Aggiornamento sui Moon Lander per gli astronauti di Artemis
Mentre il primo SLS del programma Artemis ha raggiunto il Launch Complex 39B rimanendo in attesa della Wet Dress Rehearsal, lo scorso mercoledì 23 marzo la NASA ha annunciato l’intenzione di creare ulteriori opportunità per le compagnie commerciali per lo sviluppo di un altro sistema di allunaggio per gli astronauti.
In sostanza, l’agenzia sollecita le aziende aerospaziali private a inviare delle proposte per sistemi di trasporto abitati dall’orbita lunare al suolo selenico e viceversa da utilizzare dopo la missione Artemis III che riporterà degli astronauti sulla Luna.
Questi nuovi lander lunari dovranno rispettare ovviamente i vari requisiti della NASA: dovranno cioè avere la capacità di attraccare al Gateway, la stazione spaziale in orbita lunare, dovranno incrementare la capienza degli equipaggi e dovranno essere in grado di trasportare più hardware scientifico e tecnologico sulla superficie del nostro satellite naturale.
«Con Artemis la NASA condurrà una serie di missioni rivoluzionarie attorno e sulla Luna, per preparare il prossimo enorme passo dell’umanità: una missione con equipaggio su Marte» ha dichiarato l’amministratore dell’ente spaziale statunitense Bill Nelson. «La competizione è un aspetto critico per il nostro successo in questa impresa e ci assicurerà la capacità di avere la corretta cadenza delle nostre missioni nel prossimo decennio. Ringraziamo l’Amministrazione Biden e il Congresso per il loro sostegno a questa nuova opportunità offerta agli attori privati di supportare e dare maggiore flessibilità al programma Artemis».
I piani della NASA comprendono l’esplorazione lunare a lungo termine e includono l’allunaggio anche della prima donna e del primo uomo di colore sulla Luna. L’agenzia sta perseguendo due percorsi paralleli nell’ambito dello sviluppo e dei test dimostrativi del lander lunare. Uno è incluso nell’implementazione del contratto esistente con SpaceX, e l’altro è invece aperto alle altre compagnie statunitensi.
Nell’aprile del 2021, la NASA ha selezionato l’azienda di Elon Musk come partner per le operazioni di allunaggio degli astronauti americani sulla superficie del nostro satellite. Questa missione dimostrativa è prevista non prima dell’aprile 2025. Esercitando un’opzione prevista nel contratto originale, ora l’agenzia chiede a SpaceX di trasformare il sistema di allunaggio abitato da lei proposto in un veicolo spaziale che possa rispettare i requisiti necessari per una seconda missione dimostrativa, massimizzando così l’investimento e la partnership con SpaceX.
Per includere un secondo attore nel programma di sviluppo di un lander lunare, la NASA produrrà una bozza di sollecito nelle prossime settimane, la quale elencherà i requisiti necessari per lo sviluppo e la dimostrazione delle capacità di allunaggio e di trasporto degli astronauti fra la superficie e l’orbita lunare. Questa nuova iniziativa permetterà di avere ridondanza nei servizi di trasporto di astronauti sulla superficie lunare.
Sustaining Lunar Development Contract
L’assegnazione di questo secondo contratto, denominato Sustaining Lunar Development Contract, combinata con la seconda opzione contemplata nel contratto assegnato a SpaceX, aprirà la strada ai futuri servizi di trasporto degli astronauti sulla Luna.
«Questa strategia accelera i progressi verso una provata capacità di allunaggio a lungo termine che potrebbe essere pronta per il 2026/2027» ha spiegato Lisa Watson-Morgan, responsabile dello Human Landing System Program presso il Marshall Space Flight Center della NASA di Huntsville, Alabama. «Contiamo di avere a disposizione due aziende in grado di trasportare in sicurezza gli astronauti sul suolo lunare, sotto la guida della NASA».
Dopo la pubblicazione della bozza di sollecito, la NASA ospiterà un “Industry Day” virtuale. Una volta che i commenti e le domande provenienti dalla bozza di sollecito saranno stati elaborati, l’agenzia emetterà la richiesta formale di proposte durante la prossima estate.
Fonte: NASA
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