore dell’Aeronautica statunitense.
È stato selezionato dalla NASA nel 1966 nel quinto gruppo di astronauti e nel 1968 fu di supporto e capsule communicator (CAPCOM) durante la prima missione umana di circumnavigazione della Luna, Apollo 8.
L’anno successivo fu pilota di riserva del modulo di comando, congiuntamente a Bill Anders, per la storica missione Apollo 11 e nominato ufficialmente per la missione Apollo 13 dell’aprile di due anni fa insieme a Lovell e Haise. A sole 48 ore dal lancio, per motivi di sicurezza venne rimosso per essere venuto a contatto con un soggetto che incubava la rosolia. Il suo posto venne preso da Jack Swigert, membro dell’equipaggio di riserva che diverrà primario per Apollo 16.
Durante i drammatici giorni di Apollo 13 Mattingly svolse un gran lavoro nel simulatore per sviluppare le procedure di gestione del modulo di comando in avaria e non evidenziò nessun sintomo di rosolia.
È stato quindi assegnato all’attuale missione con Young e Duke.
Charles M. Duke
Classe 1935, nativo della Carolina del Nord ma cresciuto nella Carolina del Sud, è un pilota collaudatore dell’Aeronautica degli Stati uniti.
È stato selezionato dalla NASA nel 1966 nel quinto gruppo di astronauti ed è stato di supporto per la missione Apollo 10.
Duke si trovava in consolle come CAPCOM durante l’atterraggio di Armstrong e Aldrin nel luglio ’69 ed è rimasta storica la sua risposta all’equipaggio che confermava che l’«Aquila era atterrata»: «Ricevuto, Twank… Tranquillity, ricevuto, siete giù. Molta gente qui stava per diventare blu. Ora possiamo respirare di nuovo. Grazie mille».
Foto credits: NASA
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